MAU LUC, il nuovo singolo “El Ritmo Es La Vida” feat Toby, intervista: “il ritmo è la vita e senza ritmo non è vita”

MAU LUC, il suo vero nome all’anagrafe è Maurizio Lucchini, è nato il 29 dicembre di molte primavere fa. Suona il basso e la chitarra da quando era ragazzino e, pur avendo fatto altro per vivere, ha sempre coltivato la passione per la musica studiando, negli anni, anche pianoforte, clarinetto e sassofono. Nel tempo ha fatto parte di diversi gruppi musicali e attualmente suona il basso nella Jcband, un gruppo che da oltre 10 anni sostiene con i suoi concerti la ricerca medica e le associazioni dei pazienti. Mau Luc negli ultimi anni si è dedicato in particolare alla composizione e alla produzione musicale. Nel 2014 ha prodotto con il suo gruppo storico dei Dejavu l’album “Traiettorie parallele”, che contiene anche 4 suoi inediti. Nel 2017 ha autoprodotto e pubblicato il cd “Sotto la voce vivere”. Nel 2019 ha composto con gli Extratimes (feat. Daniele Babbini) “Vai Avanti”. Il 13 maggio 2022 lancia “El Ritmo Es La Vida”, arrangiato e prodotto da Paolo Agosta ed affidato alla giovane voce di Tobia Santin, in arte Toby, nato in Veneto ma da qualche anno di fatto milanese.

Abbiamo raggiunto MAU LUC per un’esclusiva intervista densa di curiosità e novità.

Com’è nato il brano?

L’embrione del brano nasce una decina di anni fa, quando suonavo nei DEJAVU, il mio gruppo storico, da un’idea del nostro batterista soprannominato Mauridrums. Però poi non se ne fece più niente perchè, dopo aver pubblicato “Traiettorie Parallele”, il nostro primo album di inediti da me prodotto, dopo pochi mesi per vari motivi il gruppo pur in amicizia si è sciolto. Durante il periodo di lock down, la cupezza della situazione ed il senso di smarrimento mi ha fatto tornare alla mente il progetto abbandonato. Per cui ci ho lavorato e ne ho tratto un testo in una forma musicabile. Nel testo il brutto periodo in cui ci troviamo è diventato una brutta giornata in cui tutto va storto, umore sotto i tacchi e autostima ai minimi termini. Ascoltando la musica invece ci si accorge che tutto fila liscio, in armonia e tutto è al proprio posto giusto, con ritmo e tempo precisi. Per cui esorto, me per primo, in qualsiasi situazione anche difficile ad avere un atteggiamento musicale e ad essere noi a decidere della nostra vita, scegliendo i propri tempi ed il proprio ritmo, stabilendo le nostre priorità. 

MAU LUC

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È un brano travolgente e brioso, ma contemporaneamente molto emblematico. Quanto conta cogliere le occasioni per trasformare i sogni in realtà?

In effetti il brano ha una bella carica e di questo devo anche ringraziare l’amico Produttore artistico Paolo Agosta con cui ho arrangiato la musica della canzone. La musica però accompagna un testo serio, con dei contenuti che credo di aver bene espresso nella risposta precedente. Per forma mentale non mi è mai piaciuto piangermi addosso. Come tutti anch’io nelle mie non poche primavere ho avuto momenti difficili, ma ho sempre cercato di cogliere comunque le occasioni che mi si sono presentate, cercando di trasformare il problema in opportunità. Io suono da quando ero ragazzino, ma ho realizzato subito che non avrei potuto permettermi di vivere facendo l’artista. Così, come tantissimi altri, ho deciso di fare un altro lavoro, coltivando però sempre la mia passione per la musica. Ho sempre studiato (basso, chitarra, pianoforte, sassofono e negli ultimi anni produzione musicale) coltivando il sogno di poter un giorno far conoscere le mie composizioni. Negli ultimi anni ho avuto l’occasione di incontrare persone giuste che mi hanno aiutato ad affinare le mie capacità per cui il sogno si è realizzato.

A chi è dedicato il singolo “El Ritmo Es La Vida”?

Il brano è dedicato a tutte le persone che per qualsiasi motivo si sentano incomprese, depresse, a cui sembra che vada tutto storto, tanto da non vedere vie di uscita; situazione che in questi tempi tra pandemia e guerra direi che è piuttosto comune e diffusa. Con “El Ritmo es la Vida” vorrei dire loro di continuare a cercare la luce in fondo al tunnel,  cercando con chi ci sta vicino i propri ritmi e i propri tempi, perchè il ritmo è la vita e senza ritmo non è vita.

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Il vostro incontro ha dato vita a un’alchimia straordinaria, come ha preso forma la vostra collaborazione?

Quando circa 10 anni fa ho incontrato Paolo Agosta, che per tre anni è stato mio insegnate di produzione musicale, è scattata una scintilla e si è creata una alchimia straordinaria. Tanto che è iniziata una vera e propria collaborazione e da molti anni stiamo lavorando in maniera eccellente e complementare sulle mie composizioni. Da questa collaborazione tre anni fa è già uscito un mio CD di inediti dal titolo “Sotto la voce vivere”, canzoni di genere più cantautorale ed intimista. Mentre stavamo producendo “El Ritmo es la Vida” , ho avuto il piacere di conoscere Toby, che ha studiato canto e balletto, ed anche qui ci siamo resi conto che l’alchimia era positiva e che Toby, per aspetto, simpatia e capacità, era la persona giusta per interpretare la canzone. E così è stato, con soddisfazione da parte di tutti.

Qual è l’aneddoto più particolare vertente il videoclip del singolo “El Ritmo Es La Vida”?

Non era mia intenzione proporre il solito video con il solito cantante belloccio ed il solito balletto di supporto. Io avevo in mente già dall’inizio una specie di cortometraggio che rappresentasse il testo della canzone. Per cui nel video il protagonista è un personaggio demotivato, stanco della propria vita banale, che sogna di evadere dalla propria routine. Per cui nel video si alternano sogno e realtà fino al colpo di scena finale di fantasia. La scena è inframezzata da Toby che canta e balla con un gruppo di amici, che come in un moderno rito Dionisiaco, esortano il protagonista a cogliere l’attimo ed a prendere in mano il ritmo della propria vita. Noi ci siamo divertiti moltissimo a girare il film e di aneddoti divertenti ce ne sono stati parecchi. In particolare, quando stavamo girando la parte nella sala biliardo, c’era un signore molto simpatico, che ha fatto di tutto per farsi notare, tanto che l’abbiamo arruolato nel video. Abbiamo poi scoperto che gli amici, per il suo aspetto che un po’ lo ricorda, lo chiamano Danny De Vito. Per cui scherzando adesso ci diciamo che nel nostro cast abbiamo persino Danny De Vito. Un altro aneddoto buffo si è verificato durante la ripresa della scena in cui il capoufficio faceva una chiassosa lavata di capo all’impiegato: deve essere stata così realistica da far accorrere un membro della troupe dall’altra stanza perchè pensava che si stesse litigando, cosa che ha così rovinato la scena stessa, ma ci ha fatto scoppiare tutti in una sonora risata.

Progetti futuri?

E’ alle battute finali il mio prossimo CD di inediti che sto producendo ancora con Paolo Agosta, che dovrebbe vedere la luce dopo l’estate e si intitola Meteore. Non voglio anticipare troppo, vorrei solo dire che il filo conduttore è l’amore: amore comepassione, ma anche come tenerezza della maturità; amore per il prossimo, ma anche per se stessi e per la vita che continua. Ci sono poi nel cassetto già altre canzoni/sogni, ma questa è già un’altra storia.

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