Alessandro Emme, il nuovo singolo da solista “Si fot*ta la libertà”, intervista:”un feat.? Fabrizio Moro. Penso che siamo entrambi idealisti e incazzati al punto giusto. Oppure Vasco. Anzi, ti direi così: facciamo una canzone io, Vasco e Moro!”

Alessandro Emme

Alessandro Emme, cantautore e musicista toscano, nato a Carrara, classe 1981, debutta al concorso nazionale di chitarra suonando Imagine.

Nel corso della sua infanzia ascolta principalmente Zucchero, Lucio Battisti e numerosi artisti internazionali come R.E.M., U2, Guns N’ Roses, Europe, Queen e molti altri. Nell’adolescenza forma le prime band e si distingue nelle cover metal. È sempre presente nei locali della sua zona, organizza e partecipa a numerosi live rock e metal con amici alimentando la scena limitrofa. Gli impegni di lavoro lo tengono lontano dalla musica e da casa per diversi anni. Viaggia per USA, Europa, Australia e paesi del Medioriente. Durante la pandemia ricomincia a suonare: per registrare un brano in inglese per un progetto di collaborazione a Firenze entra negli studi di Musicantiere a Carrara. Qui conosce Alessandro Di Dio Masa, che lo indirizza verso un progetto solista in italiano, Si fot*ta la libertà, fuori dal 13 maggio 2022.

Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Alessandro Emme per un’esclusiva intervista densa di curiosità e novità.

Quando nasce la tua propensione per la musica?

La propensione musicale c’è sempre stata. Ho molto ricordi d’infanzia in cui sono presenti testi, chitarre e batterie anni ‘80 ad esempio. Il pensiero torna sempre a quei dischi con cui un bambino comincia a fare finta di suonare nella sala dei suoi genitori, per cui prende carta e matita e scrive i testi delle canzoni mettendo in pausa lo stereo a cassette. In questo brano ho fatto un salto indietro, e come si può sentire ci sono dei richiami “vecchio stile”. È una ricerca interna la mia, un punto di riflessione sulla mia vita e su come è per me la musica.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Le emozioni mentre sei sul palco sono tante. Posso solo dire che qualsiasi emozione io abbia -felicità, rabbia o tristezza- io mi sento bene punto e basta. Mi fa stare bene che le persone condividano qualcosa di vero.

Hai viaggiato per USA, Europa, Australia e paesi del Medioriente, quanto ciò che hai vissuto si riflette nei tuoi brani?

Qualcosa nei miei brani c’è; è inevitabile. Penso che chi viaggia vive due volte. Ho viaggiato quasi sempre per lavoro e completamente solo, per me è stata una crescita personale e posso anche dire culturale. Ti confronti con tutti in prima persona e ti devi arrangiare. Ho ascoltato musiche di altri popoli ovunque e mi piace pensare che in qualunque posto uno si trovi, la musica sputa fuori quello che hai.

Il tuo nuovo singolo Si fotta la libertà è incisivo e intimista, trasmette un messaggio molto importante, l’amore vince su tutto e conta più di ogni altra cosa, come ha preso forma il brano?

Il brano ha preso forma poco alla volta. Era la prima volta che scrivevo in italiano e non è stato per niente facile. Scrivere in inglese è diverso: per certi versi ti facilita un po’ le cose a livello melodico. Posso confermare che è stata mia moglie a buttarmi dentro il testo: mi ha aiutato a tirar fuori le parole giuste. Così quando sono stato lì ho detto “voglio presentarmi al pubblico, fare un testo che mi rispecchi, e allora ti dedico questa canzone”. Mi ha aiutato a cominciare col piede giusto, poi ho attaccato chitarra e amplificatore.

A chi è dedicato il tuo nuovo singolo?

Come detto poco fa, il singolo è una dedica esplicita a mia moglie. Ma vorrei dedicarlo anche a mia figlia, ai miei genitori, alla mia etichetta discografica e a tutti quelli che in qualche modo hanno fatto parte di questo singolo, perché è così, racconta me stesso in una proiezione di quello che ho vissuto. Quindi posso dirti che è sì un lavoro mio, ma ne hanno fatto parte tutti e quindi ho una lunghissima lista di ringraziamenti!

Quanto Si fotta la libertà delinea ciò che sarà possibile ascoltare nel tuo nuovo album?

Credo molto. In questi giorni sto lavorando a una canzone per mia figlia che uscirà dopo l’estate, sto lavorando anche ad alcuni brani piuttosto schietti. Racconto la mia vita in quest’album, spero che in questo singolo si capisca la mia volontà di “parlare” attraverso la musica.

Con quali artisti vorresti realizzare un feat.?

Un feat.? Fabrizio Moro. Penso che siamo entrambi idealisti e incazzati al punto giusto. Oppure Vasco. Anzi, ti direi così: facciamo una canzone io, Vasco e Moro!

Qual è il motto che sposi maggiormente?

Vivi e lascia vivere!

Progetti futuri?

In un prossimo futuro mi vedo impegnato con la stesura dell’album. In un futuro più lontano vorrei suonare dal vivo e vorrei collaborare con qualche grande artista.

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