SUONI RIFLESSI FESTIVAL 2023

SUONI RIFLESSI FESTIVAL 2023

SUONI RIFLESSI FESTIVAL 2023 – Salvatore Sciarrino, Pier Narciso Masi ed Enrico Dindo tra gli ospiti di Suoni Riflessi, festival di musica classica e contaminazioni fra generi in programma alla Sala Vanni di Firenze (piazza del Carmine, 19) dal primo ottobre al 25 novembre 2023.
Ideato e diretto da Mario Ancillotti, flautista di fama internazionale, il festival taglia il traguardo della 21esima edizione e conferma l’obiettivo di sempre: proposte musicali nel segno del rinnovamento, attraverso concerti/spettacolo tematici, contaminazioni e confronti con altre arti, collaborazioni fra generazioni diverse. E soprattutto, avvicinare giovani e giovanissimi alla musica classica attraverso eventi ad hoc e, da quest’anno, con un biglietto a soli 5 euro riservato a tutti gli studenti. Obiettivo consolidato anche dalle fattive collaborazioni con il liceo Gobetti/Volta, il Conservatorio Cherubini e il dipartimento Sagas dell’Università di Firenze.

Dal cartellone spiccano le due giornate insieme al compositore Salvatore Sciarrino, sabato 11 (incontro) e domenica 12 novembre (concerto) con l’esecuzione di “Le voci sottovetro” e “Infinito Nero”; in evidenza anche “Impurissima Foemina”, spettacolo ispirato alle vita di Caterina Medici da Broni, processata per stregoneria e condannata a morte, che vede protagonisti l’ensemble di percussioni Ars Ludi ed il quartetto vocale Faraualla, domenica 8 ottobre alla Sala Vanni di piazza del Carmine. E ancora, domenica 22 ottobre l’opera “Au-dessus de l’Obscurité” di Louis Sclavis, con musicisti provenienti da mondi diversi, tra cui quello della disabilità. E la “Schubertiade” di Suoni Riflessi, tre appuntamenti che vedono sullo stesso palco giovani musicisti e celebrati interpreti come il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Pier Narciso Masi.
Tutti gli spettacoli sono preceduti, il giorno antecedente, da incontri introduttivi con gli artisti. Inizio incontri e concerti ore 18, salvo diversa indicazione. I biglietti per gli spettacoli (15/10 euro, studenti 5 euro) sono disponibili sul sito ufficiale www.suoniriflessi.it e su www.liveticket.it. Disponibili anche due formule di abbonamento a 60 e 120 euro. Per l’ingresso agli incontri è previsto un biglietto di cortesia a 1 euro.

Domenica primo ottobre alla Sala Vanni, Suoni Riflessi si apre come consuetudine con un appuntamento introduttivo dedicato alla presentazione del festival, dei suoi protagonisti e dei suoi sostenitori. A illustrare programma e ospiti è Mario Ancillotti, direttore artistico e fondatore della rassegna, oltreché flautista di fama internazionale. Ospite musicale è il Sirius Accordion Trio, formidabile formazione di fisarmoniche, con un repertorio che intreccia musiche Gyula Bánkövi, Petri Makkonen e Kimmo Hakola.

Caterina Medici da Broni fu processata per stregoneria e condannata a morte nel 1617 a Milano. Vicenda ripresa da numerosi scrittori, tra cui Sciascia, Manzoni, Paccagnini e Farinelli, Kramer e Sprenger: dalle loro suggestioni letterarie nasce “Impurissima Foemina”, affresco sonoro per sette musicisti performer che vede in scena l’ensemble di percussioni Ars Ludi e il quartetto vocale Faraualla, domenica 8 ottobre. Prologo di Guido Barbieri. Musiche rielaborate di Giorgio Battistelli, Guillaume de Machaut, Tomas Luis de Victoria, Faraualla, Francesco Filidei, Lou Harrison, Lorenzo Pagliei, Henry Purcell.

Domenica 15 ottobre “Calvino e la luna”: nel centenario della nascita, una rivisitazione in chiave musicale della molteplice opera dello scrittore. Musiche di Debussy, Sciarrino, Schumann, Schoenberg, Maderna e Shostakovich, testi di Calvino scelti e letti dagli allievi del laboratorio teatrale “Cantiere Artemide” dell’Istituto Gobetti-Volta, nell’ambito del progetto di coinvolgimento degli studenti dell’area fiorentina intrapreso dal Festival.

Produzione di Résonance Contemporaine, l’opera “Au-dessus de l’Obscurité” del clarinettista e sassofonista jazz Louis Sclavis anima artisti provenienti da mondi diversi e li coinvolge nel processo creativo: domenica 22 ottobre sempre alla Sala Vanni con il percussionista iraniano Keyvan Chemirani, la voce di Laura Tejeda, la marimba di Hyoungkwon Gil e la forza musicale delle Percussions de Treffort. Musicisti – alcuni portatori di disabilità – che hanno alle spalle esperienze artistiche con compositori, artisti e danzatori di varia estrazione. In collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e Fondazione Nuovi Mecenati, con il sostegno di Conad.
Lunedì 23 ottobre (ore 18) Suoni Riflessi si sposta al Palazzo Adami Lami di Lungarno Guicciardini, sempre a Firenze, per la presentazione del libro “Appunti di un Flautista” di Mario Ancillotti, edizione Ut Orpheus, ingresso libero.

Gli eventi dedicati a Franz Schubert prendono il via domenica 29 ottobre con un incontro tra generazioni che vede sul palco della Sala Vanni il grande violoncellista Enrico Dindo e il giovane Quartetto d’archi Alioth, uniti nell’interpretazione di una delle ultime composizioni di Schubert, “Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956”, suo suggello spirituale.

A “Ma mère l’Oye”, uno dei contributi di Maurice Ravel alla letteratura pianistica per l’infanzia, è dedicato l’appuntamento di domenica 5 novembre. Sul palco il duo pianistico Alessandro Lunghi-Benedetta Simeone e il coro di voci bianche dell’Accademia Musicale di Firenze diretto da Lucia De Caro. Libero adattamento a cura di Davide Dolores, già nel cast del film “800 giorni”, premiato con il Leone di Vetro all’ultima mostra del cinema di Venezia.

Sabato 11 e domenica 12 novembre sono nel segno di Salvatore Sciarrino. La musica del geniale compositore ci induce a un diverso modo di fruizione, all’ascolto dal profondo di una percezione subliminale, quasi auto-ipnotica. È lui stesso a spiegarcelo nell’incontro di sabato 11, mentre il giorno seguente, sempre alle 18 alla Sala Vanni, l’Ensemble Suoni Riflessi con il soprano Livia Rado – esperta interprete del repertorio sciarriniano – diretti da Mario Ancillotti presentano le opere “Infinito Nero – Estasi in un atto per voce e otto strumenti”, con frammenti di Maria Maddalena de’ Pazzi, e “Le voci sottovetro”, elaborazione di musica e testi di Gesualdo da Venosa che prelude l’estasi della mistica carmelitana e l’accosta a quella del compositore rinascimentale.

Chiudono due appuntamenti dedicati a Franz Schubert: domenica 19 una serie di Lieder riuniti dal musicologo Alberto Batisti secondo un percorso sentimentale che attraversa tutta la vita del compositore, interpretati dal tenore Mark Milhofer e dal pianista Marco Scolastra. Sabato 25 novembre il più “totale” tra i pianisti italiani, Pier Narciso Masi propone il Quintetto per pianoforte “Forellen-quintett”, insieme all’’Ensemble Suoni Riflessi Giovani. Completa il programma la “Sonata No 13 in la magg, D 664”. Lo stesso giorno, alle ore 12, lectio magistralis di Pier Narciso Masi sul compositore austriaco.

Come detto, ai concerti si aggiungono “gli incontri che svelano la musica”, ogni sabato dal 7 ottobre al 25 novembre, alle ore 18 alla Sala Vanni, insieme ai musicisti che si esibiscono il giorno seguente e altri ospiti.

L’edizione 2023 del festival Suoni Riflessi è realizzata con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, 2Next, Banca Mediolanum, Ugo Bing, Savino Del Bene, Fondazione Nuovi Mecenati, Conad, Lyceum Club International Firenze. In collaborazione con Musicus Concentus, media partner Radio Toscana Classica.

Di seguito le schede di ogni evento
Foto e video qui https://bit.ly/SuoniRiflessi23

Domenica 1 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL
Illustrazione del programma da parte del direttore artistico, Mario Ancillotti
Sirius Accordion Trio – Trio di fisarmoniche
Vincitore del Concorso Pontillo 2022
Musiche di Bánkövi, Makkonen, Schnittke, Semenov, Hakola.
Introduzione del Presidente e del Direttore Artistico

Come consuetudine, Suoni Riflessi si apre con un appuntamento introduttivo dedicato alla presentazione del festival, dei suoi protagonisti e dei suoi sostenitori. A illustrare programma e ospiti è Mario Ancillotti, direttore artistico e fondatore della rassegna, oltreché flautista di fama internazionale.
Ospite musicale dell’evento è il Sirius Accordion Trio, formidabile formazione di fisarmoniche vincitrice di numerosi concorsi internazionali, con un repertorio che intreccia musiche Gyula Bánkövi, Petri Makkonen, Alfred Schnittke, Vyacheslav Semenov e Kimmo Hakola. Obiettivo del trio è la divulgazione della fisarmonica classica all’interno di realtà concertistiche di musica colta, esprimendo le potenzialità di uno strumento troppo spesso relegato all’ambiente popolare.

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Sabato 7 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 14 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
IMPURISSIMA FOEMINA: incontro con Mario Ancillotti, ArsLudi, Faraualla.
Suggestioni letterarie e musicali.

Domenica 8 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
IMPURISSIMA FOEMINA
Affresco sonoro per sette musicisti performer su Caterina Medici da Broni
Ars Ludi, percussioni e azione scenica
Faraualla, voci, azione scenica
Prologo di Guido Barbieri
Consulente alla drammaturgia musicale Sonia Bergamasco
Musiche liberamente rielaborate di Giorgio Battistelli, Guillaume de Machaut, Tomas Luis de Victoria, Faraualla, Francesco Filidei, Lou Harrison, Lorenzo Pagliei, Henry Purcell
Suggestioni letterarie da “La strega e il capitano” di Leonardo Sciascia; “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni; “Processo per stregoneria a Caterina Medici – 1616-1617” di Ermanno Paccagnini e Giuseppe Farinelli; “Malleus Maleficarum” di Heinrich Kramer e Jacob Sprenger.

La storia di grande forza emotiva e di straordinaria attualità di Caterina Medici da Broni, processata per stregoneria e condannata a morte nel 1617 a Milano. Vicenda ripresa da numerosi scrittori, tra cui Sciascia, Manzoni, Paccagnini e Farinelli; Kramer e Sprenger: dalle loro suggestioni letterarie nasce lo spettacolo “Impurissima Foemina”, affresco sonoro per sette musicisti performer che vede protagonisti l’ensemble di percussioni Ars Ludi ed il quartetto vocale Faraualla.
In un delicato equilibrio tra linguaggio della tradizione popolare e contemporaneo, Ars Ludi e Faraualla fondono i rispettivi, originali, repertori per narrare la storia di Caterina. Voci e percussioni sono fossili viventi, sono corpo e suono allo stato primordiale.
Come la musica può raccontare le paure e le vicende del passato che fatalmente si proiettano nel subconscio di ognuno di noi? Solo mescolando periodi e stili, antico e contemporaneo, si crea quel sortilegio capace di unire il sentire di oggi a quello di ieri e di scoprirne l’essenza.
Prologo di Guido Barbieri. Musiche liberamente rielaborate di Giorgio Battistelli, Guillaume de Machaut, Tomas Luis de Victoria, Faraualla, Francesco Filidei, Lou Harrison, Lorenzo Pagliei, Henry Purcell.
“All’alba del 4 marzo del 1617 dopo più di due mesi di interrogatori, percosse e torture, Caterina verrà fatta salire sul carro e portata al rogo – Antiche fantasie e leggende, antiche meraviglie e paure che erano credenze del mondo popolare, si configurarono con un pericolo per l’ovvia ragione che ogni tirannia ha bisogno di crearsene uno, di indicarlo, di accusarlo, di tutti quegli effetti che essa stessa produce di ingiustizia, di miseria, di infelicità ”  (Leonardo Sciascia).

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Sabato 14 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
CALVINO E LA LUNA: incontro con studenti e professori dell’Istituto Gobetti-Volta e i musicisti di Suoni Riflessi. Come si è formato il progetto.

Domenica 15 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
CALVINO E LA LUNA
Nel centenario della nascita dello scrittore
Testi scelti e letti dagli allievi del laboratorio teatrale “Cantiere Artemide” dell’Istituto Gobetti-Volta
Musiche di Debussy, Sciarrino, Schumann, Schoenberg, Maderna, Shostakovich.
Giulia Peri, voce – Mario Ancillotti, flauto – Lorenzo Filippa, clarinetto – Federico Pische, pianoforte.

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, una rivisitazione in chiave musicale della sua molteplice opera, talvolta poetica, fantastica, graffiante, sarcastica ma sempre illuminante. Calvino amava scrivere testi da musicare, ma forse non tutti sanno che è stato anche autore del libretto di “La vera storia” di Luciano Berio.
Lo spettacolo intreccia musiche di Debussy, Sciarrino, Schumann, Schoenberg, Maderna e Shostakovich a testi dello scrittore scelti e letti dagli allievi del laboratorio teatrale “Cantiere Artemide” dell’Istituto Gobetti-Volta, nell’ambito del progetto di coinvolgimento degli studenti dell’area fiorentina intrapreso dal Festival.
La parte musicale è affidata a Giulia Peri (voce), Mario Ancillotti (flauto), Lorenzo Filippa (clarinetto), Federico Pische (pianoforte).
Il tema letterario ricorrente è quello della luna, presente in molte opere di Calvino: “Distanza della Luna” si accosta così al “Clair de Lune”, “La molle Luna” sposa “Kranke Monde” del Pierrot di Schoenberg, la vena ironica del “Marcovaldo” fa pendant con uno sbeffeggiante Shostakovich.
C. Debussy              Clair de lune (da Suite Bergamasque) – pianoforte solo
I. Calvino                 “La distanza della Luna”, da “Le Cosmicomiche”
I. Calvino                  “Leggerezza”, da “Lezioni americane”
S. Sciarrino               All’aure in una lontananza – flauto contr. solo
I. Calvino                  “La Luna di pomeriggio”, da “Palomar”
R. Schumann            Mondnacht, Moonlit Night – voce e pianoforte
I.  Calvino                 “La molle Luna”, da “Ti con zero”
A. Schoenberg          Der Dandy,  da Pierrot Lunaire – voce, flauto e clarinetto
Kranke Monde da Pierrot Lunaire – voce e flauto
I. Calvino                  “Le figlie della Luna”, da “La memoria del mondo”
B. Maderna               Serenata per un satellite  – flauto, clarinetto, pianoforte, voce
I.  Calvino                  “Luna e Gnac”, da “Marcovaldo”
D.D. Shostakovich     Quattro walzer – flauto, clarinetto, pianoforte

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Sabato 21 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
AU-DESSUS DE L’OBSCURITÉ
Résonance Contemporaine con Alain Goudard, Louis Sclavis, Keyvan Chemirani e Les Percussions de Treffort.
Musiche di Louis Sclavis.
Conduce Vincenzo Caporaletti

Domenica 22 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
AU-DESSUS DE L’OBSCURITÉ
Composizione originale e collettiva di Louis Sclavis
Progetto di Résonance Contemporaine
Con Keyvan Chemirani, Laura Tejeda, Hyoungkwon Gil, Alain Goudard e Les Percussions de Treffort.
In collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e Fondazione Nuovi Mecenati, con il sostegno di Conad.

Spettacolo di teatro musicale di percussioni e contaminazioni jazzistiche con Les Percussions de Treffort (Jean-Pierre Barbosa, Asmaa Aloui, Matthieu Convert, Dominique Bataillard, Christian Seux), Alain Goudard, Ping-Cheng Chiu, Laura Tejeda, Keyvan Chemirani, Louis Sclavis e qualificati musicisti portatori di disabilità.
Produzione di Résonance Contemporaine, l’opera “Au-dessus de l’Obscurité” del clarinettista e sassofonista jazz Louis Sclavis anima artisti provenienti da mondi diversi e li coinvolge nel processo creativo. La scenografia degli strumenti, la messa in scena dei musicisti, i loro movimenti e la loro gestualità sono parte integrante dell’opera.
“Au dessus de l’Obscurité” esalta il gioco sottile del percussionista iraniano Keyvan Chemirani, gran maestro di zarb e daf, la voce di Laura Tejeda, l’arte della melodia evocativa di Louis Sclavis, figura di spicco della musica improvvisata europea, il virtuosismo di Hyoungkwon Gil sulla marimba e la forza musicale delle Percussioni di Treffort.
Tutti i musicisti – come detto, alcuni sono portatori di disabilità – hanno alle spalle esperienze artistiche con compositori, artisti e danzatori di varia estrazione, con cui hanno incrociato le loro strade lasciando un segno indelebile nella loro pratica.
“Ci piace lavorare insieme – dice Louis Sclavis – ognuno porta la propria personalità. Questa è una composizione che volevo collettiva. Quindi, io porto l’idea principale, ma poi insieme troviamo come realizzarla”. La serata è realizzata in collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze e la Fondazione Nuovi Mecenati. In attività dal 1987, Résonance Contemporaine è la struttura di creazione e diffusione della musica contemporanea che da sempre concilia la produzione artistica con l’inclusione sociale.

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Lunedì 23 ottobre 2023 – ore 18 – Ingresso libero
Palazzo Adami Lami – Lungarno Guicciardini, 17 – Firenze
Presentazione del libro
APPUNTI DI UN FLAUTISTA
Di Mario Ancillotti.
In collaborazione con Lyceum Club Internazionale di Firenze.

Per il ciclo “Il laboratorio dell’interprete”, incontro con Mario Ancillotti per la presentazione del libro “Appunti di un Flautista” , edizione Ut Orpheus. Conduce Eleonora Negri. Il libro, edito da Ut Orpheus, fa parte della collana “Mario Ancillotti Collection” ed è sull’interpretazione in genere e su come deve essere vista la moderna professione di interprete non solo strumentista. L’incontro è perciò aperto a tutti i flautisti, giovani e meno giovani, ma anche a persone interessate ai segreti dell’interpretazione (studenti e docenti di conservatorio e di scuole di musica, ma anche semplici appassionati di musica). In collaborazione con Lyceum Club Internazionale di Firenze

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Sabato 28 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
SCHUBERT E IL TESTAMENTO FINALE
Incontro con Enrico Dindo, Matilde Urbani, Mila De Santis dell’Università di Firenze (Sagas).

Domenica 29 ottobre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
SCHUBERT E IL TESTAMENTO FINALE
Enrico Dindo violoncello
Quartetto Alioth (Matilde Urbani violino, Sofia Morano violino, Anna Avilia viola, Jacopo Gaudenzi violoncello)
J.S. Bach – Suite n° 4 in mi b Bwv 1010 per violoncello solo
F. Schubert – Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956

Per Suoni Riflessi Giovani, un interessante incontro tra generazioni che vede sullo stesso palco il grande violoncellista Enrico Dindo e il giovane Quartetto d’archi Alioth nell’interpretazione di una delle ultime composizioni di Franz Schubert, “Quintetto per archi in do maggiore, op. 163, D. 956”, suo suggello spirituale, oltre che uno dei più complessi e meravigliosi brani musicali di sempre.
Ultimato a poche settimane dalla morte, il brano costituisce la composizione più astratta e “metafisica” del compositore. La dilatazione della forma e l’ingrandimento delle strutture compositive, porta l’intero Quintetto a dimensioni monumentali, con una durata che sfiora l’ora di ascolto. L’intensità emotiva, la grande tensione lirica, la bellezza dei temi infinitamente ripetuti e variati così come la nostra psiche richiede in un continuo e estenuante mutamento di prospettiva interiore, mai lascia che l’ascolto si indirizzi verso l’assuefazione. La scelta di una formazione desueta (un quintetto con 2 violoncelli in precedenza si incontra solo in una trascrizione beethoveniana) deriva non tanto da una ricerca “orchestrale” ma da necessità di un bilanciamento fra alti e bassi che assicura un colore scuro.
Enrico Dindo è stato primo violoncello dell’Orchestra del Teatro alla Scala dal 1987 al 1998. Solista attivo a livello internazionale, si è esibito con compagini prestigiose, tra cui la Rotterdam Philarmonic, l’Orchestre Nationale de France, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Chicago Symphony e il Gewandhausorchester. È fondatore e direttore stabile dell’Orchestra da camera “I Solisti di Pavia”. Dal 2013 è Accademico di Santa Cecilia. Enrico Dindo ha inciso per Decca e Chandos e suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale.
Il Quartetto Alioth è nato nel 2019 presso la Scuola di Musica di Fiesole, nella classe di quartetto di Edoardo Rosadini. Il gruppo è composto da Matilde Urbani e Sofia Morano (violini), Anna Avilia (viola) e Jacopo Gaudenzi (violoncello). Il Quartetto Alioth è stato protagonista del concerto di apertura della 73esima edizione dell’Estate Fiesolana ed è stato invitato alla Stagione 2021/2022 dei Concerti al Quirinale, in diretta live su Rai Radio3.

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Sabato 4 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
MA MÈRE L’OYE E LA FIABA:
Incontro con Lucia de Caro, Davide Dolores, Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone.

Domenica 5 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
MA MÈRE L’OYE
Di M. Ravel
Libero adattamento scenico di Davide Dolores
Duo pianistico Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone
Coro di voci bianche dell’Accademia Musicale di Firenze diretto da Lucia De Caro
Progetto in collaborazione con l’Accademia Musicale di Firenze.

“Ma mère l’Oye” è solo uno dei contributi di Maurice Ravel alla letteratura pianistica per l’infanzia: cinque brevi brani per pianoforte a quattro mani, ispirati a quattro fiabe di Charles Perrault e Marie Leprince de Beaumont.
Il titolo dell’intera raccolta deriva dall’antologia di Perrault, Contes de ma Mère l’Oye.
Nel rispetto della partitura, l’adattamento scenico di Davide Dolores valorizza il carattere di narrazione rivolta a un pubblico giovane, esaltando l’aspetto “spettacolare” nell’esposizione delle favole (tre delle quattro che ispirano l’opera).
La struttura è un costante dialogo scenico fra musica, canto e narrazione in modo rendere tutto più vivace. Ai bambini, destinatari e veri protagonisti dell’opera di Ravel, sono affidate apertura e chiusura dello spettacolo con due brani cantati dal coro di voci bianche dell’Accademia Musicale di Firenze diretto da Lucia De Caro. Le parti musicali sono affidate
al duo pianistico composto da Alessandro Lunghi e Benedetta Simeone.
Dopo il coro iniziale e prima di quello finale ci sono alcuni testi scritti ad hoc, con riflessioni sulla capacità dei bambini di creare nuove dimensioni attraverso l’immaginazione.
La narrazione è costruita intrecciando le favole di Perrault (nella traduzione italiana di Carlo Collodi) come fossero fili di un’unica trama, facendo incontrare la Principessa Addormentata, Pollicino e la Bella.
Progetto in collaborazione con l’Accademia Musicale di Firenze.

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Sabato 11 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
LA VISIONARIETÀ DI SALVATORE SCIARRINO
Incontro/conferenza con Salvatore Sciarrino e Alberto Batisti, Livia Rado, Mario Ancillotti

Domenica 12 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
INFINITO NERO – LA VISIONARIETÀ DI SALVATORE SCIARRINO
Le voci sottovetro – Rielaborazione di musiche e testi da Gesualdo da Venosa, di S. Sciarrino
Infinito Nero – Estasi in un atto ispirata a Maddalena de’ Pazzi, di S. Sciarrino
Ensemble Suoni Riflessi – Livia Rado, voce – Mario Ancillotti, direttore
Alla presenza del compositore

La musica di Salvatore Sciarrino obbliga ad un diverso modo di fruizione, induce l’ascolto dal profondo di una percezione subliminale, quasi auto-ipnotica, come se il solo senso dell’udito non fosse sufficiente, e imponesse all’ascoltatore di essere il centro della composizione, e non solo spettatore dell’evento. “Infinito Nero” getta l’ascoltatore nei deliri di santa Maria Maddalena de’ Pazzi, in un percorso interiore di senso mistico e allo stesso tempo fisico e carnale. La santa, durante le sue estasi correva nel monastero alternando silenzi a flussi di parole veloci, quasi incomprensibili. Il sangue di Cristo copre ogni ragione per portare alla crisi mistica, che si sfoga nella speranza “tu sei senza fine, ma io vorrei veder in te qualche fine”.
Una rivoluzione musicale che si ritrova anche ne “Le voci sottovetro”, elaborazione di musica e testi da Gesualdo da Venosa che prelude l’estasi della mistica carmelitana e l’accosta a quella del compositore rinascimentale, non solo per la vicinanza dell’epoca in cui ha vissuto la santa, ma per una dichiarata affinità sensoriale espressa anche dalla somiglianza dell’organico strumentale dei due brani con incredibile immaginazione timbrica.
Le due opere – racchiuse nell’album “Le voci sottovetro / Infinito nero”, pubblicato da Kairos – verranno eseguite dall’Ensemble Suoni Riflessi con il soprano Livia Rado, esperta interprete del repertorio sciarriniano. Direttore Mario Ancillotti. Sarà presente Salvatore Sciarrino.

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Sabato 18 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
Svelare la musica – gli incontri che precedono gli spettacoli
I LIEDER DI SCHUBERT: guida all’ascolto a cura di Alberto Batisti:
Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo.

Domenica 19 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
LIEDER DI SCHUBERT
Mark Milhofer, tenore
Marco Scolastra, pianoforte
Schubert: Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo.

Una sfida al luogo comune che la “liederistica” sia poco affine al sentire italiano, più attratto dal melodramma che da questa espressione del romanticismo tedesco, della più grande intimità, per la presenza della sola voce e del pianoforte, spesso utilizzando poesie di grandi autori. Per facilitare e rendere comprensibile a tutti la bellezza di questa forma che giustamente verranno distribuiti in sala i testi dei Lieder.
Quindici i Lieder di Franz Schubert riuniti secondo un percorso sentimentale che attraversa tutta la vita del compositore. Alberto Batisti ha operato la scelta tra oltre 600 brani, suddividendoli in ” Prologo – Ballate – La Notte e gli astri – Il Viandante – Congedo”.
Dal Prologo in cui si inneggia alla musica e alla sua proprietà di “scaldare il cuore di caldo amore e di rapire in un mondo più bello” si passa alle Ballate, fra cui Erlkönig su versi di Goethe. Della stesura di questo incomparabile Lied vi è una testimonianza sulla incredibile facilità con cui Schubert componeva: trovato a leggere ad alta voce la Ballata di Goethe e istantaneamente a scrivere una musica di febbrile drammaticità del fantastico racconto con una concisione davvero insuperabili. Si passa poi a magie lunari e sognanti per giungere al tema schubertiano più ricorrente: Il Viandante “Der Wanderer” in cui la solitudine e lo sconforto di sentirsi estraniato nella società degli uomini si lenisce un poco solo col sentirsi parte della natura, sentimento quest’ultimo che si colora delle tinte d’una irrimediabile malinconia. Infine Il Congedo in cui l’idea di Goethe “attendo con ansia il primo fiore in giardino” ci lascia con la speranza mai abbandonata di una possibile felicità futura.
L’esecuzione è affidata al tenore Mark Milhofer e al pianista Marco Scolastra, affermato duo capace di passare da Monteverdi a Mozart, da Rossini a Lehar e da Britten a Eotvos.

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Sabato 25 novembre 2023 – ore 12 – ingresso libero
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
LECTIO MAGISTRALIS
Pier Narciso Masi su Franz Schubert
Ingresso libero.

Sabato 25 novembre 2023 – ore 18
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
PIER NARCISO MASI E I GIOVANI
Schubert – Sonata No 13 in la magg, D 664
Schubert – Quintetto “La Trota” D 667
Pier Narciso Masi, pianoforte
Ensemble Suoni Riflessi Giovani (Eleonora Podestà, violino – Caterina Paolini, viola – Riccardo Baldizzi, violoncello – Petru Horvath, contrabbasso)
Introduce Marco Mangani

Schubert? “Il più grande poeta in musica che sia mai esistito” per dirla con le parole di Liszt. A Franz Schubert è dedicato il concerto conclusivo del festival che vede la partecipazione straordinaria di Pier Narciso Masi, oggi il più “totale” tra i pianisti italiani, oltre che uno dei massimi esponenti della musica da camera con pianoforte. Sul palco sarà affiancato dall’Ensemble Suoni Riflessi Giovani, che allinea Eleonora Podestà al violino, Caterina Paolini alla viola, Riccardo Baldizzi al violoncello e Petru Horvath al contrabbasso.
In programma il Quintetto per pianoforte in la maggiore “Forellen-quintett” – La Trota -, op. 114, D. 667 del 1818 (25.11) e la sonata in la maggiore D. 644 per pianoforte. Due pagine schubertiane che rivelano la speranza di una felicità raggiungibile per il tono affettivo intimo e tenero che è l’immagine stessa della più tradizionale Vienna schubertiana, alla ricerca di contrasti tematici e di temperie emotive
Schubert compose il “Quintetto per pianoforte in la maggiore ‘Forellen-quintett’” riprendendo temi del Lied “Die Forelle (La trota)”. Una sorta di serenata, una cordiale conversazione tra i quattro archi e il pianoforte in cui Schubert si delizia con eleganti melodie, spunti tematici, armonie. Le Variazioni sul tema del Lied rivelano un indirizzo verso il più alto godimento estetico: il materiale di partenza rimane sempre riconoscibile e i mutamenti sono più di stampo sentimentale e di decorazione melodica, che di forma e temperamento.

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Suoni Riflessi – 21° edizione
Da domenica 1 ottobre a sabato 25 novembre 2023
Sala Vanni – piazza del Carmine, 19 – Firenze
(Eccetto lun 23/10 c/o Palazzo Adami Lami – Lungarno Guicciardini, 17 – Firenze – ingresso libero)

Con il contributo di
Ministero della Cultura
Regione Toscana
Comune di Firenze
Fondazione CR Firenze
2Next
Banca Mediolanum
Ugo Bing
Savino Del Bene
Fondazione Nuovi Mecenati
Conad
Lyceum Club International Firenze

In collaborazione con
Musicus Concentus

Media partner
Radio Toscana Classica

Biglietti
Intero 15 euro, ridotto 10 euro (Abbonati Radio Toscana Classica e Amici dei Musei Fiorentini, soci Conad)
Ridotto 5 euro per studenti
Presentazione del 1° ottobre e Svelare la musica: biglietto di cortesia a 1 euro (disponibile solo alla cassa della Sala Vanni)

Abbonamenti
5 spettacoli scelta 60 euro
Tutti gli spettacoli 120 euro

Prevendite
Sul sito ufficiale www.suoniriflessi.it e su www.liveticket.it
Biglietti in prevendita anche il giorno dei concerti c/o Sala Vanni, un’ora prima dello spettacolo