“Quando tutto sembra vuoto” è il nuovo cortometraggio musicale di Miriam Fornari

“Quando tutto sembra vuoto” è un cortometraggio musicale di Miriam Fornari

Quando tutto sembra vuoto” è un cortometraggio musicale in cui Miriam Fornari esegue con set e ambientazioni speciali tre brani estratti dal suo disco d’esordio “MORA”. Un cortometraggio dall’atmosfera solenne e incantata che sa arricchire in modo inaspettato l’immaginario del disco.

Una serie di tre live session filmate nelle splendide campagne assisane, proprio nei pressi della frazione di Mora, paese natale dell’artista e forte ispirazione per il disco. Un sunto audiovisivo dell’opera dell’artista che ne riassume la sua visione artistica, una visione che trova ispirazione nei ricchi colori dell’inconscio così come nella natura. Il lavoro è stato ideato da Miriam Fornari con Agnese Zingaretti che, oltre ad aver curato tutto il comparto grafico del disco, ha diretto questa live session, registrata da Diacronie Lab – Roma.

I tre brani dell’opera sono ambientati e interpretati in modo diverso: con formazioni inedite, costumi e mood pensati per l’occasione. La session inizia con “Cielo” un sognante dialogo con l’immensità della natura caratterizzato da un ricco e inedito arrangiamento per archi e fiati scritto appositamente per la session. L’ultimo brano dell’album, oltre che l’unico cantato in italiano, diventa l’inizio di questo viaggio che dura che in circa 20 minuti ripercorre la durata di un giorno. Dalla luce diurna si passa al crepuscolo con “Off” e la speciale formazione ampliata di “Cielo” si riconfigura nel quartetto con cui Miriam suona live. Dall’azzurro del firmamento si passa al verde di una foresta in un lungo viaggio onirico alla ricerca della forma di espressione perfetta per la propria sensibilità. Si conclude con le fioche luci rosse nella notte fonda di “Drawing”, una romantica ballad piano e voce arricchita solo dal coro dei propri musicisti e dal synth modulare e dalla chitarra di Ruggero Fornari.

Guarda la live session completa

MORA” è l’album d’esordio di Miriam Fornari, un’ambiziosa suite tra jazz, prog rock e sperimentazione che indaga il nostro intimo e profondo rapporto con il sogno. Il disco, di cui è stata stampata un’edizione limitata in CD, è pubblicato dalla label indipendente lucana Onyx Dischi(distribuzione Believe Italia), settore discografico della storica associazione Onyx Jazz Club, organizzatrice del festival Gezziamoci, che negli anni ha lavorato con artisti del calibro di Paolo Fresu, Steve Lacy e Bill Frisell.

Un lavoro che si posiziona in quel delicato momento fra il sonno e la veglia e che si concentra sul particolare rapporto tra vita reale e vita onirica, su quanto le esperienze vissute in sogno non siano meno dense di significato delle esperienze vissute nella veglia. In  modo diverso ogni canzone gioca fra la concretezza delle sensazioni e la fugacità dei nostri desideri in un ipnotico viaggio alla ricerca della nostra vera natura. Mora è  il luogo natale di Miriam, un piccolo paese incastonato fra le verdi colline umbre che diventa idealmente il bucolico palcoscenico su cui mettere in scena i sogni più istintivi.

Nel disco l’imprinting jazz di Miriam è ben presente ma mai definito, è un approccio sperimentale alla materia: cori, sintetizzatori e drum machine si alternano al timbro acustico del pianoforte e al suono elettrico della chitarra, creando un quadro musicale ricco di sfumature. Un delicato equilibrio di vuoti e pieni, di silenzi e di crescendo intensi, con cui oscillare da passaggi acustici minimali e idilliaci a picchi più densi tra astrattismo noise e prog rock. Su questi arrangiamenti eterogenei spicca la voce di Miriam, potente e elegante, dalla formazione accademica ma dall’approccio libero, sfuggente come i sogni che rincorre.