Ornella Sabia, intervista: “devo ringraziare Permette Signorina per avermi dato la possibilità di farmi conoscere e di conoscere altre ragazze, tutte veramente bravissime, con cui entrare in contatto e da cui sento di aver imparato molto”

Ornella Sabia

Ornella Sabia, cantautrice e scrittrice, lucana. Nel 2008 vince un concorso di MTV che le consente di partecipare alle riprese del videoclip per il singolo “Innocence” della cantautrice canadese Avril Lavigne, entrato in rotazione su MTV. Nel 2021 esce il suo primo singolo “Lucida”, con cui si classifica alle finali del contest Sanremo Rock. Nel 2022 esce il suo secondo singolo dal titolo “Tira e Molla”, in cui Ornella abbandona le sonorità propriamente rock e si cimenta col genere elettropop, più urban e moderno. Il brano racconta la precarietà affettiva, esistenziale e lavorativa in cui vivono intrappolati molti trentenni, con un invito ad avere il coraggio di uscire dal limbo ed essere felici. Difficile non potersi immedesimare in frasi come: “appari e scompari quando ti pare, no, non credo che questo sia amore” oppure “appari e compari quando ne hai voglia, apri e chiudi la porta, mi lasci sulla soglia”.

Con lo stesso brano, nel 2023, si classifica alle finali del contest Permette Signorina, concorso tutto al femminile dedicato alle giovani cantautrici, organizzato dall’associazione Lunatika di Roma.

Ha scritto e pubblicato anche un romanzo e una raccolta di racconti. Il romanzo, dal titolo, “Lettere da Omsk” è stato pubblicato nel 2020 dal gruppo Gems – Mauri Spagnol e ha vinto il concorso nazionale Io Scrittore e la menzione speciale del Premio Ubik per il miglior personaggio femminile. Nel 2022 è uscita invece la raccolta di racconti Cordoni Ombelicali, edita da Giulio Perrone Editore e con una prefazione della scrittrice napoletana, ex candidata premio Strega, Antonella Cilento. Ornella Sabia ci ha raccontato i segreti della sua music in un’intervista esclusiva.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Per me il potere impareggiabile della musica è quello di catapultarti nell’emozione che comunica, la stessa di chi ha composto quel brano. Stessa cosa mi succede quando canto. Ad esempio, posso provare rabbia se sto cantando Nobody’s wife di Anouk o Zombie dei Cranberries oppure sentirmi innamorata e melensa, anche se non lo sono, se sto interpretando Perfect di Ed Sheeran, posso provare malinconia, desiderio, insomma tutto. Se l’emozione che provo mentre canto è variabile, di certo non lo è quello che provo dopo: un enorme benessere. Cantare è il mio modo di rimettermi in pace col mondo.

Come hai vissuto l’esperienza sul palco del contest “Permette Signorina”?

È stata un’ottima esperienza. La prima sera, al Circolo degli illuminati, ero in panico. Poi ho cantato Libellula, un mio brano, e ho visto il pubblico battere le mani e ballare. È stato bello, mi ha dato molta carica, anche perché a Roma non mi ero mai esibita. Devo ringraziare Permette Signorina per avermi dato la possibilità di farmi conoscere e di conoscere altre ragazze, tutte veramente bravissime, con cui entrare in contatto e da cui sento di aver imparato molto.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Non so se è proprio un motto, ma ultimamente dico sempre “perché no?”. Del tipo…”perché alla gente dovrebbe piacere la tua musica?” … “perché no?”. Vale per tutto. E poi io sono una che sogna in grande, il “perché no” mi aiuta a crederci anche quando sembra impossibile. Qualche volta, funziona.

Come ha preso forma il tuo nuovo singolo, in prossima uscita, “Come Un Libro Aperto”?

Avevo un bel po’ di emozioni inespresse, cose non dette. La canzone è nata ripensando a tutto ciò che non avevo avuto modo di dire, ai sentimenti che non ero mai riuscita ad esprimere. In fondo è di questo che parla il brano, dell’incomunicabilità. Se due persone non sanno parlarsi, è difficile che riescano a comprendersi. Lasciatemi fare un attimo la sapientona, il filosofo Bauman diceva “il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”. Certo c’è quel “quasi”, ma è l’eccezione. Il buon vecchio Bauman ha ragione. Anche se non ho scritto il pezzo per lui, ovviamente.

Progetti futuri?

Sicuramente la realizzazione di un album. Ho tanti brani nel cassetto e spero di riuscire a produrre un disco nell’arco di  un anno. Sto cercando un’etichetta, ma se non la troverò, continuerò ad autoprodurmi come ho fatto finora. Il mio secondo singolo, Tira e Molla, mi ha dato molte soddisfazioni. A parte gli stream e le views, tanti ragazzi  mi hanno detto che si ritrovano nel testo della canzone. Penso che sia perché è un brano in cui più generazioni possono ritrovarsi. Dallo studente venticinquenne al quarantenne precario. Quanto ai progetti a breve termine, a ottobre parteciperò al Tour music fest, e poi si vedrà. Anche il mio futuro è come un libro aperto!