Valentina Volpentesta, il nuovo singolo “Forse Non È Andato Tutto Perso”, intervista: “ho seguito l’innovativo Fabrizio De Andrè, per il grande coraggio che ha dimostrato nelle sue canzoni che parlano di emarginati, ribelli, sconfitti e prostitute; Lucio Dalla per le sue canzoni di mare e di porto, e per le storie di quotidiana malinconia; Fabio Concato con le sue canzoni che parlano di vita, rivelazioni, nostalgie, ricordi e tanti altri”

Valentina Volpentesta

Valentina Volpentesta, cantautrice straordinaria e peculiare, classe ’83, nata in Calabria. È un’artista con un immenso talento, la musica scorre nelle sue vene e attraverso la sua vocalità riesce a fare arrivare emozioni autentiche. Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Valentina Volpentesta per un’intervista cuore a cuore.

Recentemente sei giunta alla finalissima del Premio Lucio Dalla, cosa porti con te di un traguardo talmente importante?

Ogni esperienza nuova, fatta ovviamente con lo spirito giusto, è un punto di forza, uno stimolo, una ricchezza ed un nuovo punto di partenza. Con tutta l’onestà che mi appartiene, non l’ho vissuta come una gara, come una competizione, quindi non avevo considerato di arrivare fino a dove sono arrivata, ma ovviamente ringrazio chi ha voluto che io ci arrivassi!

Sei stata scelta come corista da uno dei cantautori italiani più amati nel mondo, com’è stato condividere il palcoscenico con Aleandro Baldi?

Ho vissuto un bel periodo, perché Aleandro oltre ad essere un bravissimo cantautore, è una persona splendida, con un animo gentile, un grande cuore, ho potuto soltanto imparare nuove cose da lui, che della musica ne ha fatto la sua forza e la sua luce.

Hai aperto i concerti di Edoardo Bennato, Gatto Panceri, Drupi, Daniele Groff, Gerardina Trovato, Don Backy, Audio 2, Wilma Goich, Lena Biolcati e tanti altri artisti, qual è la lezione più grande che hai appreso da artisti del loro calibro?

Il rispetto, la forza, il coraggio, la fedeltà e l’amore che da anni hanno per la musica. Oggi spesso si è più attratti dal successo, dai riflettori, ma fare musica è tutt’altra cosa, soprattutto per chi si definisce cantautore, in questo caso successo, fama, luci e spettacolo passano in secondo piano, beh, almeno per come la vedo io, DOVREBBE essere così.

Quali figure hanno avuto un impatto maggiore sul tuo background artistico?

Il cantautore di un tempo era un maestro di vita, era stimato, aveva la capacità di farti sentire libero, parlava di amore, sofferenza, ribellione, pregiudizi, era un faro, una guida, un amico, era tutto! Ho seguito l’innovativo Fabrizio De Andrè, per il grande coraggio che ha dimostrato nelle sue canzoni che parlano di emarginati, ribelli, sconfitti e prostitute; Lucio Dalla per le sue canzoni di mare e di porto, e per le storie di quotidiana malinconia; Fabio Concato con le sue canzoni che parlano di vita, rivelazioni, nostalgie, ricordi e tanti altri.

Cosa rasenta la musica nella tua quotidianità?

La musica fra tutte le arti, è quella che più di tutte si rivolge alla sensibilità, ha uno straordinario potere sulla sfera emotiva. La considero un miscelatore di emozioni ed influisce in maniera rilevante nel mio quotidiano, in molti casi agendo anche a tutela della salute fisica e mentale.

In quale emozione ti rispecchi particolarmente quando canti?

La musica in sé racchiude tante emozioni: ENERGIA, COMUNICAZIONE, AMORE, COMMOZIONE NOSTALGIA, SERENITA’. Se devo dirne una dico: FORZA!!

Qual è la genesi del tuo nuovo singolo “Forse non è andato tutto perso”?

È nata con l’esigenza di dare coraggio a chi vive un periodo di particolare fragilità, cercando di accettare i fallimenti e le delusioni per migliorarsi e diventare resilienti, considerando quel momento una fase di crescita.

Il tuo nuovo singolo “Forse non è andato tutto perso” è intenso e viscerale, ti affacci su sentimenti autentici enfatizzando la valenza dell’amore verso se stessi, qual è la tua chiave segreta per rinascere dalle avversità?

Dipende tutto dalle nostre reazioni, dobbiamo concentrarci su noi stessi e amarci alla follia! Bisogna avere la capacità di riprendere la forma originaria dopo che un evento la altera, senza sprecare energie ricercando colpevoli o compassione. La forza si costruisce sui fallimenti non sui propri successi!

Qual è il motto che sposi frequentemente?

Se vuoi puoi, tutto il resto è una scusa!

Con quali artisti vorresti realizzare un featuring?

Sono tanti, troppi. Sceglietene uno tra i cantautori italiani e mi farete felice. Per esempio, mi piacerebbe una bella condivisione di emozioni con De Crescenzo, Cocciante, Renato Zero, De Gregori, Fossati…. Perché mi piacerebbe Emozionarmi!

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Devo dire che non amo tanto questa parola, mi mette un po’ di ansia, perché progettare vuol dire avere degli impegni, delle responsabilità, dei doveri, delle scadenze, invece, il rapporto che ho impostato con la musica è un rapporto senza progetti, lo vivo giorno per giorno in assoluta libertà.