Gennaro Mirto, dal mondo del cinema a Un Posto Al Sole con Giorgia Gianetiempo e Peppe Zarbo, intervista: “ora sono una persona nuova e con tanta voglia di rimettermi in gioco e di esplodere nel modo più giusto. A Un Posto Al Sole il mio personaggio era molto legato al Gennaro che sono adesso e che ero, lì ho portato nel piccolo schermo non un personaggio studiato ma il vero Gennaro e l’ho fatto con il cuore. Credo che oggi potrò dare un senso in più al personaggio.’O Professore con Sergio Castellitto, un bellissimo lavoro, molto di spessore, uno dei più belli che abbia fatto e il personaggio era un po’ il Gennaro Mirto che sono adesso, ha lasciato una grande impronta dentro me”

Gennaro Mirto

Gennaro Mirto, attore carismatico dal talento innato, amatissimo dal grande pubblico, nato a Napoli, ha intrapreso la sua carriera da bambino, la recitazione gli scorre nelle vene, vanta set risonanti con nomi estremamente prestigiosi.

La crescita è l’espressione più potente del senso della vita, Gennaro Mirto è capace di trasmettere se stesso attraverso i suoi personaggi, evolve e comunica emozioni vere, diventa una cosa sola con i suoi ruoli. La sua recitazione magistralmente magnifica, autentica ed eccezionale, è fortemente d’impatto, arriva al cuore.

A soli 12 anni ha recitato nella pellicola cinematografica pluripremiata “Certi Bambini“, tra gli innumerevoli riconoscimenti che gli sono stati conferiti troviamo David di Donatello, European Film Awards e Nastro D’Argento,  era già al suo terzo lavoro importante, dopo Salvo D’Acquisto, con Beppe Fiorello, e la Casarella, un cortometraggio, lavoro realizzato all’età di soli 9 anni, presentato e premiato al Giffoni Film Festival.

Ha girato la sitcom Don Luca C’è con Luca Laurenti, Nora Amile e Valeria Greco.

Protagonista della fiction “‘O Professore“, interpretando Davidello, Gennaro Mirto, ha lavorato con Sergio Castellitto.

Si è contraddistinto nella fiction “Non è mai troppo tardi” in onda su Rai 1, lavorando a stretto contatto con attori del calibro di Claudio Santamaria, Nicole Grimaudo, Giorgio Colangeli, Edoardo Pesce e della straordinaria Emanuela Grimalda.

Ha recitato nella serie televisiva “La Nuova Squadra SpaccaNapoli“, un poliziesco ambientato a Napoli, si è ritrovato al fianco di pilastri della recitazione come Marco Gianni, Andrea Tidona, Irene Ferri, Ciro Esposito e Vanni Corbellini.

È uno dei personaggi più acclamati della soap opera italiana più longeva, il suo personaggio Genny Auriemma in Un Posto Al Sole ha esplicitamente sdoganato i pregiudizi, abbandonando ogni riserva, senza preconcetti, o cliché, in nome dei sentimenti più autentici. Attraverso la profondità della sua recitazione, Gennaro Mirto, ha reso lapalissiane le sfaccettature della relazione tra Genny e Rossella (Giorgia Gianetiempo), un legame che è fiorito lentamente tra esitazioni e incomprensioni.

Inoltre in Un Posto Al Sole il suo personaggio si è affacciato su un tema estremamente delicato e importante,  divulgare spunti di riflessione rilevanti. Genny, il suo personaggio in “Un Posto Al Sole“, è un ragazzo autentico e sensibile che persegue la sua felicità, ricercando attraverso un percorso arduo la sua reale identità. Nonostante le vicissitudini avverse, Genny, supera con audacia e determinazione ogni ostacolo perseguendo i suoi sogni con il supporto di Franco Boschi ( Peppe Zarbo) comprende quanto accettare se stessi possa essere importante nella quotidianità.

Proprio come Gennaro Mirti, il suo personaggio è cresciuto evolvendo e mostrandosi umanamente profondo, intenso e pragmatico, enfatizzando la sua trasformazione da ragazzino incosciente a uomo vero, consapevole dei veri valori della vita.

Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Gennaro Mirto per un’intervista esclusiva densa di emozioni e novità.

Sei stato protagonista della fiction “‘O Professore” con Sergio Castellitto, cosa porti con te di un traguardo talmente emblematico?

Un bellissimo lavoro, molto di spessore, uno dei più belli che abbia fatto e il personaggio era un po’ il Gennaro Mirto che sono adesso, ha lasciato una grande impronta dentro me.

Gennaro Mirto

Ti sei contraddistinto nella fiction “Non è mai troppo tardi” in onda su Rai 1, com’è stato lavorare a stretto contatto con attori del calibro di Claudio Santamaria, Nicole Grimaudo, Giorgio Colangeli, Edoardo Pesce e della straordinaria Emanuela Grimalda?

Nella fiction non è mai troppo tardi ho dato il meglio di me. Ero un giovane attore con un grande sogno nel cassetto e ho voluto dare tutto il meglio di me, anche perché c’era un bel casting, dovevo mettermi in luce e credo di averlo fatto. Ho coltivato un rapporto con i miei colleghi e mi hanno dato molto per crescere di qualità, come si dice se vuoi il meglio devi imparare dal migliore.

Gennaro Mirto

Hai recitato nella pellicola pluripremiata “Certi Bambini”, tra gli innumerevoli riconoscimenti che gli sono stati conferiti troviamo David di Donatello, European Film Awards e Nastro D’Argento. Il film è stato riconosciuto come d’interesse culturale nazionale dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo italiano. All’epoca quanto hai percepito lo spessore del notevole progetto cinematografico a cui hai lavorato?

Qualche anno indietro ai tempi della pellicola “Certi Bambini” mi ricordo che avevo solo 12 anni e già ero al mio terzo lavoro importante. Dopo la Casarella, un cortometraggio, lavoro realizzato all’età di soli 9 anni, presentato e premiato al Giffoni Film Festival. Poi c’è stato Salvo D’Acquisto con Beppe Fiorello, recitavo la parte del fratellino di Salvo D’Acquisto, anche quella una bella esperienza che mi ha portato a fare Certi Bambini e poi da lì è stato tutto in discesa facendo molto e di qualità accompagnato sempre da spiccati personaggi.

Sei uno dei personaggi più amati della soap opera italiana più longeva, come hai vissuto un set talmente importante?

Ricordo che sono entrato come semplice comparsa e da lì ho fatto una parte fino a diventare special guest.

Gennaro Mirto

“Un Posto Al Sole” è una realtà inedita per il panorama televisivo, ogni puntata racconta in maniera estremamente incisiva aspetti molto attuali ed intensi. Sei riuscito a donare uno spessore eccezionale al tuo ruolo, rendendo tangibile la sua evoluzione. In quali tratti del temperamento del personaggio ti riconosci in particolare?

Mi ricordo che sono stato nel casting per quasi 2 anni, o tre non ricordo bene, e il mio personaggio era molto legato al Gennaro che sono adesso e che ero, lì ho portato nel piccolo schermo non un personaggio studiato ma il vero Gennaro e l’ho fatto con il cuore. Credo che oggi potrò dare un senso in più al personaggio.

Nelle puntate di Un Posto Al Sole eri molto legato a Franco Boschi ed eri il fidanzato di Rossella. Quanto il tuo personaggio, Genny Auriemma, ha influenzato la tua crescita personale? Con quali attori hai legato maggiormente sul set di upas?

Il personaggio e l’attore che ho sentito più importante per me era Zarbo.

Gennaro Mirto

Genny, il tuo personaggio in “Un Posto Al Sole”, è un ragazzo autentico e sensibile che persegue la sua felicità a ogni costo, ricercando attraverso un percorso tortuoso la sua reale identità. Quanto credi che accettare se stessi possa essere importante nella quotidianità. Nonostante le vicissitudini avverse, Genny, supera con audacia e determinazione ogni ostacolo perseguendo i suoi sogni, quanto ti rivedi in questo suo temperamento?

Lavorando con Franco Boschi, Rossella e tutto il cast è nato un personaggio molto interessante. Mi ricordo che a quei tempi salì anche l’indice di ascolto del programma proprio perché c’era una bella storia costruita man mano.

Gennaro Mirto

Hai recitato in un poliziesco ambientato a Napoli, ti sei ritrovato al fianco di pilastri della recitazione come Marco Gianni e Andrea Tidona, Irene Ferri, Ciro Esposito e Vanni Corbellini, cosa ricordi della serie tv?

Sì, ho fatto “La Nuova Squadra SpaccaNapoli”, nei panni di Gaetano Mezzo Chilo, spacciatore di un boss, proprio per arrivare a quest’ultimo hanno arrestato prima il mio personaggio.

Gennaro Mirto

Inoltre hai recitato nella sitcom “Don Luca”, cosa ricordi dei giorni sul set con Luca Laurenti?

Sono stato a Milano a girare Don Luca C’è con Luca Laurenti, Nora Amile, Valeria Greco e tanti personaggi comici della mediaset.

Gennaro Mirto

Qual è una delle fiction più belle che porti nel cuore?

Una delle fiction più belle a cui ho avuto l’onore di partecipare è la serie televisiva “‘O Professore” con Sergio castellitto. Lì ero il protagonista, il mio ruolo era Davidello. Ero un ragazzo difficile che invece di andare a scuola seguiva una brutta strada e Sergio castellitto era un professore di strada, cioè un missionario che prendeva i ragazzi di strada e li portava a scuola. Nel cast c’erano anche  Luisa Ranieri e Gianluca di Gennaro, uno che mi è rimasto ancora amico è proprio lui Gianluca di Gennaro.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Il mio motto è uno semplice. Non è nemmeno un motto ma è una frase che mi ripeto costantemente “Genny, tu ce la farai all’infinito”.

Come ti interfacci nel tuo rapporto personale con il mondo dei social network?

Riguardo i social non ci capisco niente e non avevo niente attivo fino ad ora. Però dovrò darmi un aggiornamento totale.

Con quali nomi, italiani e internazionali, vorresti lavorare prossimamente?

Vorrei lavorare con persone molto brave, proprio per imparare e mettermi alla prova. Penso di farcela, anzi ce la faccio.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

I mie progetti futuri sono in lavorazione, anche perché in questo momento vengo da una realtà molta diversa da quello che immaginate. Ero in discesa come stavo dicendo ma purtroppo le cose sono cambiate, feci una bravata che non mi perdonerò mai, dal 2018 mi ritrovo con una condanna di 4 anni sulle spalle, che ho quasi finito, manca poco, e mi ha reso irreperibile per un bel po’. Ecco perché sono scomparso, ma in tutto questo tempo passato ho fatto un documentario sulla vita di un detenuto nella casa circondariale di Eboli e ho fatto uno spettacolo, scritto e diretto da me, che si chiama “È  Natale Pure Per Noi”. Scrivo tutt’ora  per una rivista che si chiama Diversamente Liberi, dove sono persone recluse a scrive articoli, e poi da quasi 3 mesi sono tornato a casa e ho quasi finito, ho pagato giustamente per la mia bravata. Non nego che anche il carcere ha dato il contributo a quest’uomo, ora sono una persona nuova e con tanta voglia di rimettermi in gioco e di esplodere nel modo più giusto.

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