OSSIDO MASTER, il nuovo singolo “DIMENSIONE ASTRALE”, intervista: “sto preparando un sacco di date in giro per l’Europa”

OSSIDO MASTER

OSSIDO MASTER, rapper italiano, il suo vero nome all’anagrafe è Salvatore Spampinato, proviene da Catania, classe 1987. A soli 12 anni intraprende la sua gavetta con i primi freestyle insieme agli emcee’s della sua città. Dopo vari album, mixtape, i primi concerti importanti, nel 2015, decide di trasferirsi in Inghilterra e staccare un po’ da tutto, compresa la musica, lì completa gli studi a Londra, in management aziendale.

Ritorna in grande stile nel 2017, con la prima delle tante collaborazioni, con leggende della musica mondiale, creando “La Shady”, brano che parla della sua voglia ritrovata, la passione per la musica e per far tacere le malelingue. Nel 2020, in piena pandemia, Ossido Master arriva con “Oltre le Differenze” in collaborazione con Busta Rhymes e Sensei, brano prettamente tecnico, ma con un messaggio di pace e unione. Il 2021 vede l’uscita di “Salgo Su” realizzato in collaborazione con il leggendario artista americano Lil Wayne e la partecipazione di Lollo G. Brano che supera 1 milione di ascolti globali, in pochi mesi. L’anno della svolta, per quanto riguarda la solidità artistica di Ossido Master, è il 2022. In questo anno vengono lanciati vari progetti solisti e lo vedono tornare a fare concerti in tutta Europa. Lo abbiamo già visto a Milano, con una data di “Dimensione Astrale Tour” e tornerà in Italia dal vivo a fine luglio, ospite del programma “Tutto Esaurito” di Radio 105, per un evento live a Monza. È anche il protagonista del primo video Italiano, in Virtual Reality e computer grafica, del singolo “Dimensione Astrale” da cui prende il nome il suo tour e sta già lavorando ad altre collaborazioni nazionali e internazionali, spostando anche il suo genere musicale dal rap puro a contaminazioni più latine.

Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Ossido Master per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

L’emozione varia sempre. Dipende molto dalle canzoni che canto. Posso dire però che spesso è l’allegria, poichè la mia ironia, si presenta in quasi tutti i miei brani. Naturalmente ci sono canzoni più profonde, come “Tic Tac” o “So  Sad” che mettono a nudo la mia vita ed il mio passato, quindi ogni volta che le ascolto o le canto in pubblico, mi vengono un po’ gli occhietti lucidi. Un misto tra tristezza e felicità, per avercela fatta in qualche modo ed aver sconfitto i miei “mostri sotto il letto”.

OSSIDO MASTER

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Cominciamo da Master, che è più semplice da spiegare: da ragazzino, il mio rapper preferito Italiano, era Bassi Maestro e quindi ho rubato la parola “Maestro” trasformandola in inglese. Ossido invece, perché un giorno, ossigenando i capelli, sono venuti di un colore strano, tipo ramato ed uno dei miei zii ha iniziato a dire: “Guarda che ti si sono ossidati i capelli”. Mi piaceva e l’ho tenuto.

OSSIDO MASTER

In quanto tempo ha preso forma il brano “Dimensione Astrale”?

Stavo guardando la serie “Il Mandaloriano”, quindi in quel periodo ero fissato con dimensioni, costellazioni, navicelle, ecc… e mio figlio nel frattempo, era alle prese con le sue prime paroline e quando rimaneva stupito da qualcosa, esclamava spesso “Uh, Uh”. Ero al pc, lui guardava i cartoni ed ho pensato che quell’espressione, potesse suonare bene per far rimanere il ritornello in testa. Io scrivo molto di getto, quindi credo di averci messo massimo mezz’ora per finirlo.

Il tuo nuovo singolo avrà un videoclip ufficiale?

Il videoclip è uscito lo stesso giorno in cui ho risposto a quest’intervista ed è veramente bello! Consiglio di vederlo perché il videomaker ci ha lavorato notte e giorno, per circa 2 mesi. Ha ben pensato di realizzare un video in Virtual Reality e computer-grafica, quindi ti puoi immergere completamente dentro al video, fatto per l’appunto da costellazioni, dimensioni astrali e altri effetti visivi, con l’ausilio del tuo smartphone ma soprattutto usando un visore VR per goderti l’esperienza.

Qual è il motto che sposi maggiormente?

Diciamo che cambia, in base all’età ed in questo periodo della mia vita, sicuramente: “Se ognuno si facesse i cavoli suoi, il mondo girerebbe un bel po’ più svelto di quanto non faccia” di Lewis Caroll, lo scrittore di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Mi accorgo spesso, che la gente perde troppo tempo ad insultare e criticare gli altri, soprattutto nascondendosi dietro ad un social network, non realizzando i propri obiettivi. Dev’essere davvero frustrante per loro non potersi realizzare e quindi criticare, sminuire, li fa sentire in qualche modo dei vincenti. “Fatevi i fatti vostri, campate 100 anni” diceva mio nonno.

Progetti futuri?

Sto lavorando ad alcune collaborazioni Internazionali e Nazionali e sto cercando di essere competitivo nel mercato delle hits estive, spostando il mio genere verso il reggaeton, perlomeno in estate. È un genere che ascolto spesso perché le basi che usano, mi gasano molto. Adesso che è anche terminata (finalmente) l’emergenza Covid, sto preparando un sacco di date in giro per l’Europa.

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