Valerienne, il nuovo singolo “Budapest”, intervista:”sarebbe un onore poter collaborare con Venerus, Mace, Coez, Franco126, Frah Quintale, ma ne avrei a bizzeffe, anche non italiani… Blxst, Masego, Mac-Hommy, Tom Misch, Loyle Carner, Chet Faker, troppi”

Valerienne

Valerienne, artista formidabile e impeccabile, vocalità potente e travolgente, è una delle più promettenti novità del panorama musicale.

Il suo nuovo singolo si intitola Budapest (Etichetta:  Udedi Musica&Cultura /Distribuzione: Artist First) è caratterizzato da sonorità R&B e soul, che ben identificano lo stile musicale di Valerienne.

Budapest” ed è in rotazione radiofonica da venerdì 8 Aprile, inoltre il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Abbiamo raggiunto Valerienne per un’esclusiva intervista senza filtri.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?


Il canto per me è ricerca di libertà assoluta e trasformazione. Quando canto mi sento ogni volta nuova, diversa ma sempre autentica, è un viaggio con mete diverse ma con lo scopo di sempre: quello di essere veri.

Qual è la genesi del tuo nuovo singolo “Budapest”?

Budapest nasce dal connubio tra la fine di un viaggio fisico e musicale e l’inizio di una relazione che coinvolge la parte più vera di noi stessi: l’autenticità. È un brano caratterizzato da sonorità R&B e soul, e ricco di suggestivi dettagli sonori resi possibili grazie al coinvolgimento di strumenti musicali singolari nei loro interventi. 

Il tuo nuovo singolo “Budapest” sarà accompagnato da un videoclip ufficiale?

No, Budapest non avrà un videoclip.

Con quali artisti vorresti realizzare un featuring?

Mi piacerebbe realizzare featuring con diversi artisti, ascolto musica di ogni genere e proveniente da ogni parte del mondo, e non mi lego mai a degli stereotipi sonori fissi: mi piace ascoltare diversità e varietà musicali per capirne il senso e la necessità di aver realizzato quel tipo di prodotto. In Italia, sarebbe un onore poter collaborare con Venerus, Mace, Coez, Franco126, Frah Quintale, ma ne avrei a bizzeffe, anche non italiani… Blxst, Masego, Mac-Hommy, Tom Misch, Loyle Carner, Chet Faker, troppi! Non amo fare un elenco delle cose che mi piacciono e mi rendono viva, preferisco farle e basta. Penso che ognuno di essi posso farmi scoprire parti di me nascoste o non ancora emerse.

Qual è il motto che sposi solitamente?

Il motto che sposo è: fallo perché lo ami, non per farti amare. Io faccio musica perché amo fare musica in ogni forma, ogni giorno. Non sarei me stessa se la facessi per compiacere o per impressionare gli altri.

Come percepisci il mondo dei social network?


Vedo i social semplicemente come uno strumento adatto ad incentivare e a sponsorizzare ciò che facciamo, ciò che ci caratterizza, in semplici parole un modo veloce per far capire a chi è lontano cosa facciamo per stare bene e per far stare bene gli altri.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Progetti futuri? Ne ho eccome! Ma come per la musica e per tutto ciò che mi piace, preferisco travolgervi di novità nel momento opportuno, ovvero quando meno ve lo aspetterete… Restate sintonizzati