LUCA MACIACCHINI: esce “La farmacia potrebbe anche non esserci”

LUCA MACIACCHINI: esce "La farmacia potrebbe anche non esserci"

LUCA MACIACCHINI
“La farmacia potrebbe anche non esserci”

Un disco, un teatro e una canzone.
La critica sociale si fa
severa, ironica, intelligente e puntuale

RELEASE ALBUM – 26 APRILE

“La farmacia potrebbe anche non esserci” rifà il verso al titolo di una installazione curata dallo scultore Pietro Consagra, intitolata “La materia poteva non esserci”. Tra ironia e intelligente critica sociale. La canzone d’autore di Luca Maciacchini oggi nel nuovo disco di inediti uscito per la RadiciMusic Records.

Si intitola “La farmacia potrebbe anche non esserci” il nuovo disco di inediti dell’attore e cantautore Luca Maciacchini IN USCITA IL PROSSIMO 26 APRILE. Si parte da una situazione dove un’emergenza sembra scemare, dove la parola di ordine è “APRI” (qui detto in dialetto, quindi “Derva!”), perché non si aspettava altro che “riaprire” tutto, ma lasciandosi alle spalle uno strascico che sarà difficilmente estinguibile, con “titoli di giornale” che si susseguono e che attanagliano e terrorizzano a scopo di vendere di più (“Il titolista”) e dove per l’appunto il più furbo non è chi ragiona, elabora, trova soluzioni, ma chi “commenta” in maniera più geniale (“Commentate!”). E allora “mai più farmacie” potrebbe essere la nuova, sarcastica parola d’ordine, dove le farmacie non sono solo gli esercizi adibiti alla vendita di medicinali, ma le realtà dove si trovano soluzioni o si studiano aiuti per l’umanità, tanto ci sarà sempre qualcuno pronto a demolirle. Ma intanto il mondo cambia con una rapidità tale per cui dobbiamo essere sempre aggiornati, pena il “restare indietro”, cambiano le leggi (“Carta cambia”) o le leggi cambiano noi e le nostre teste. Mentre i problemi di fondo, che forse nascono in origine nei nostri nidi di origine, nelle nostre famiglie (“A ognuno la sua famiglia”) non vengono mai ricercati e risolti e vengono a galla alla prima occasione.
Unica speranza può essere confidare in chi ha possibilità e davvero interviene coi propri mezzi notevoli per dare una vera mano (“Tasche rare”).

In tutto questo, comunque, viene concesso spazio anche ad una forma di “evasione” con due momenti più “stranianti”, più tradizionali e dunque che si discostano dalla tematica di fondo. “Si bussa alla porta” e “Non perdonare” sono due momenti di pura canzone d’autore, due quadri di osservazione della realtà generica in chiave immaginifica e sentimentale.