Daimon Lai, il suo vero nome all’anagrafe è Aronne Calvigioni, cantautore misterioso e rivoluzionario. Ascoltando i suoi brani traspare immediatamente quanto Daimon Lai sia ammaliato dalla leggiadria delle sonorità new wave e dall’incisivo cantautorato italiano.
Il suo primo disco si intitola “221“, risale al 2018, introspettivo e accattivante, il preludio ideale per l’arrivo del suo secondo album “Alter Ego“.
Il magazine Emozionienozioni ha intervistato Daimon Lai in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Dietro Al Rosso Degli Opposti”.
Daimon Lai, era già scritto nel tuo destino o è sopraggiunto in seguito? Qual è l’attuale genesi del tuo nome d’arte?
Il lamento c’è sempre stato accanto al Daimon sin da piccolo. Oggi finalmente ne sono consapevole.
Ho rimesso la maschera al suo posto perché sto cercando chi come me vive nell’ombra.
Presto saremo insieme.
Quando hai iniziato ad avvicinarti all’universo musicale?
Credo sempre sin da piccolo. Appassionato ed ossessionato a scrivere su fogliettini di carta mentre ascoltavo musica alla radio o vecchi dischi di mio padre.
Quali artisti hanno determinato maggiormente il tuo iter artistico?
Se partiamo dalla domanda precedente, uno di questo è Mango. Negli anni Franco Battiato con la sua poesia e pazzia, Nirvana con la loro rabbia e David Bowie e Depeche Mode con la loro voce passionale, l’elettronica e quei testi che vivevano nei miei incubi.
Il tuo nuovo singolo “Dietro al rosso degli opposti” è la traccia numero 7 del tuo nuovo album, com’è nato il brano?
Il brano, il testo, la musica e la melodia senza fine. Tutto è nato oltre la finestra di casa. Nel tramonto ho iniziato, per poi chiudere la canzone nell’alba. Nel mezzo le visioni della mia vita. Tra Inferno e Paradiso ora sono qui.
Il brano “Dietro al rosso degli opposti” narra i sentimenti quotidiani evidenziano quanto i lati opposti in realtà non siano nient’altro che la medesima sostanza. Ogni oscurità è destinata a dileguarsi dinanzi alla felicità?
Ogni Oscurità merita il suo momento di Luce. Come ogni uomo per vivere al meglio, merita di vedere il suo Inferno.
Qual è il principale filo conduttore del tuo nuovo disco “Alter Ego”?
Nella propria vita bisogna prima o poi fare i conti con se stessi. E non parlo solo di pregi e difetti. Bisogna guardarsi dentro e anche se quello che vedremo non sarà bello, bisogna accettarlo ed esaltarlo. Insomma essere veri. Gettare la Maschera.
In “Alter Ego” tra ombre e luce canti emozioni intense, quanto sono biografici i brani che compongono l’album?
In Alter Ego noi siamo i soli ad ammettere chi siamo. Purtroppo non veniamo sempre capiti come le canzoni. Come “Fammi Cadere Vivo” definito un brano di vitalità. Non lo è affatto. È un mancato suicidio che casualmente e fortunatamente mi ha regalato una seconda vita.
Cosa porti con te del lavoro come Speaker nel programma radiofonico BINARIO22?
Lo avevo già fatto all’età di 18 anni grazie ad un amico, Enrico Barlocci, con Radio S.E.M. Dopo molti anni sedersi dietro ad un mixer e rinventarmi Speaker e Tecnico per un mio programma nato come le mie canzoni, in poche ore…È stato bellissimo! E forse trasmettere il mondo musicale e raccontarlo a modo mio ha fatto nascere l’album Alter Ego.
Nel videoclip di “Viaggio Astrale”, opera di immenso prestigio, sono presenti due giovani protagonisti MATTEO CALVIGIONI e GABRIEL CALVIGIONI, com’è stato lavorare a stretto contatto con i tuoi figli?
Grazie per il complimento innanzitutto. Lavorare con i miei due figli è stato fantastico e diverso. Come del resto è il mio rapporto con loro. Uno è più chiuso dell’altro, insomma non è facile a volte per me comunicare con loro. Poi come si sa, gli artisti sono un po’ stronzi. Comunque è avvenuto tutto in modo naturale. Loro sanno chi sono.
Come ti interfacci al mondo dei social network?
Sto su Facebook e Instagram. Pubblico a volte ma non impazzisco per i Social. È tutto una questione di marketing e basta. Come la musica credo.Pochi si soffermano ad ascoltare, a leggere.
Tú Sí Que Vales, XFactor, o Amici di Maria De Filippo? Quale talent show sceglieresti?
Più di uno me lo scrivono in chat continuamente.Vai a X Factor…..Vai a Sanremo….Io rispondo di essere vecchio.Ma forse ho solo paura.
Qual è il motto che sposi più frequentemente?
Non avere mai paura!
Con quali artisti vorresti collaborare prossimamente?
Musicisti che credano in quello che insieme possiamo fare.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Come già detto in precedenti interviste, sto lavorando ad un nuovo progetto con una band nuova.Ci sono già 4 canzoni che ho scritto insieme ad un chitarrista con dei Riff pazzeschi. Siamo solo ai primi incontri. Abbiamo ritrovato un feeling e un’amicizia senza tempo.
Daimon Lai su Instagram
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