KIARA D. V., il nuovo singolo Feat. Pamela Ivonne – Cole, intervista: "la prima versione in inglese è rimasta nel cassetto per altri anni, senza essere mai completata. Qualche mese fa ho deciso che era arrivato proprio my time, ossia il mio momento di aprire quel cassetto e tirare fuori quello che c’era dentro"

KIARA D. V., all’anagrafe Chiara del Vaglio, estremamente creativa e originale, è un’artista intensa e formidabile, musicista napoletana, naturalizzata milanese. Ha lavorato come tastierista e pianista in diverse trasmissioni TV nei canali Rai e Mediaset, oltre ad aver preso parte a svariati tour che l’hanno portata a suonare su prestigiosi palchi in giro per il mondo. Vanno citati, tra gli altri, i live del 1997 e del 1998 allo Stadio San Siro con i B-Nario, in apertura rispettivamente ai concerti di Michael Jackson e di Eros Ramazzotti. Chiara ha anche calcato il palco di Casa Azzurri in Germania nel 2006, in qualità di Pianista Ufficiale, durante il Mondiale di Calcio vinto dalla Nazionale Italiana. Inoltre, nel 2010 si è esibita alla Mark G Etess Arena di Atlantic City, nella tournée americana che accompagnava i bambini della trasmissione Rai Ti lascio una canzone. Oltre all’attività di strumentista ha sempre portato avanti anche quella di compositrice e producer, spesso realizzando musiche per la televisione o documentari. KIARA D.V. rappresenta il lato artistico più creativo e personale di Chiara, in cui compone e produce liberamente ciò che le piace e che la ispira, spaziando dalla musica “world” e chill out dell’album “Around the world” (2012), al sound più elettronico dell’EP “Top Crime” (2021), per poi giungere al pop dal sapore anni ’70-’80 del singolo “My Time”, realizzato a Londra con artisti inglesi. Abbiamo raggiunto KIARA D.V. in concomitanza con l’uscita del suo nuovo singolo per un’esclusiva intervista.

Qual è stata la scintilla che ha innescato la tua passione per la musica?

Ho iniziato per la prima volta a mettere le mani su una tastiera quando avevo cinque anni… c’era un organetto in casa, su cui mio papà “strimpellava” ogni tanto… non ricordo il momento preciso in cui è scoppiata la “scintilla”, ma tutto è partito da lì.

In quale emozione ti rispecchi quando suoni?

È un po’ come dire “in quale colore ti rispecchi quando vedi un arcobaleno?”. Le emozioni sono tante e variegate, sono come le infinite sfumature di colore, che ti portano dalla gioia alla malinconia, da un senso di relax e serenità all’adrenalina pura… il bello della musica è proprio questo: che scatena un arcobaleno di emozioni, anche contrastanti!

In quanto tempo è nato il brano “My Time”?

“My Time” ha vissuto diverse fasi: nasce inizialmente come brano in italiano, con un testo scritto da me, il cui titolo iniziale era “E dicevi ok”. Avevo inviato il brano ad alcuni discografici, proponendomi come autrice, ma non ho ricevuto risposte. Dopo alcuni anni mi sono trasferita a Londra per un periodo, e ho deciso di rifare alcuni miei brani con un testo inglese e musicisti inglesi, che nel frattempo avevo conosciuto lì. La prima versione in inglese è rimasta nel cassetto per altri anni, senza essere mai completata. Qualche mese fa ho deciso che era arrivato proprio “my time”, ossia “il mio momento” di aprire quel cassetto e tirare fuori quello che c’era dentro!

Cosa porterai con te della collaborazione con Pamela Ivonne – Cole?

Sicuramente la voglia di tornare a collaborare ancora insieme! Quando l’ho conosciuta, ad una jam session a Londra, ho capito subito che poteva essere la voce giusta per quei miei brani che erano in cerca di un interprete…

Qual è il motto che sposi maggiormente?

Anche se può sembrare strano, il mio motto è “Mai rimandare a domani ciò che puoi fare oggi”; visto il tempo che ho aspettato, prima di completare e far uscire questo brano, sembra un’anomalia, ma è anche vero che bisogna saper aspettare il momento giusto per fare le cose… quindi quando ho capito che era “il mio momento”, non ci ho pensato due volte e sono andata dritta come un treno.

Progetti futuri?