Lucia Barbera: il nuovo romanzo “Solstizio d’estate” – intervista

Lucia Barbera: il nuovo romanzo "Solstizio d'estate" - intervista

Nel labirinto della narrazione, c’è sempre un filo d’oro che conduce alla scoperta di se stessi. In “Solstizio d’estate”, Lucia Barbera ci guida attraverso un viaggio intriso di mistero e magia, dove la Sicilia diventa il palcoscenico di un’epica ricerca interiore.

Attraverso tre racconti incantati, Lucia Barbera ci trasporta in un mondo fatto di antiche leggende e paesaggi mozzafiato, dove la protagonista si avventura alla ricerca di risposte nascoste nel cuore dell’isola. È un viaggio di scoperta personale, un’odissea attraverso i labirinti dell’anima, dove ogni passo porta con sé nuove rivelazioni e segreti svelati.

Con una scrittura visiva e coinvolgente, Lucia Barbera ci invita a immergerci nelle profondità della nostra esistenza, a esplorare i confini della nostra identità e a celebrare la bellezza del viaggio stesso. “Solstizio d’estate” non è solo un romanzo, ma un invito a abbracciare la vita con tutto il suo mistero e splendore.

In questa intervista, esploreremo il mondo creato da Lucia Barbera, scoprendo le ispirazioni dietro il suo romanzo, i temi che esplora e il significato che trasmette attraverso le sue parole. Preparatevi a essere trasportati in un viaggio emozionante e indimenticabile, dove ogni pagina è una promessa di avventura e scoperta.

Qual è stata l’ispirazione dietro il romanzo “Solstizio d’estate” e cosa ti ha spinto a scegliere la Sicilia come sfondo per la storia?


La famiglia di mio padre proviene dalla Sicilia e la storia, avvolta dal mistero, che riguarda il mio bisavolo ha ispirato i primi due racconti.

Il romanzo è diviso in tre racconti cronologicamente successivi. Qual è il legame tra questi racconti e come si sviluppa la storia della protagonista attraverso di essi?


I racconti riguardano tre viaggi compiuti dalla protagonista in tre anni. Si tratta di viaggi irreali, onirici e interiori, sempre alla ricerca di Itaca, che potrebbe non essere nemmeno un luogo e tutti quelli che incontra non sono che personaggi.

La protagonista sembra intraprendere un viaggio di scoperta personale attraverso la Sicilia. Quali temi principali esplora il romanzo e quali messaggi vuoi trasmettere ai lettori attraverso la sua esperienza?


Il racconto è un pretesto narrativo per indagare diversi livelli dell’io e lasciare trasparire dei sottotesti stratificati. Un gioco di scatole cinesi che si dischiudono man mano che si procede con la narrazione. Il tutto nel contesto di una trama che avvince il lettore.

Il tuo romanzo mescola elementi di avventura on the road e thriller, con una forte componente descrittiva dei paesaggi e della cultura siciliana. Come hai bilanciato questi diversi elementi nella narrazione?


Passando da una prima stesura, molto più ampia, attraverso successive importanti “scremature” che rendessero la narrazione più agile e interessante senza perdere,come dicevo prima, il sottotesto e il messaggio.

Come architetto libero professionista e appassionata d’arte contemporanea, in che modo le tue esperienze personali hanno influenzato la tua scrittura e la creazione di questo romanzo?


La mia scrittura può essere definita “visiva” e in questo si sente l’influenza della mia professione ma anche la ricerca costante della bellezza che salverà il mondo che chi ama l’arte non può non avere dentro.

Qual è il significato del titolo “Solstizio d’estate” e qual è il ruolo che gioca nella trama e nel simbolismo del libro?


Il Solstizio d’estate,oltre ad essere la giornata più lunga dell’anno dopo la quale le tenebre si riappropriano giorno dopo giorno del loro spazio, è una festività, pagana e cristiana, celebrata fin dalla notte dei tempi. Un inizio o una fine?

Puoi condividere con noi qualche aneddoto o curiosità legata al processo di scrittura del romanzo?

In questi tre racconti oltre all’isola di Sicilia c’è un altro importante protagonista: Il Mediterraneo. Una grande strada liquida percorsa e ripercorsa in tutti i sensi nei secoli, nei millenni. Un orizzonte irraggiungibile, infinito come l’immaginazione e il sogno. Ecco dal mare e dai sogni ho avuto in dono personaggi e suggestioni.

Cosa speri che i lettori possano trarre dall’esperienza di lettura di “Solstizio d’estate” e quali sono i tuoi progetti futuri nel mondo della scrittura?


“Sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla sia il tuo pensiero costante” ma il premio, in realtà, consiste nel viaggio metafora della vita. Ciò che conta davvero non è avere fretta di giungere a destinazione ma goderci il viaggio e la vita. Parlando del futuro, mi piacerebbe portare a buon fine il progetto dei due lungometraggi tratti dal testo i cui soggetti sono già stati inviati a contest cinematografici e per i quali si sta anche concretizzando l’idea di un Corto.