Galapaghost, l’eclettico artista internazionale presenta “Peach Fuzz” – intervista

Galapaghost

Galapaghost è un artista eclettico che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica e oltre. Durante l’intervista, abbiamo gettato luce sulle ispirazioni che lo hanno accompagnato lungo il suo percorso artistico e non solo. Abbiamo scoperto il suo straordinario contributo nel campo cinematografico e televisivo, che ha arricchito ulteriormente il suo già impressionante curriculum artistico. La sua collaborazione con Gabriele Salvatores per la colonna sonora de “Il Ragazzo Invisibile” e con Stefano Sardo per “Una Relazione” dimostrano la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi a diversi contesti artistici.

Inoltre, il suo coinvolgimento nella promozione della serie Netflix “Tredici” e la creazione di una colonna sonora per una campagna pubblicitaria di “Quiksilver” testimoniano la sua influenza nel campo dell’intrattenimento visivo. Il riconoscimento del suo talento non si ferma qui: il video musicale “Trapeze” ha ricevuto prestigiosi premi ai Rome Music Video Awards, all’Indian Independent Film Festival e all’International Music Video Underground Festival, confermando la sua abilità nel creare opere visive che lasciano un’impronta duratura.

Galapaghost è molto più di un musicista: è un visionario che trasforma le sue idee in realtà, sia attraverso la musica che attraverso il medium visivo. La sua continua innovazione e il suo costante impegno nell’eccellenza artistica lo rendono una figura degna di ammirazione nel panorama artistico contemporaneo.

Il tuo nuovo singolo “Peach Fuzz” è descritto come un viaggio nella tua adolescenza e un’ode alla tua amicizia con Jasper. Puoi raccontarci di più su come è nata l’ispirazione per questa canzone e qual è il significato emotivo dietro di essa?

Jasper è il mio migliore amico dai tempi del liceo e siamo sempre riusciti a rimanere in contatto, nonostante il fatto che, dal nostro diploma in poi, abbiamo sempre abitato lontani l’uno dall’altro. Le vere amicizie sono quelle che contribuiscono a migliorarti come persona e, contemporaneamente, ti sfidano. Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma lui mi fa sempre sentire amato e compreso.

Hai scritto, registrato e mixato “Peach Fuzz” in Italia. Come ha influenzato l’ambiente e la tua esperienza italiana la creazione di questa canzone e dell’EP a cui appartiene?

L’Italia rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione per me. Tutto qui è ancora fresco e stimolante, e c’è molto che devo ancora imparare, in particolare la lingua! Non penso potrei mai annoiarmi qui, anche per questo lo considero l’ambiente ideale per comporre e produrre musica. “Peach Fuzz” è il quinto EP che ho inciso in Italia, insieme ad altri tre album.

La tua collaborazione con Jasper per la copertina di “Peach Fuzz” aggiunge un livello extra di significato alla canzone. Come è stato lavorare con lui su questo progetto e come ha contribuito alla tua visione artistica complessiva per questo singolo?

In realtà, lui aveva già creato quest’opera d’arte prima che gli inviassi la canzone ‘Peach Fuzz’, che parla della nascita della nostra amicizia. Pensavo di usarla solo per il singolo, ma mi ha ispirato così tanto ed ho pensato fosse troppo bella per limitarla ad un singolo. Dubito che avrei composto le altre canzoni se quell’opera non mi avesse colpito in modo così intenso.

Hai avuto una carriera musicale molto ricca, che include tour in tutto il mondo e collaborazioni con artisti di fama internazionale. In che modo queste esperienze hanno influenzato la tua musica e il tuo approccio alla creazione di “Peach Fuzz” e ad altri progetti futuri?

Mi piace ascoltare gli altri e mi impegno al massimo per capire chi sono davvero. Ognuno ha una storia e io desidero conoscerne ogni dettaglio. Penso che ascoltare e leggere siano la mia arma segreta per avere un mondo interiore così ricco e un pozzo inesauribile di creatività.

“Peach Fuzz” sarà la title-track del tuo prossimo EP, in uscita il 9 febbraio 2024. Qual è il tema o il filo conduttore che collega le canzoni di questo EP, e cosa hai scelto di comunicare agli ascoltatori attraverso la tua musica?

Con questo EP, volevo catturare la bellezza dell’innocenza. Ho percepito la necessità di riappropriarmi di una certa innocenza, date tutte le responsabilità e le sfide che la vita ti pone davanti. Registrare la maggior parte delle canzoni con la chitarra elettrica per la prima volta ha davvero conferito all’EP un senso di innocenza, dato che per me era qualcosa di nuovo e sconosciuto. L’unica “chitarra elettrica” che avevo suonato fino al quel momento era per il mio album “Runnin” dove in realtà avevo usato la mia chitarra acustica, arricchendola con effetti di distorsione. Da allora, ho sempre lasciato che Federico suonasse e registrasse tutte le parti di chitarra elettrica, fatta eccezione per una piccola parte.

Hai una formazione come musicista turnista e hai lavorato su progetti cinematografici e televisivi. Come queste esperienze si riflettono nella tua musica e cosa pensi che aggiungano alla tua arte complessiva come Galapaghost?

Sono davvero affascinato dalla relazione tra la musica e i media visivi. Lavorare a vari progetti cinematografici ha notevolmente ampliato i miei orizzonti musicali, portandomi ad immergermi nel mondo di qualcun altro. Sono una persona che non ama limitarsi a un singolo genere o imporre regole rigide sulla propria musica. È proprio per questa assenza di regole che mi sono innamorato della musica.

Il video musicale “Trapeze” ha recentemente vinto diversi premi ai Rome Music Video Awards e in altri festival internazionali. Come vivi i riconoscimenti per il tuo lavoro visivo e come pensi che i video musicali possano arricchire l’esperienza dell’ascolto della tua musica?

Ero davvero entusiasta quando mia moglie, Elisa, ha iniziato a creare il video per il primo singolo ‘Trapeze’. È un’artista fantastica e ha davvero cambiato la mia prospettiva su quanto potente possa essere l’intelligenza artificiale quando utilizzata dalle persone giuste. Quando Elisa ha finito il video, mi è piaciuto così tanto che ho deciso di iscriverlo a alcuni festival cinematografici e siamo felici del fatto che abbia già vinto alcuni premi. Speriamo che continui a essere selezionato in altri festival durante l’anno e che ciò possa darle il riconoscimento che merita.

In che modo utilizzi i social media e altre piattaforme online per connetterti con i tuoi fan e promuovere la tua musica? 

A dire il vero arrivo da un LUNGO periodo durato tre anni in cui non ho usato i social media. Sono contento di aver preso una lunga pausa perché mi ha permesso di vedere il tutto sotto una prospettiva diversa. Prima li prendevo troppo sul serio, ora li uso semplicemente per divertirmi. Non li controllo molto spesso e li uso principalmente come mezzo per collaborare con mia moglie e le sue creazioni artistiche.

Come pensi che il panorama digitale abbia influenzato il tuo percorso come musicista indipendente?

Devo ammettere che senza internet, la mia carriera musicale non sarebbe certo quella che è oggi. Sicuramente non sarei mai arrivato in Italia e, di conseguenza, non avrei mai incontrato mia moglie. Internet mi ha permesso di diffondere la mia musica in varie parti del mondo, raggiungendo un pubblico molto più ampio di quanto avrei mai potuto sperare esibendomi dal vivo solo occasionalmente davanti a poche persone.

Quali sono i tuoi progetti futuri come Galapaghost?

Al momento non ho nuovi progetti in cantiere, ma spero di poter collaborare con alcuni registi indipendenti qui in Italia, perché mi piacerebbe molto comporre più musica per film e serie TV.

Ci sono nuove collaborazioni o progetti speciali che puoi condividere con noi? 

Non c’è ancora nulla di concreto, ma spero che presto si presentino nuove opportunità. La prossima settimana però inizierò a scrivere un nuovo album!