Giovedì grasso: le origini del Carnevale

Carnevale giovedì grasso
Carnival Mask With Colorful Streamer Confetti And Bokeh

Giovedì grasso: le origini del Carnevale

Giovedì Grasso, che quest’anno cade proprio oggi 20 febbraio 2021,  possiede un significato che si può cogliere facilmente nella parola stessa, nel termine Carnevale, dal latino carnem levare ( togliere la carne), prima del digiuno quaresimale.

Per approfondire le origini del Carnevale,  è necessario spostarci molto indietro nei secoli.

Giovedì grasso inaugura l’inizio delle festività all’insegna della baldoria e dei travestimenti.

Ai tempi del covid sarà un Carnevale senza sfilate e festeggiamenti con le strade delle città praticamente vuote.

Ma soprattutto i più piccoli non rinunceranno a una festività così bella ed allegra, non rinunceranno agli abiti sfarzosi e stravaganti per vivere le emozioni dei costumi con le maschere peculiari.

Calarsi nei panni dei diversi personaggi consente di realizzare i propri desideri.

Passando dai grandi classici ai costumi più amati tratti dai cartoni animati più in voga, le sfilate carnevalesche non saranno per le strade tra i carri, bensì si svolgeranno tra le pagine dei più famosi social network.

I costumi di Carnevale derivano dalle avvincenti storie della cultura greco romana.

Infatti proprio gli antichi Greci e i Romani  ricorrevano le maschere rispettivamente durante i riti dionisiaci e durante i Saturnali. Gli schiavi si ritrovavano liberi e i nobili venivano derisi.

Successivamente con l’arrivo del Carnevale di Venezia si sono aggiunte le maschere agli abiti, così il Carnevale consentiva dietro le maschere di utilizzare linguaggi trasgressivi. Proprio dalle chiacchiere senza freni hanno preso il nome le classiche chiacchiere dolci che impreziosiscono la festività.

Le maschere tradizionali erano servitori che senza alcun scrupolo si prendevano gioco dei padroni ( Arlecchino, Brighella, Colombina, Pulcinella eccetera).

Le maschere permettevano a coloro che le indossavano di sbeffeggiare impunemente chiunque senza alcun limite.

Come affermavabo i latini, “Semel in anno licet insanire” (“Una volta all’anno è concesso impazzire”).

Un’altra teoria pensa alle maschere come un mezzo per mettersi in comunicazione con la natura durante le cerimonie spirituali. Pensavano che, mascherandosi, gli spiriti dei defunti tornassero sulla terra per far festa e in cambio regalassero raccolti molto abbondanti.