Campioni d’Europa: gli inglesi non demordono

Campioni d'Europa

Campioni d’Europa: gli inglese non demordono e accusano l’Italia

È assodato che gli inglesi non abbiano accettato sportivamente la meritata vittoria della squadra degli azzurri.

L’Italia ha vinto con determinazione e classe, ha trionfato lealmente ai rigori contro l’Inghilterra, purtroppo gli inglesi non sono riusciti a convenire sull’esito della partita.

L’elenco delle loro illazioni è davvero lungo e le motivazioni non hanno alcun fondamento.

Ebbene sì, per ricordare alcuni dei loro gesti poco galanti, gli inglesi oltre a sfilarsi le medaglie, avevano dato vita a una serie di petizioni e ogni raccolta di firme aveva lo scopo di poter giocare nuovamente la finale. Ma non finisce qui.

Il quotidiano ‘The Economist’ ha accusato la squadra di Roberto Mancini di razzismo, è risaputo che in preda all’ira si affermano incoscientemente baggianate.

Secondo il loro ennesimo delirio, la squadra degli azzurri non dovrebbe essere la squadra dei campioni d’Europa 2020, poiché avrebbe peccato di razzismo e di totale assenza di inclusività escludendo i giocatori di colore dalla sua rosa.

“Campioni? Senza giocatori neri. L’aspetto più sorprendente della squadra azzurra è che è l’unica tra le concorrenti che non include un solo giocatore di colore.

Circa 5 milioni di persone che parlano italiano come lingua dominante continuano a essere considerate straniere. La grande notte del calcio europeo non è stata un grande momento per il multiculturalismo”

L’argomento ha dato ampio spazio all’ironia sui social network per la sua palese assurdità, in realtà nella rosa italiana erano presenti tre giocatori italiani di origini brasiliane: Rafael Toloi, Emerson Palmieri e Jorginho.

Inoltre è impossibile accusare l’Italia di razzismo, poiché tra i tanti nomi Mario Balotelli si è distinto per le sue straordinarie capacità ed è stato convocato in nazionale per tanti anni, ma è doveroso ricordare anche il fuoriclasse Moise Kean che era a un passo dalla convocazione ( classe 2000 con futuro ricco di opportunità).

La loro motivazione non ha senso, ciascun commissario tecnico può liberamente scegliere di convocare chi preferisce, sia per i mondiali sia per gli europei, sicuramente non sceglierà mai le convocazioni da effettuare osservando il colore della pelle dei suoi giocatori, ma pensando soltanto al talento.

In Inghilterra la sconfitta è un fardello troppo grande e in molti non hanno  ancora accettato di aver perso la finale di Uefa Euro 2020 contro l’Italia.