RhymeSucks, intervista: “il nostro primo progetto è stato ScarS che racchiude tutto il nostro disagio, le paure, le insicurezze ma anche l’essere cinici e divertenti. Diciamo che fa parte di noi. Per quanto riguarda un nuovo progetto ancora ci stiamo lavorando”

RhymeSucks

RhymeSucks, straordinario trio rap, horrorcore, hardcore, Underground, si è raccontato in un’esclusiva intervista senza filtri.

Cosa rappresenta la musica nella vostra quotidianità?

La musica fa parte di noi da sempre. Ci tiene compagnia quando siamo soli, ci accompagna nei momenti felici ed anche in quelli tristi. In pratica non c’è un momento dove siamo senza musica.

Qual è l’origine del nome che avete scelto per il vostro progetto?

Il nostro primo progetto è stato ScarS che racchiude tutto il nostro disagio, le paure, le insicurezze ma anche l’essere cinici e divertenti. Diciamo che fa parte di noi. Per quanto riguarda un nuovo progetto ancora ci stiamo lavorando

Come vi siete conosciuti?

Avevamo degli amici in comune e un giorno, giocando a basket, abbiamo iniziato a conoscerci meglio per poi capire che forse non siamo tanto diversi nel modo di pensare.

Qual è stata la scintilla che ha dato forma al vostro nuovo singolo “Lontano”?

La scintilla l’ha data il periodo di noia e buio che stavamo attraversando, il non sentirsi adatto e, si sa, quando ripensi al passato c’è sempre quel qualcosa che torna in mente e che ti fa dire “potevo non sbagliare”. Da lì, “Lontano”, è un modo per dire addio a quei ricordi.

A chi si rivolge il brano?

A chi soffre per gli sbagli fatti in precedenza, non bisogna fermarsi agli errori, altrimenti non si migliora.

Qual è il motto che sposate maggiormente?

La vita sarebbe tragica se non fosse divertente

Progetti futuri?

Abbiamo tante novità, tanti singoli. Aspettiamo solo i riscontri giusti per proseguire e buttare fuori nuova roba.

RhymeSucks su Spotify

https://open.spotify.com/artist/0vGVyjIFosix9Vl2awt9Q6