MERK & KREMONT (ITACA) rileggono CICCIO MEROLLA: il nuovo singolo Malatìa (Capri Remix)

MERK & KREMONT (ITACA) rileggono CICCIO MEROLLA: il nuovo singolo Malatìa (Capri Remix)

MERK & KREMONT (ITACA)

rileggono

CICCIO MEROLLA

Nasce la colonna sonora dell’estate 2023

Malatìa (Capri Remix) 

https://cicciomerolla.lnk.to/malatiacaprirmx

Prendete un brano acustico sanguigno e vero, nato ‘ncòppa ai quartieri e scritto mesi fa da Ciccio Merolla, maestro di percussioni partenopeo dalla carriera decennale. Un artista autentico dalla sfrenata fantasia.

Quindi, prendete Malatìa, un brano iconico pelle e voce, ridategli una veste dance contemporanea con la nuova versione Malatìa (Capri Remix)prodotta dal team Itaca di MERK & KREMONT on air dal 7 luglio, e capirete da dove nasce il nuovo tormentone radiofonico dell’estate, nella lingua dell’anno: il napoletano. 

Il segreto è anche nelle mani di questi «due geni assoluti» come li ha definiti Tiziano Ferro, ovvero una firma riconoscibilissima già ammirata nelle collaborazioni con Elodie, Tiziano Ferro stesso, artefici anche dell’ultimo singolo di Marracash e Tananai.

Merk & Kremont dicono di Malatìa:

Siamo stati fan di “Malatìa” fin dal primo ascolto. Con il nostro team di produzione ITACA volevamo lavorare a una versione completa per la radio e la pista da ballo. Quando ci è stato chiesto di farlo da Time Records, non potevamo crederci! Siamo pazzi di questo brano! (M&K)

Sono storie di reincarnazione musicale che in musica si incontrano spesso. Basti citare un caso clamoroso come quello di Asaf Avidan One Day / Reckoning Song.

E qui siamo nello stesso ambito, ma col gusto partenopeo della vita.

Però, per offrire una nuova veste, serve il telaio su cui poggiarla. E su questo lavoro di artigianato originale, Ciccio Merolla non ha rivali. 

Il percussionista napoletano è un vincente silenzioso e inaspettato, un underdog: come la SSC Napoli con questo storico scudetto appena conseguito. La musica pelle e voce del percussionista cantante, è rinata tra andamento dance e carezze di chitarra classica di color flamenco.  

Il Singolo Malatìa (Capri Remix)

label Time Records/Distribuzione Believe

Prendete le rime di Merolla e Lucariello, unite le voci dello stesso Merolla e Carolina Franco nell’ipnotico ritornello. Ecco a voi Malatìa (Capri Remix).

Un brano che smentisce le regole del music biz. Per avere successo nel panorama musicale -dicono – non puoi emergere senza budget promozionale, sponsorizzazioni social, strategie di marketing, compravendita di playlist o followers.

Ed ecco che la rinascita di un brano disintegra ogni luogo comune. Puro esempio di pianta innaffiata a gocce di passa-parola, senza supporti di influencer o “amici” ben allocati. Le emozioni vere viaggiano liberamente e non si barattano. Davvero un caso in cui la genuina malattia che si genera nella viralità spontanea combacia col titolo: Malatìa (Capri Remix). 

Sfatiamo subito un altro luogo comune: il successo fa montare la testa. Allora vuol dire che non conoscete Ciccio Merolla. Lui è, e sarà sempre lo stesso. Persona semplice, musicista vero. Per lui il successo non è l’obiettivo, lo è la contaminazione. 

Matrioska di generi, stili, intrecci etnici, idiomi linguistici e musicali, mondo antico e scena attuale: tutto a tempo di danza mediterranea. Potremmo parlare di Napoli, così come di Malatìa (Capri Remix). E il bello è che l’elenco è calzante in ognuno dei due casi. Qualunque sia il soggetto, l’elenco non cambia.

Sarà la Malatìa dell’estate, e il contagio contempla un’unica controindicazione: non riuscirete più a restare fermi. 

E parlando di contaminazione, Ciccio Merolla racconta che – come spesso accade nelle canzoni – il suo brano è figlio del contagio. Ci sono palesi reminiscenze nella linea melodica del suo singolo, facilmente riscontrabili in Guataquì (Berroche), canzone del 2009 della star della tambora colombiana Martina Camargo. Canto di derivazione popolare e antico esso stesso, la citazione consapevole di questo brano della tradizione colombiana è la conferma di come Merolla coltivi da sempre la world music d’ogni latitudine. Africa, India, e Sudamerica appunto: il mondo è un villaggio e chi è nato a Napoli lo sa per DNA. 

Ma il riferimento consapevole ha sortito effetti particolari. Perché la notorietà che sta riscontrando il brano di Merolla è esponenzialmente più rilevante del brano di riferimento

Inutile poi rimarcare l’effetto esperanto della lingua partenopea. La lingua con cui Merolla  ha dato vita al pezzo dei record è il chiavistello globale. Chiamiamolo effetto Tik Tok, perché chiunque sta usando il tema musicale per dare vita ai propri video più originali, in ogni angolo del Globo. 

Malatìa in numeri:
8 milioni e mezzo di views totali su YouTube
8 milioni di streams solo su Spotify
oltre un miliardo di visualizzazioni con più di 850mila creazioni su TikTok (al n.1 marzo/aprile/maggio)
Numero 1 della Viral 50
 

BIOGRAFIA CICCIO MEROLLA

Percussioni e buddismo sono i due punti fermi della vita di Ciccio Merolla, attivo ormai da vent’anni, e diventato il percussionista preferito di gran parte dei protagonisti della scena musicale partenopea: Bennato, Senese, Osanna, Sepe, Zurzolo anche e soprattutto Enzo Gragnaniello. 

Dopo anni di esperienza come session-man, nel 2004 arriva il primo album solista “NUN PRESSA’ O SOLE” (Taranta Power/Rai Trade); un disco di sole percussioni dove i ritmi etnici si sposano con ritmi hip-hop, funky e techno. 

Nel 2007 Ciccio è protagonista del musical teatrale “Festa di Piedigrotta di Raffaele Viviani” regia Nello Mascia. 

Nel 2008 pubblica il suo secondo album “KOKORO”, e stavolta Merolla si cimenta con successo anche nel canto rap; l’album ottiene ampi consensi sia di pubblico che di critica e guadagna il Premio Lunezia etno music.

Nel 2009 il brano “Femmena boss”, contenuto nell’album “KOKORO”, diviene un videoclip con la regia di Toni D’Angelo e viene premiato alla VI edizione di “Roma Video Clip”, entrando nella playlist di MTV. 

Nel 2010è protagonista dell’opera teatrale “Dio ci ha creato gratis” regia Mimmo Corrado. 

Nel 2011 esce il suo lavoro discografico “FRATAMMÈ”, (su etichetta Jesce Sole, distribuito da Edel). Il singolo  omonimo si posiziona per diverse settimane nella top 20 della indie music like, entrando in rotazione in oltre 500 radio italiane, ottenendo successo anche in Germania e in Svizzera. Due i videoclip tratti dal disco: “FRATAMMÈ”, e “‘O PITTBULL”, quest’ultimo proiettato alla 68°MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA, premiato alla IX edizione di Roma video clip e finalista al premio PIVI 2011. 

Nel 2012 collabora agli album di due grandi artisti della musica napoletana, Nino D’Angelo e James Senese.

Nel 2012, il grande Cinema scopre Ciccio Merolla e Alessandro Gassman lo sceglie per recitare una parte nel suo primo film da regista “Razza Bastarda” presentato al Festival Internazionale del Film di Roma. 

Nel 2013 è autore della colonna sonora del corto “Appuntamento con Eduardo” regia Nello Mascia presentato al Napoli film festival. 

Nel 2014 i Manetti Bros gli propongono di interpretare il ruolo di un feroce capo di una banda di spacciatori nel film Song ‘e Napule che diventa un vero e proprio caso cinematografico.

Il 16 giugno 2014 esce insieme al sassofonista Riccardo Veno il lavoro discografico “ISTANT DIALOGUES” su etichetta Jesce Sole. 

Da novembre 2014 Merolla è stato impegnato nel lavoro teatrale Pascià con Peppe Lanzetta che ha debuttato il 21 novembre al Teatro Augusteo Di Napoli.

Nel 2015 ha preso parte anche alla fiction televisiva “Rex VIII” con la regia dei Manetti Bros. 

Il video “ ‘O bongo” in versione remixata dal dj statunitense Tony Touch con la regia dei Manetti Bros e Claudio D’Avascio, girato tra Napoli, New York e Bruxelles lo fa diventare una web star poiché come anteprima del videoclip ne pubblica uno in cui suona sul corpo di una modella usandola come un prezioso strumento dalle sonorità inedite ed eccezionali. Totalizzando sulla rete 60 milioni di visualizzazioni, le testate giornalistiche di tutto il mondo parlano del percussionista napoletano e del suo assolo su corpo di donna.  

Un suo cameo è presente anche nel recente film “Ammore e malavita” dei Manetti Bros applauditissimo all’ultimo festival di Venezia e recentemente candidato al David di Donatello con ben15 nomination. 

Nel gennaio del 2017 il suo one man show “Sono Solo Suono” per la regia di Raffaele di Florio incanta il Sannazaro in cui Merolla solo sul palco suona tutti gli oggetti della scenografia raccontando una storia fatta di suoni e canzoni. 

Nel 2017 Ciccio Merolla è uno dei fondatori del collettivo dei Terroni Uniti scrivendo parte delle canzoni di successo come “Gente do Sud” che ha portato il collettivo a cantare contro il razzismo a Pontida nella roccaforte della Lega.

Si esibisce su Rai Uno al Concerto dell’Epifania interpretando “‘O viaggio”, un brano che racconta la tragedia dei migranti ed è applauditissimo nella trasmissione “Super Brain” su Rai Uno impegnato in una divertente prova di body percussion in cui suona delle teste calve a mo’ di tamburi. 

A luglio 2019 è uscito il suo ultimo disco “STO TUTTO FUSION” (Jesce Sole).  E la critica lo consacra erede di Gegè di Giacomo.

Nel 2020 firma le musiche per il progetto triennale che il teatro Trianon ha dedicato al grande drammaturgo Raffaele Viviani ‘VIVIANI PER STRADA’ regia Nello Mascia in cui è impegnato anche come attore.

Nel 2021 firma il progetto live Future Music con Pietro Condorelli e Davide Afzal.

Nel 2022 lancia il progetto Pelle e Voce con la Canzone Malatia.