“Wonderland” al Trieste Science&Fiction Festival

"Wonderland" al 23° Trieste Science&Fiction Festival

“Wonderland” al Trieste Science&Fiction Festival

“Stiamo ancora cercando di capire in che modo l’Intelligenza Artificiale cambierà il settore degli effetti speciali, perché non c’è dubbio che lo farà. A breve termine, credo che accelererà alcune delle parti più meccaniche del nostro lavoro e si potrà rivelare utile anche nelle parti più creative, offrendo la possibilità di creare immagini che possano ispirare o aiutare a trasmettere idee”. 

Queste le parole di Tim Webber, Premio Oscar per gli effetti visivi di Gravity,  che il Trieste Science+Fiction Festival ha premiato con l’Asteroide d’Oro 2023 per la carriera nel corso della sua ultima ricchissima edizione. “Wonderland”, che da anni è partner del festival, gli dedica un ampio servizio, in onda su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) martedì 28 novembre alle 23.30. La 23ª edizione della manifestazione ha inoltre reso omaggio alla storia della fantascienza triestina con una mostra intitolata “Alabarde spaziali” che celebra i 60 anni del Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste, creato nel 1963 dalla giornalista Flavia Paulon e trasformatosi nel 2000 nell’attuale Trieste Science + Fiction Festival. 
Quest’anno l’intelligenza artificiale è anche al centro della pellicola che ha fatto incetta di premi :”Mars Express” si intitola lo spettacolare film d’animazione di produzione francese che fonde noir e fantascienza e che ha vinto l’ambito Premio Asteroide, il Premio della Critica SNCCI e il Premio Wonderland-Rai4.  “Wonderland” ha incontrato il regista e sceneggiatore Jérémie Périn, ma anche il regista polacco Piotr Biedroń, autore di “The Last Spark of Hope” (L’ultima scintilla di speranza), un’altra opera che pone al suo centro la schiacciante deriva delle Intelligenze Artificiali  e che si è aggiudicato il prestigioso premio Méliès d’argent. 
Poi  ospite in trasmissione Paolo Nespoli, primo astronauta italiano a partecipare ad una missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, farà da trait d’union tra scienza e fantascienza, nella sua qualità di invitato al ciclo di incontri “Mondofuturo”, lo spazio in cui il festival dialoga con divulgatori, autori e scienziati. L’Istituto Nazionale di Astrofisica, invece, quest’anno è stato chiamato a fare da giuria per il premio Event Horizont – INAF, assegnato al lungometraggio che affronta temi particolarmente rilevanti e innovativi nel campo della scienza; ad essere premiato è stato “Restore Point” del regista Robert Hloz che parlerà del tema principale del suo film. 
Intervistato anche Albin Pettersson, autore, in quanto collettivo Crazy Pictures, di “Ufo Sweden”, omaggio allo SF anni ’80 prodotto con il fondamentale contributo di una campagna di crowdfunding. Il regista di “The Deep Dark”, Mathieu Turi, racconta invece il processo di creazione del suo singolare monster-movie e come è stata creata la creatura che infesta la miniera; mentre l’autore del mistery  “Woken”, l’irlandese Alan Friel, racconta ai microfoni del programma i temi al centro del suo film. 
Spazio anche agli italiani che hanno partecipato al Trieste Science + Fiction Festival 2023 con le interviste agli autori  Federico Zampaglione, regista dell’horro/splatter “The Well” e Luna Gualano , autrice dela commedia fanta-satirica  “La guerra del Tiburtino III”. Infine a colloquio con il grande compositore Pino Donaggio, autore della colonna sonora del film di Nicolas Roeg  “A Venezia… un dicembre rosso shocking” , pellicola che il Festival ha presentato nella sua copia restaurata in 4 K.