Francesco Ricky, il nuovo singolo "Luce Boreale", intervista: "cantando le mie cover preferite ho sentito la passione entrarmi dentro sempre più forte ogni volta"

Francesco Ricky, giovane cantautore pop rock, un artista emotivamente molto forte, riesce a rinnovarsi costantemente senza perdere mai la sua peculiarità che lo rende un talento unico.

Il suo primo disco si intitola “Questo sono io”, ha avuto una grande polarità ed è stato seguito da “Vivrò”, album maturo che ha suscitato un grande impatto. Inoltre ha partecipato ad Area Sanremo classificandosi tra i semifinalisti.

Abbiamo raggiunto Francesco Ricky per scoprire i segreti del suo nuovo singolo “Luce Boreale”.

Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?

È stato circa 15 anni fa, cantando le mie cover preferite ho sentito la passione entrarmi dentro sempre più forte ogni volta.

Quali artisti hanno avuto un maggiore ascendente sul tuo background musicale?

Premetto che non ho un artista preferito, ma Marco Mengoni è stato quello più vicino al mio stile nel quale mi sono trovato bene nel cantare le sue canzoni.

Il tuo nuovo singolo “Luce Boreale” enfatizza la tua vocalità davvero straordinaria. Qual è la genesi del brano?

È proprio la genesi dell’amore, racconta infatti l’emozione che si prova quando si vive l’amore per la prima volta.

Luce boreale possiede uno stile pop melodico con pianoforte e archi. Qual è il tuo strumento musicale favorito?

Il pianoforte, è uno strumento che mi ha sempre emozionato.

Hai partecipato ad Area Sanremo aggiudicandoti un posto di rilievo come semifinalista. Come hai vissuto l’esperienza Sanremese?

È stato divertente perché ti da modo di conoscere nuove persone con la quale passare 3 giorni molto belli ed stato un istruzione perché tenevano dei corsi molto interessanti.

Su instagram hai reinterpretato le canzoni del recente Festival di Sanremo, qual è il brano che ti ha colpito maggiormente?

“Ovunque Sarai” di Irama.

Parteciperesti alla kermesse canora della città dei fiori? Quale brano della storia di Sanremo ricordi con maggiore affetto?

Che ricordi nessuno, anche perché non guardo molto il Festival, ma se c’è una canzone tra tutte quelle che hanno partecipato che mi ha sempre emozionato è “Cambiare” di Alex Baroni.

Con quali artisti vorresti collaborare prossimamente?

Non ne ho idea, sinceramente.

Come ti relazioni ai social network?

È un lavoro per i cantanti, ormai la musica gira tutto attorno ai social, quindi avere un bel rapporto diventa quasi d’obbligo per creare una propria fanbase.

Tú Sí Que Vales, Amici di Maria De Filippi, o X Factor? Quale talent show sceglieresti?

Sicuramente Amici, perché essendo una scuola potrei imparare molte cose da dei professionisti del settore e sarebbe una bella esperienza.

Il tuo primo disco, “Questo sono io”, ha ottenuto immediatamente grandi riscontri, come hai vissuto un traguardo così importante?

Non lo definirei importante, ho spinto subito su una promo televisiva. Poi l’esperienza cresce e ci si rende conto della differenza tra un lavoro ben fatto e un lavoro più simile all’amatoriale, il primo disco lo era quindi in commercio non esiste.

Il tuo secondo disco si intitola “Vivrò”, qual è la tua linfa vitale?

La forza di reagire e di rialzarsi anche quando si pensa sia impossibile, vedere i problemi sotto di noi e non sopra, credendo sul fatto che tutto si possa superare.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho qualche progetto in cantiere ma sto lavorando a due brani, una cover di Alex baroni, ovvero “cambiare” con un arrangiamento diverso in omaggio ad Alex, in uscita il 14 aprile ( 20esimo anniversario dalla sua scomparsa) per me è un onore lavorare su quel brano e metterò tutto me stesso per far uscire un ottimo lavoro, mentre successivamente uscirà una hit estiva, nel periodo estivo.