Doriah, il nuovo album “Canzoni Secsi”, intervista: “la fragilità umana è una caratteristica e non un difetto”

 Doriah

Doriah, all’anagrafe Federico Doria,  cantautore siciliano, bolognese d’adozione, classe 1987, già attivo dalla fine degli anni Zero con il moniker El Señor Pablo. È stato vincitore di Italia Wave Sicilia nel 2015, anno in cui ha pubblicato l’EP interamente in siciliano “Comu si nun t’havissu vistu mai”; fa inoltre parte insieme a Luca Minelli del duo Gente Vergine, con cui ha pubblicato nel 2021 il singolo “Bologna Batticuore”. Definisce se stesso come “il gesto apotropaico che faresti se un dio ti dicesse che il senso della vita è che la vita non ha senso”.

È fuori il nuovo disco di Doriah, “Canzoni Secsi“. Sospese tra cantautorato classico e (post)post-moderno, le sue canzoni, spesso dissacranti e surreali, sanno anche essere insospettabilmente romantiche e, a loro modo, indubbiamente “pop”. Immerse in un mare fluttuante di sintetizzatori, oscillando tra riferimenti più disparati (da Lucio Dalla ai CCCP, dalla trap alla techno commerciale anni ’90) e in costante bilico tra iconografia e iconoclastia (da Hemingway a Sartre, da Maradona a Gesù Cristo, da PornHub a Non è la Rai). Abbiamo intervistato Doriah per farci raccontare il suo nuovo album “Canzoni Secsi“.

Qual è il principale filo conduttore del tuo nuovo album “Canzoni Secsi”?

La crisi, è un album che parla di crisi quale momento di ripensamento e riorganizzazione della propria vita. Ha avuto una gestazione travagliata e lunga, dovuta anche agli stravolgimenti e alle crisi della mia vita personale. È un album imperfetto e fragile ma con un nucleo centrale che è in parte la mia urgenza espressiva e in parte mestiere, nel senso di lavoro artigianale e quotidiano sulla scrittura dei brani.

A chi dedichi il tuo nuovo disco?

Lo dedico a tutte quelle persone che stanno attraversando un momento di crisi, che stanno vivendo delle grandi incertezze e stanno cercando di rispondere a dei grandi quesiti della vita. Vorrei che queste persone sappiano che non sono sole, che la fragilità umana è una caratteristica e non un difetto.

Quali sonorità ritroviamo maggiormente nell’album “Canzoni Secsi”?

È un album accidentato come dicevo, fatto a più riprese nel corso degli anni, e quindi soffre (o vanta?) di una grande disomogeneità nella scelta delle sonorità. Ci sono canzoni in cui l’elettronica è dominante e altri in cui è totalmente assente, ci sono pezzi che ricordano la dance anni 90, tipo Maradona o Gesù, e cose più orientate al bedroom pop con influenze dagli anni 60, come Trenitalia o Domenica simpatica. In generale è un disco it-pop, la cosa che lo caratterizza è la scrittura dei brani piuttosto che una particolare sonorità.

Qual è a tuo avviso il nuovo valore dei nostri giorni?

Faccio fatica ad avere un pensiero critico e lucido sui tempi che stiamo vivendo, troppe cose sono cambiate, in maniera troppo veloce. Secondo me la cosa migliore dei nostri tempi è che potrebbe essere un buon momento per fare emergere nuovi valori, del tutto inediti. D’altronde la famiglia nucleare sembra ormai sull’orlo del fallimento, la scuola è in ritardo dal punto di vista antropologico e psicologico e non riesce più a educare cittadini che sappiano leggere la nuova realtà, le religioni monoteiste stanno tuttora dimostrando la loro inadeguatezza nel dare risposte esistenziali all’uomo. Insomma, è tutto da ricostruire, il nuovo valore mi pare sia la presa di coscienza che stiamo camminando sulle macerie.

Sei stato vincitore di Italia Wave, come hai vissuto l’esperienza?

Male, nel senso che quella cosa potenzialmente ti apre delle porte e io non ne ho saputo approfittare. Sicuramente è stato un attestato di stima e una prova del fatto che qualcosa da dire evidentemente ce l’ho ma ero in un momento della mia vita in cui ero poco attrezzato, ero confinato in un paesino di provincia in Sicilia, senza lavoro, ho cavalcato a fatica l’onda del momento facendo un bel po’ di live ma non avevo gli strumenti per andare avanti e chiudere la produzione di un album. Pazienza.

Progetti futuri?

Adesso è appena uscito l’album, con un paio di musicisti stiamo preparando un live set per portarlo in giro dal vivo il più possibile, con l’aggiunta in scaletta di qualcosa di nuovo per testare il materiale a cui sto lavorando per il prossimo album. Ho già scritto una ventina di canzoni nuove e adesso le sto passando al vaglio per capire in che direzione andare con le prossime produzioni, intanto farò qualche test live.


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