Mauto, il nuovo singolo “Le mani nel vento”, intervista: “Simone Cristicchi apriva i concerti dei CiaoRino, è rimasto un legame forte legato a quei primi tempi, mentre con Tony Renis continuo a collaborare ed è una continua fonte di ispirazione”

Mauto

Mauto, autore, cantautore, pianista, e fisarmonicista, classe 1975, nato a Roma, ha ricevuto molteplici riconoscimenti e premi (Donida, Poggio Bustone, MEI, Pigro, Biella Festival), è stato tra i finalisti del Talent GenovaXVoi e si è esibito sul Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

Nel 1999 è stato tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a Rino Gaetano, ha suonato e tutt’oggi collabora con artisti italiani e stranieri ( Tony Renis, Il Volo, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi).

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Mauto per un’esclusiva intervista in concomitanza con l’uscita del nuovo singolo “Le mani nel vento”.
Quando hai scoperto la scintilla della tua passione per la musica?

Molto presto, probabilmente già da bambino. Ma la vera folgorazione è stata alle scuole medie dove per la prima volta vidi un pianoforte e potei metterci le mani sopra: ogni volta che potevo scappavo dalla classe con qualunque scusa pur di poterlo suonare e da allora non l’ho più abbandonato!

Qual è la matrice del tuo pseudonimo?

È semplicemente il mio cognome ma riconosco che mi piace l’idea che possa rimandare ad altre immagini e suggestioni, ha forse un non so che di etereo.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

In quella del momento, della canzone che sto interpretando e del pubblico che la ascolta: c’è uno scambio molto forte tra tutte le energie che si sprigionano in un live o in uno studio, l’importante è riuscire a catturarle e provare poi a ritrasmetterle in modo ancora più intenso.

Sei tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a un pilastro della musica, cosa rasenta Rino Gaetano nella tua quotidianità?

La visione disincantata di un uomo, prima che artista, innamorato del proprio paese e per questo ancora di più addolorato per le sue ferite, pur in mezzo ad un mare di bellezze; il suo sguardo lucido sui vizi e caratteri umani che sembrano immutabili, il tutto cantato attraverso liriche profonde e mai scontate o pedanti, la sottile speranza celata in ogni verso, l’intramontabile desiderio che tutto, nonostante i problemi, possa migliorare. 

Hai collaborato con artisti italiani e stranieri (Il Volo, Tony Renis, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccol  Fabi, Simone Cristicchi). Con quali nomi hai stretto un legame peculiare?

Simone apriva i concerti dei CiaoRino, è rimasto un legame forte legato a quei primi tempi mentre con Tony Renis continuo a collaborare ed è una continua fonte di ispirazione.

Come ha preso forma il tuo nuovo singolo “Le Mani Nel Vento”?

L’idea di trasfigurare il tremore delle mani dato dalla malattia di Parkinson nell’immagine del vento che in qualche modo le accarezza ed è il legame che unisce due persone, in un prima ed un dopo che si riconosce soprattutto nell’amore che c’è stato e c’è ancora; volevo raccontare una storia di amore universale, contro le barriere fisiche imposte da una malattia, e che pu  andare oltre ogni paura.

Qual è il motto che sposi solitamente?

“e tutto si riveste di nuovo”, come il titolo della mia prima raccolta di poesie, per cercare ogni giorno di costruire un tempo migliore.

Come ti relazioni ai social network?

Riconosco la loro importanza oggi per comunicare ci  che si fa, come modo per stare vicini agli altri con il proprio modo di pensare ma non voglio esserne schiavo, quotidianamente ci vogliono continuamente in bella vista, sempre con qualcosa di bello da fare o da dire riguardo qualunque argomento; a questo atteggiamento preferisco di gran lunga il silenzio stampa.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Il 25 Aprile uscirà “La tua rivoluzione”, il mio adattamento in italiano della famosa canzone di Tracy Chapman “Talkin’ about a revolution” che avevo già interpretato in chiave acustica durante il primo lockdown e pubblicato sul mio canale YouTube il 1 Maggio 2020, stavolta in chiave elettrica, registrato dal vivo con solo batteria, basso e pianoforte, proprio a significare la voglia di rinascita anche nella fase creativa di una canzone; dopo l’album “Il tempo migliore-Acustico” in cui ho suonato e cantato dal vivo tutte le canzoni dell’album gemello “Il tempo migliore”, uscito nel 2020, sentivo il bisogno di tornare in sala con i miei amici musicisti ed unire le nostre anime come solo nel suonare insieme accade, per catturare quell’alchimia magica che si sprigiona stando insieme. Sarà un’anticipazione del nuovo lavoro su cui prossimamente sarò  impegnato, tutto improntato alla verità dell’esecuzione e dei sentimenti, stavolta senza orpelli, perché di purezza abbiamo bisogno, oggi più che mai.

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