Lechien, il nuovo singolo “Sei Bellissima”, intervista: “mi sento molto vicina al mondo cantautorale, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Mango, Francesco De Gregori. Se devo citare un’artista internazionale, sicuramente è Adele, la sua intensità vocale e le sue idee musicali le trovo molto originali”

Lechien

Lechien, il suo vero nome all’anagrafe è Serena Lo Cane, cantautrice, classe 1998, con vocalità innata, grinta e immenso talento, ha fatto suo il brano “Sei Bellissima“.
Ha riscritto e reinterpretato uno dei pilastri della storia della musica, Lechien ha cucito sulla sua pelle “Sei Bellissima“, una delle canzoni più celebri di Loredana Bertè;  scritta da Claudio Daiano per il testo e da Gian Pietro Felisatti per la musica.

Il singolo “Sei Bellissima” di Lechien è incluso nel progetto “Hoop – The Music Circle”: i Ragazzi di Hoop, lanciato da Genise, Giancarlo Genise, noto vocal coach di riferimento in Italia per molti artisti e amministratore delegato dell’etichetta indipendente Hoop Music.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Lechien per un’intervista senza filtri.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Riassumere il mio stato d’animo in una sola emozione sarebbe riduttivo. Posso dire di sentirmi estremamente appagata, libera di esprimermi con la mia voce. Coraggiosa di mostrare ora ciò che sono senza filtri, con tutta l’energia che questo tipo di lavoro comporta.

Lechien

Cosa rappresenta la musica nella tua quotidianità?

Sarò breve: la musica è la mia quotidianità. Penso alla musica continuamente: a nuovi testi, ad argomenti da usare nelle canzoni, a frasi che segno nelle note dell’ iPhone, a registrazioni di linee musicali che tengo da parte. Lezioni di canto, di pianoforte, di arrangiamento o produzione, songwriting. Letteralmente non riesco ad immaginarmi in nessun’altra vita che non sia piena di musica.

Lechien, qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Lechien è nato un po’ per caso ma mi ha conquistato subito. Letteralmente è un francesismo del mio cognome e l’ho trovato un modo originale per portare sempre con me la mia famiglia e le mie radici a cui sono molto legata. Credo sia importante ricordarsi sempre da dove si è partiti, anche per riuscire a tracciare meglio il percorso fatto. I miei genitori sono artigiani e dal loro lavoro ho imparato l’arte del maneggiare le cose con cura, dando una vita sempre nuova ad ogni cosa. Sono il mio più grande esempio di impegno, sacrificio ed umiltà, e questo nome d’arte mi permette di portarli sempre con me.

Quali figure hanno avuto un ascendente maggiore sul tuo background musicale?

Nessuno in casa è mai stato un grande fruitore di musica. Sono la prima della mia famiglia ad aver iniziato un percorso musicale così intenso. I miei genitori hanno capito da subito quale fosse la mia strada e mi hanno sempre sostenuto affinché avessi tutte le possibilità per continuare gli studi. A breve terminerò il mio percorso in conservatorio con un diploma di secondo livello in Maestro Collaboratore. Sicuramente gli studi classici mi hanno dato una base teorica molto solida. Il pianoforte è l’altra mia metà e grazie a lui ho imparato la disciplina, la meticolosità e l’importanza del curare i dettagli. Mi ha insegnato ad essere paziente ed agire con estremo rispetto verso se stessi e gli altri. Per quanto riguarda il canto, invece, ascolto principalmente musica italiana. Mi sento molto vicina al mondo cantautorale: Ivano Fossati, Lucio Dalla, Mango, Francesco De Gregori. Se devo citare un’artista internazionale, sicuramente è Adele: la sua intensità vocale e le sue idee musicali le trovo molto originali.

Com’è nato il tuo nuovo singolo “Sei Bellissima”?

La mia anima un po’ vintage mi ha sempre portato ad ascoltare brani precedenti alla mia generazione. ‘Sei Bellissima’ è un’ icona della musica italiana e lavorare su un brano così radicato nell’orecchio italiano è stato  abbastanza azzardato. Con estremo rispetto della versione originale, ho cercato una mia chiave di lettura del testo. Mi sono chiesta: ‘Cosa può dare Lechien ad una canzone così grande?’. La risposta è nel testo. Ho messo la mia storia, le mie paure e le mie fragilità. Non mi sono permessa di confrontarmi con l’immensa e insuperabile Bertè nell’ interpretazione del brano ma sentivo il bisogno di dirmi quelle due parole che tanto faticano ad uscire. La mia è una ‘Sei Bellissima’ resiliente, che non aspetta di essere salvata ma si salva da sola. È una ‘Sei Bellissima’ che in un mondo di tanti ‘No!’ il primo grande ‘Si!’ lo dice a se stessa. La soddisfazione più grande sarebbe sapere che chiunque, dopo aver ascoltato il brano, si senta meno solo. Che si guardi allo specchio con occhi diversi, con un po’ meno timore del giudizio e un po’ più di fiducia in se stesso e nella sua autentica bellezza. Questo percorso di autoanalisi non si sarebbe mai avviato se Hoop non me l’avesse permesso. Mi ha accolto senza pregiudizi e se posso anche solo un minimo sperare che essere se stessi vada bene, lo devo a Hoop e gliene sono immensamente grata.

“Sei Bellissima” è un brano estremamente autentico e incisivo. Quanto percepisci la responsabilità dei messaggi che trasmetti attraverso la tua musica?

Credo che chiunque abbia a che fare con la comunicazione, debba prestare estrema attenzione alle parole. Nella musica, così come nelle arti in generale, esistono molteplici interpretazioni tante quante sono le persone che si fermano ad osservare o, come in questo caso, ad ascoltare. Nella mia ‘Sei bellissima’ ho deciso di allontanarmi dal significato originale della canzone. Nel riscrivere la secondo strofa, ho cercato accuratamente le parole giuste da usare perché tratto un tema che ho vissuto e che vivo in prima persona. Nei miei testi cerco di essere il più diretta possibile, sento profondamente tutto ciò che metto in musica e non vorrei mai che venga frainteso qualche significato.

Con quali artisti vorresti realizzare un featuring prossimamente?

Più che con cantanti, mi piacerebbe collaborare con autori, cantautori e cantautrici. Penso a Giordana Angi, Mahmood, Francesca Michielin, Dardust, Cesare Cremonini, Madame. Mi affascina il modo in cui un’idea musicale viene sviscerata, manipolata e modellata al fine di esaltarne il significato della parola nella prosodia della canzone. È un lavoro di fino e sarei davvero onorata di conoscere e potermi confrontare con i metodi e i ragionamenti degli specialisti del settore.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Uno dei miei obbiettivi futuri è quello di continuare a scrivere musica, comporre brani che facciano conoscere un po’ per volta il mio mondo e quello che c’è dentro. Vivere di musica è sempre stata la mia unica e ambita destinazione; riuscire a farlo cantando  i miei testi e raccontando la mia storia sarebbe letteralmente il sogno di un vita.

Lechien su Spotify  https://spoti.fi/35QSVxG