Julie Bergan – Waste A Tear (Radio Date: 31-05-2023)

Julie Bergan - Waste A Tear (Radio Date: 31-05-2023)

“Waste A Tear” è stato l’inizio di una nuova fase per me. Il brano è stato scritto nel giorno in cui ho deciso di non guardare più al passato, ma al futuro. L’ispirazione che si cela dietro di esso rispecchia ciò che provavo in quel momento, che è stato uno dei periodi più difficili ma anche più formativi della mia vita! La canzone, pertanto, si è trasformata in una sorta di liberazione per me”, afferma Julie Bergan.

Linnea Södahl (NEA) aveva da tempo desiderato presentare Julie a un produttore e compositore di talento, Anton Hard. Sin da subito, i tre hanno stabilito un rapporto di amicizia e comprensione reciproca.

Durante una conversazione, Julie ha menzionato il pop degli anni 2000 come fonte di ispirazione, e insieme hanno condiviso i loro gusti musicali personali, inclusi i brani che amavano ma che potevano essere considerati insoliti o imbarazzanti.

 Nella selezione di Julie era presente “Freestyler” dei Bomfunk MC’s e quella canzone ha avuto un impatto significativo sul prodotto finale.

“Freestyler” rappresenta uno dei primi ricordi legati alla musica che mi ha fatto ballare. Amavo profondamente quella canzone e la riproducevo ininterrottamente sul mio lettore CD, mentre ballavo nella mia stanza, un po’ imbarazzata di farlo di nascosto. Avevo appena sei anni e sognavo di poter fare breakdance come i ragazzi fantastici nel video musicale”, continua l’artista.

Nel frattempo, mentre Julie sta pubblicando nuova musica e lavorando per completare ancora più canzoni in studio, si sta anche preparando per un’esclusiva tournée estiva e per il lungo “Diamonds Tour” che intraprenderà quest’autunno.

“Waste A Tear” è per me un brano che celebra l’autenticità e l’autoaffermazione. Magari hai lasciato un lavoro che odiavi o finalmente hai messo fine a una relazione che non ti faceva bene? Spero che le persone ascoltino “Waste A Tear” ogni volta che desiderano celebrare le proprie scelte e la propria vita. Questo è ciò che faccio anch’io!”, conclude l’artista.