JASSIES: tornano con ‘Calle Dos de Mayo’ – Intervista

JASSIES: tornano con 'Calle Dos de Mayo' - Intervista

I JASSIES ritornano con una nuova melodia, “Calle Dos de Mayo“, un inno all’amore appena sbocciato ma già profondamente intimo. Reduci dal palco del prestigioso Sziget Festival e selezionati da Jack Daniel’s come BEST NEW ACT all’interno della collaborazione con Spaghetti Unplugged, i JASSIES promettono di emozionare con il loro ultimo singolo.

Calle Dos de Mayo” trasporta l’ascoltatore in un viaggio tra la Spagna, l’Italia, la Turchia e la Tunisia, tessendo una trama di elementi esotici e familiari. Il brano è un mix coinvolgente di contrasti, un’ode poetica a un amore che si evolve nel corso della canzone, creando una tensione magnetica che cattura l’attenzione.

Con una formazione che fonde rap, voce e chitarra, i JASSIES si distinguono per la loro versatilità e autenticità. Sono un tesoro da scoprire, capaci di trasmettere emozioni attraverso suoni, poesia e sentimenti. In questa intervista, scopriremo il dietro le quinte della creazione di “Calle Dos de Mayo” e molto altro ancora.

“Calle Dos De Mayo” è descritta come una canzone d’amore molto intima. Cosa volevate comunicare attraverso questa canzone?

C’era la volontà di fissare e idealizzare un determinato momento. Gli amori in viaggio si colorano di avventura, si vivono sempre come eventi fatali, destinali, come delle parentesi fuori dalla realtà. L’enfasi spinta fino all’eccesso vuole anche sottolineare l’aspetto immaginifico di questi amori, che poi rivisti come ricordi suscitano un sorriso, un brivido o appunto una canzone.

Come è stato lavorare con Jack Daniel’s e essere selezionati come BEST NEW ACT all’interno della collaborazione del brand con Spaghetti Unplugged?

Ci siamo confrontati con dei professionisti che ci hanno messo in riga, abbiamo assaggiato cosa significa vivere la musica professionalmente e abbiamo capito che ci piace. Il lavoro in studio è stato di enorme ispirazione. Matteo, anche se era la cosa che meno avrebbe voluto fare (sorry) ci ha fatto anche da psicologo dandoci dritte impagabili sulla gestione dei nostri strumenti, e delle nostre voci.

Qual è stata la vostra reazione quando avete scoperto di essere stati selezionati come BEST NEW ACT da Jack Daniel’s?

È stato un riconoscimento che ci ha dato maggiore fiducia nel buono che c’è nel nostro lavoro, non può che fare un enorme piacere. La cosa ci ha anche responsabilizzato nel volerci dimostrare meritevoli delle occasioni che stiamo riscuotendo.

“Calle Dos De Mayo” prende vita tra la Spagna, l’Italia, la Turchia e la Tunisia. In che modo queste influenze culturali hanno influenzato il vostro processo creativo?

L’apertura all’altro in senso lato è il presupposto di tutto quello che facciamo. La nostra stessa composizione è un’alchimia e la contaminazione ci caratterizza. Vivere in quei luoghi ha significato rivederci da fuori e assumere nuove prospettive sulla nostra musica. Musica che è stato il primo canale di connessione fuori dall’Italia, dove la lingua non aiutava. Per conoscere un’altra cultura e viverla devi ballare al ritmo che ti detta e una volta che lo fai tuo lo porti con te.

Progetti futuri?

Progetto è una parola abusata, rischia di essere fraintesa. Forse si può parlare di viaggi futuri che riguardano campi espressivi che ancora non abbiamo battuto. Sperimentare musicalmente, piegare il linguaggio a nuove esigenze espressive e portare la nostra musica più lontano possibile. Ciò non toglie che forte è anche la volontà di non perdere le opportunità professionali che nel nostro percorso ci si presentano senza snaturarci. Ci piacerebbe inoltre per il futuro estendere le nostre collaborazioni ad artisti che lavorano nel campo delle arti visive e provare a superare i confini fra le diverse forme espressive.