Caldoinverno, il nuovo singolo “Come Reagisco Oggi Ho Nervi”, intervista: “certe volte una chitarra può leggerti meglio di un terapeuta”

Caldoinverno, il suo nome all’anagrafe è Lucio Badalamenti, cantautore profondo e innovativo, originario di Palermo e in seguito trapiantato a Bologna. Caldoinverno ci ha concesso un’intervista esclusiva densa di novità.

Quanto conta la musica nella tua quotidianità?

Tanto, tantissimo. Me ne accorgo quando non ho uno strumento sottomano per più di una giornata, inizio a sentire le smanie, a girarmi attorno a vuoto. È diventata ormai un’abitudine quotidiana suonare anche soltanto per qualche minuto; ogni giorno ci si sveglia diversamente dal giorno precedente, certe volte una chitarra può leggerti meglio di un terapeuta.

Caldoinverno

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Sono due parole in ossimoro tra loro, pescate dalla stessa pagina di un libro che avevo tagliuzzato a pezzi parola per parola; ho pescato queste due abbastanza d’istinto, suonavano bene insieme.

Chi ha influenzato maggiormente il tuo background artistico?

Probabilmente gli anni 90, anche se bisognerebbe un po’ svecchiarsi. Però non posso che ammettere che se non fosse stato per gli anni 90 probabilmente non avrei iniziato a suonare la chitarra.

Come ha preso forma il brano “Come Reagisco Oggi Ho Nervi”?

È partito come al solito da un giro di accordi molto semplice, nell’estate del 2021. Ero solo a casa con la chitarra acustica in braccio accordata diversamente per suonare i pezzi di Nick Drake. È nata un po’ per caso, “strimpellando”, come la maggior parte delle canzoni sincere: nascono quando non le cerchi, stanno dietro l’angolo e non puoi stanarle anche se sono vicinissime, ti trovano quando decidono loro.

A chi dedichi il tuo nuovo singolo?

Penso di dedicarlo non a una persona ma alla città in cui mi sono trasferito, Bologna. D’altra parte il pezzo parlava di questo, di sradicamento. 

“Come Reagisco Oggi Ho Nervi” avrà un videoclip ufficiale?

Sarebbe stato bello fare un videoclip animato con l’artista che ha realizzato la copertina; ci avevamo pensato e in effetti mi piacerebbe moltissimo, però per un’animazione di 6 minuti ci vuole tempo e lavoro, molto. 

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Al liceo mi ero scritto sulla scrivania “carpe diem“. Penso che di questo mi sia rimasto il cercare di non perdere di vista il presente, il valore delle cose che si hanno nel momento che si sta vivendo. Penso mi serva a limitare l’influsso del passato e del futuro, che sono voci molto forti, almeno per me.

Progetti futuri?

Ho scritto davvero tanti pezzi, quindi sicuramente continuare a tirarli fuori piano piano; e poi mi piacerebbe davvero tanto suonare live con un piccolo gruppo, probabilmente inizierò a cercare di formarlo dopo la fine dell’estate.