“Janis: Litte Girl Blue” nuovo appuntamento per la serie “Rock Legends”

Janis

Solitudine, successo, stupefacenti: tre “S” che racchiudono la vita e la carriera di Janis Joplin, una delle più grandi cantanti della fine del XX secolo. “È stata straordinaria, ma anche sola, triste e vulnerabile. Ha vissuto una vita fatta di eccessi” racconta Sunta Templeton di Radio X. L’unicità, i 15 milioni di dischi venduti, gli eccessi e la “maledizione dei 27 anni” l’hanno resa di diritto una delle cantanti più importanti di sempre. A ripercorrere la sua storia è “Janis: Litte Girl Blue” in onda mercoledì 25 ottobre alle 23.05 su Rai 5 per la serie “Rock Legends”.<br>Janis Joplin nasce a Port Arthur, una cittadina operaia del Texas, ma è un mondo troppo conservatore per lei. Si veste con abiti maschili, va a scuola a piedi nudi e perciò viene emarginata dai suoi compagni. L’arte e la musica sono le sue passioni e il suo atteggiamento estroso si contrappone alla fragilità emotiva. Frequenta l’università in Texas, ma poi si trasferisce a San Francisco. È una città dal grande fermento culturale, ma musicalmente Janis non è compresa e comincia ad assumere alcool e droghe. Gli amici, preoccupati, le pagano un biglietto per tornare in Texas. Lì prova a cambiare stile di vita, ma l’ordinario le sta stretto. Nel 1966 entra a far parte dei “Big Brother and the Holding Company”, in poco tempo il successo è travolgente. Il secondo album “Cheap Trills” vende un milione di copie in un mese e il brano “Piece of my heart” diventa un grande classico. Nel disco e nelle performance, però, la protagonista assoluta è Janis e il gruppo si scioglie nel 1968. Ricade nella droga e nell’alcool per la solitudine e il suo produttore la aiuta a risollevarsi. Fonda la “Kozmic Blues Band” e ottiene di nuovo un grande successo, ma la droga ogni tanto ritorna. Nel 1970 muore per overdose in un hotel a Los Angeles. “Pearl”, il suo ultimo disco, si ispira al suo soprannome ed è uscito postumo: ancora oggi è un punto fermo nella storia del rock.