Il ritratto di uno dei personaggi più complessi e poliedrici che hanno animato la letteratura e la vita culturale del secolo scorso. Lo propone “Sciarada. Il circolo delle parole” con la puntata “Odb. L’inesauribile Oreste del Buono“ di Davide Francesco Valentini, scritta con Vincenzo Caruso e prodotta da EiE Film, in onda lunedì 25 settembre alle 23.00 in prima visione su Rai 5, a ridosso del ventesimo anniversario della scomparsa, avvenuta il 30 settembre del 2003, e nel centesimo della nascita. Giornalista, autore e intellettuale a tutto tondo, nato l’8 marzo 1923 all’isola d’Elba, Oreste del Buono è “l’inetto che sapeva fare tutto” secondo la definizione che ne dà Ernesto Ferrero nel suo “Album di famiglia”.<
Protagonista nel mondo dell’editoria, promuove un’idea democratica, antiaccademica e anticonformista della cultura senza assumere pose di snobismo ed è fautore di collane tascabili. È sua l’intuizione di pubblicare il libro di Gino & Michele che otterrà un grande successo di pubblico e di vendite nella prestigiosa collana di Einaudi, non senza inimicarsi colleghi importanti. Infaticabile traduttore e scrittore di opere di narrativa, elimina dal mercato le copie del suo “Un’ombra dietro il cuore”, ricorda l’editor Roberto Cazzola, e Sebastiano Pucciarelli, giornalista e autore televisivo, analizza il suo rapporto con la tv.
Ma “Odb. L’inesauribile Oreste del Buono” entra anche nella soffitta della casa dello scrittore in compagnia della figlia Nicoletta e del genero Riccardo Bianchi fra carte, abbozzi di romanzi, disegni. Ed è proprio Nicoletta che tra tanti aneddoti lascia una definizione di un padre che aveva fatto del rigore il suo stile di vita: “Non aveva paura della morte, non aveva paura del dolore ma le brutte figure non le poteva sopportare”.