Minez, il nuovo singolo “Pieno di lividi”, intervista: “la musica è una parte fondamentale della mia vita, è come una droga”

Minez

Minez, il suo vero nome all’anagrafe è Alessio Domenico Migliarese, talentuoso rapper, classe 1995, proviene da Volpiano, un paese in provincia di Torino. Inizia a calcare i primi palchi partecipando ai contest della sua città portando il suo primo brano d’amore,  “L’amore è un gioco infame”, e il singolo “Una forza unica”, ma i primi risultati arrivano con “Goal” e, soprattutto, con “Incrocio” che lo fa posizionare al secondo posto in un celebre evento musicale. Un periodo di stop seguirà le uscite di “Rap Delorean” e “Here we go again” per poi ritornare con “Saturno”, ”Serpi”, ”RAPpresentazione” e “Souvenir” in cui alterna sonorità trap, old school e reggeton. Inoltre ha fatto parte del singolo di Delirio, “Notte d’ansia”.

Dopo la sua ultima uscita estiva insieme a Marco Conte, “La partita del cuore“, in cui alternava sonorità rap al reggaeton, ora è fuori sotto l’etichetta EmergencyTS Music il brano “Pieno di lividi” prodotto da Esse Nziale, uno storytelling dal finale drammatico che affronta una delle tematiche più vicine all’uomo ovvero il bullismo. Abbiamo raggiunto Minez per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Cantare mi fa stare bene. Quando entro in studio per registrare una nuova canzone mi distacco da tutto il resto ma il vero momento in cui mi sento bene e non penso più a nulla è quando sono sopra ad un palco. In quel momento divento un tutt’uno con la mia musica e mi sento felice cercando, tramite il mio show, di trasmettere la mia felicità a chi sta ascoltando.

Quanto conta la musica nella tua vita?

La musica è una parte fondamentale della mia vita, è come una droga. Qualsiasi cosa io faccia, ho la musica in sottofondo. Qualunque sia il mio stato d’animo sento il bisogno di ascoltare musica. Il ruolo della musica deve essere questo, ovvero compagnia e sostegno. Ci sarebbe da preoccuparsi se non ascoltassi musica!

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Farà ridere ma, ad essere sincero, ho sempre odiato il mio nome d’arte. Non è stato un nome che ho ricercato. Giocando a calcio i miei compagni di squadra hanno cominciato a soprannominarmi così e, da lì a poco, chiunque mi chiamava con questo nome. Alessio o Miglia (diminutivo del mio cognome) erano stati sostituiti da Minez e così ho sfruttato la momentanea “fama” di quel nomignolo per far conoscere la mia musica e chiunque mi riconosceva e mi riconosce tutt’ora così. Ho pensato più volte a ricercare un mio vero e proprio nome d’arte ma anche i miei amici, al quale mi appoggio sempre dal giorno zero,  mi hanno sempre consigliato di tenere questo perchè è stato Minez ad iniziare questo percorso ed è Minez che ormai è conosciuto quindi cambiare nome d’arte creerebbe confusione inutile. L’importante deve essere la musica, non il nome

Quanto troviamo di autobiografico nel tuo nuovo singolo?

“Pieno di lividi” è un brano che tratta un argomento molto delicato e molto attuale ovvero il bullismo. Quel che penso è che chiunque di noi si sia ritrovato in entrambi i ruoli, chiunque di noi è stato bullizzato e chiunque di noi è stato bullo, anche senza accorgersene. Quante volte ci capita di ridere e scherzare prendendo in giro un amico o un collega di lavoro ma ci siamo mai chiesti cosa prova la persona dall’altra parte? Personalmente sono una persona a cui piace scherzare e, in tutta onesta, non mi metto spesso al posto dell’altra persona. Allo stesso tempo mi sono ritrovato ad essere il bullizzato. Non sempre chi canta, balla o esprime una forma d’arte è apprezzato ma anzi, diventa un motivo per essere deriso nonostante lui abbia il coraggio di mettersi in gioco.

A chi si rivolge il brano “Pieno Di Lividi“?

Mi ricollego alla domanda precedente, purtroppo non tutti sono in grado di affrontare con leggerezza gli scherzi, le prese in giro o le critiche. Ci sono persone più ” deboli ” di altre, persone che affrontano momenti difficili e magari non riescono a superare quel gradino che la vita gli sta mettendo davanti. Come dico nell’introduzione del singolo, il termine ” bullismo ” indica un fenomeno che si basa su pregiudizi errati. Prendere in giro una persona per la sua stazza, la sua etnia, il suo orientamento religioso o sessuale potrebbe essere indifferente per qualcuno ma per qualcun altro potrebbe essere la famosa goccia che fa traboccare il vaso e, purtroppo, non siamo nuovi a tragedie causate da questi atteggiamenti. Il brano, tramite uno storytelling drammatico, vuole far riflettere e dare un sostegno a tutte le persone che si trovano in questa situazione dando forza e coraggio perchè, come dice il ritornello, non sono sole.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Diciamo che forse mi avvicino più al “mai mollare” . Sono una di quelle persone che non si sa arrendere e cerca sempre di lottare per quello che vuole

Progetti futuri?

Non voglio spoilerare nulla ma posso dire che con il nuovo anno ci sarà tanta nuova musica che spero di portare in giro per l’Italia.