Giacomo Luridiana, il nuovo singolo “La Stagione”, intervista: “Bruce Springsteen ha fatto scattare la scintilla che mi ha convinto di voler fare musica. Fabri Fibra penso che mi abbia influenzato abbastanza nel modo in cui concepisco la narrativa. I Linkin Park mi hanno molto influenzato a livello emotivo”

Giacomo Luridiana

Giacomo Luridiana, cantautore eclettico e di spessore, nato a Milano, molto giovane ma al contempo maturo e intraprendente, con la sua vocalità intensa, è estremamente abile nel narrare esplicitamente emozioni autentiche.

È un artista anticonformista e sensibile, Giacomo Luridiana, attento al mondo dei sentimenti più veri e delle questioni attuali, contribuisce alla divulgazione della consapevolezza.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Giacomo Luridiana per un’intervista esclusiva vertente il suo nuovo singolo, “La Stagione”, e non solo.

Il tuo nuovo singolo “La Stagione” emoziona profondamente, accattivante e abbacinante, illumina i pensieri con riflessioni dirette e sagaci, qual è la genesi della canzone?

Grazie mille! Ho scritto La Stagione ispirandomi a una vacanza di qualche giorno fatta con la mia ex in montagna. Fu un breve periodo in cui ci sentimmo in pace con la nostra relazione come mai prima, era tutto in equilibrio perfetto e in quei momenti sembrava impossibile che quella perfezione potesse svanire. Poi però tornati a Milano la nostra relazione ha iniziato a deteriorarsi senza che ne ce ne rendessimo davvero conto. Per questo ho iniziato a riflettere su come a volte sensazioni, umori ed emozioni vanno e vengono senza che noi possiamo farci nulla, usandoci come sistemazioni temporanee, un po’ come le stagioni che si succedono inevitabilmente.

Giacomo Luridiana

“La paura di perderti diventa la gioia di averti almeno qui per ora”, quanto ritrovi nel presente la tua chiave segreta per stare bene?

Credo che i momenti in cui mi sento meglio siano quelli in cui non mi stresso pensando al futuro e non rimugino sul passato.

Giacomo Luridiana

“Firmerei subito per rimanere per sempre in questa piccola routine”, quanto le abitudini che determinato il ritmo circadiano influenzano il coefficiente di felicità?

Questo onestamente non lo so, non sono uno che ha dei ritmi di sonno e veglia molto regolari ma per dare una risposta certa penso dovrei essere più ferrato in biologia di quello che sono.

“Non so più credere alle fiabe”, è più liberatorio credere a ogni cosa o non fidarsi mai?

Dipende cosa si intende per liberatorio. Da una parte credere a tutto ci libera da preoccupazioni ed incertezze, dall’altra non fidarsi mai ci protegge da molti inganni che potrebbero finire per incatenarci. In entrambi i casi, però, penso che si tratti di “liberazioni” false. Trovo che sia importante costruire le proprie convinzioni criticamente, analizzando ogni informazione contestualizzandola e confrontandola con altre, restando aperti a cambiare idea, ma restando fedeli a quello in cui crediamo fin tanto che ne siamo ragionevolmente convinti. Credere a tutto e non fidarsi mai sono entrambe scelte che rendono questo tipo di approccio impossibile.

Giacomo Luridiana

Nella canzone “La Stagione” ti affacci sulle elucubrazioni che scaturiscono dallo scorrere della vita, se potessi viaggiare proprio nel tempo, quale meta sceglieresti tra passato o futuro?

Mi piacerebbe dare un occhio in prima persona a come vivevamo nella preistoria.

Cosa rappresenta attualmente la musica nella tua quotidianità?

Attualmente è una delle mie professioni, ma resterà per sempre anche quello che era quando ho iniziato a suonare: un modo infallibile per trovare un senso nelle giornate che sembrano non averne.

Quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo della musica?

Le prime piccole composizioni le ho scritte alle medie, usando il classico flauto delle Hohner. Non erano un granché. Poi a 15 anni mio zio mi ha regalato la sua vecchia chitarra classica e da lì la musica e le poesie che scrivevo dalle elementari hanno iniziato a fondersi.

In quale emozione ti identifichi maggiormente quando canti?

Rabbia. Anche se non ce n’è molta nel mio stile canoro. Ma quando c’è la sento profondamente ed è molto liberatorio.

I testi delle tue canzoni possiedono una grande carica emotiva, quanto sono autobiografici?

Quasi totalmente. Sono punti di vista arbitrari su cose che sento in un certo momento, in questo senso non sono del tutto autobiografici perché fotografano solo un pezzetto di me da una certa prospettiva.

Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente il tuo iter musicale?

Bruce Springsteen ha fatto scattare la scintilla che mi ha convinto di voler fare musica. Fabri Fibra penso che mi abbia influenzato abbastanza nel modo in cui concepisco la narrativa, anche se so che non è molto ovvio ascoltando la mia musica e i miei testi. I Linkin Park mi hanno molto influenzato a livello emotivo.

C’è un brano non tuo che avresti voluto realizzare?

Ultimamente sto ascoltando a ripetizione Marea di Madame e non posso fare a meno di immaginare quanto debba essere soddisfacente cantarla.

Come ti relazioni ai social network?

Penso che siano una risorsa per esplorare il rapporto tra artisti ed ascoltatori in maniera più sincera, ma che al contempo possano risultare nell’esatto opposto se usati male.

Amici di Maria De Filippi, Tú Sí Que Vales, o XFactor? Quale talent show sceglieresti?

Direi Amici per l’aspetto didattico.

Qual è lo scenario ideale per il tuo concerto perfetto?

Che la gente possa stare sia sotto palco che seduta e che possa vedere in faccia gli ascoltatori, almeno quelli in prima fila.

Come prendono forma i tuoi brani? Hai un momento preferito della giornata per comporre?

E’ un processo piuttosto caotico. Può succedere che scriva un giro di accordi, poi mesi dopo un testo e che poi questi finiscano per diventare una canzone oppure l’esatto contrario. Solitamente i giri di accordi li scrivo in uno o massimo due giorni mentre tesi e melodie prendono forma abbastanza di getto, ma poi vengono modificati per giorni, settimane o mesi, a volte rifatti da zero. Quando non riesco a dormire a volte mi siedo con la musica in cuffia e mi metto a scrivere, solitamente ne escono fuori testi di cui sono abbastanza soddisfatto.

Con quali artisti vorresti collaborare?

Mi piacerebbe collaborare con Stromae un giorno.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Non credo di avere un motto in particolare. Cerco di restare coerente, quello sì.

Hai seguito il Festival di Sanremo 2022? Quale canzone Sanremese porti nel cuore?

Onestamente non ho mai seguito molto il Festival, più per abitudine che per altro. Sono contento che negli ultimi anni Sanremo si sia aperta a più stili ed influenze e delle canzoni in gara quest’anno mi è molto piaciuta Ciao Ciao de La Rappresentante di Lista.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Presto uscirà il mio primo album con La Stanza Nascosta Records e non vedo l’ora di presentarlo davanti a un pubblico.

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