“Viaggio in Sicilia” con Simonetta Agnello Hornby e Massimo Fenati

 "Viaggio in Sicilia" con Simonetta Agnello Hornby e Massimo Fenati

La scrittrice Simonetta Agnello Hornby e il fumettista e illustratore Massimo Fenati, autore del graphic novel de “La Mennulara”, fanno tappa a Palermo nel loro “Viaggio in Sicilia”, il nuovo programma di Rai Cultura, realizzato da Pesci Combattenti, in onda domenica 10 dicembre in seconda serata su Rai 3. 
Palermo è la città in cui Simonetta è nata e in cui ha frequentato l’università, laureandosi in Giurisprudenza. Il ricordo degli anni della giovinezza e il desiderio di rivivere quelle emozioni accompagna la scrittrice e il suo compagno di viaggio tra i vicoli del centro storico, fino a raggiungere la vecchia libreria universitaria che Simonetta frequentava da studentessa. Costruita all’interno di un campanile e tutta sviluppata in altezza, è un posto unico e fra le librerie più piccole al mondo. A Palermo Simonetta incontra poi un suo grande amico dai tempi dell’università, Rino Messina, ex Presidente del Tribunale Militare di Palermo. Insieme visitano il Palazzo della Zisa, antica dimora dei re normanni, in cui sono visibili i segni delle varie influenze su Palermo, compresa quella araba. Dalla parola “al-Aziz”, ovvero “splendido”, deriva il nome Zisa. Intanto Massimo ne approfitta per lanciarsi da solo alla scoperta della città e si avventura alla ricerca del tipico street food palermitano. Dopo aver esplorato il quartiere arabo della Kalsa, raggiunge il meraviglioso orto botanico della città e tra piante uniche al mondo inizia a disegnare. Il tour palermitano prosegue con Piazza Pretoria e la Chiesa e Monastero di Santa Caterina d’Alessandria: ad accompagnarli è Amelia Crisantino, cultrice di storia della Sicilia, che racconta curiosità e aneddoti della vita delle monache di clausura. Nel chiostro del monastero Simonetta e Massimo degustano i dolci preparati nella pasticceria interna, secondo le antiche ricette delle suore. Prima di lasciare Palermo, Simonetta vuole salutare un altro suo caro amico, il maestro puparo Mimmo Cuticchio, la cui arte è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.