GIUA IN TOURNÉE CON LO SPETTACOLO “MARIA STUARDA” 

GIUA IN TOURNÉE CON LO SPETTACOLO “MARIA STUARDA”

GIUA in tournée con lo spettacolo “Maria Stuarda” dal dramma di Friedrich Schiller per la regia di Davide Livermore, del quale la cantautrice ha firmato, insieme a Mario Conte, le musiche di scena.

Il dramma, che ha debuttato lo scorso 18 ottobre 2022 in Prima Nazionale al Teatro Nazionale di Genova per poi toccare con successo i teatri di Brescia, San Marino, Trieste, Torino, Padova, Lugano e Pavia e Bergamo, sarà in scena ancora dal 21 al 26 febbraio al Teatro Donizetti di Bergamo: ultima tappa della tournée.

Uno spettacolo che sta raccogliendo l’entusiasmo di pubblico e critica, con diversi sold out e ottime recensioni sulle testate nazionali e di riferimento. Tra i commenti anche un forte apprezzamento alla presenza di Giua in scena.

Hanno scritto di Giua in “Maria Stuarda”:

«Giua, già cantante d’autore, un angelo dai capelli lunghi e infuocati… La sua musica è una sferzata di energia, un commento melodico dalle tinte dark che cala come una sciabola nei momenti più acuti dello scontro tra le due regine.» Recensione de Gli Stati Generali

«Chitarra elettrica? Sì, chitarra elettrica a bordo palco e poi direttamente in scena, e a volte anche un basso

perché ‘la musica sarà una delle colonne portanti della nostra storia.» Recensione di HuffPost

«Importantissime ed entusiasmanti le musiche scritte da Giua (nome d’arte della cantautrice e chitarrista Maria Pierantoni Giua) e da Mario Conte (sound designer).»Recensione de Il Corriere della Sera

«Lo spettacolo è sostenuto dalla straordinaria partitura musicale creata da Mario Conte e da Giua, presenza

costante che canta e suona chitarra e basso elettrico, puntando su interventi virati sull’espressività drammatica dei sentimenti.» Recensione de La Repubblica

«Ad accompagnarci nel lungo racconto dello scontro fra le due regine per la corona britannica, messo in scena quasi integralmente e tradotto da Carlo Sciaccaluga, la voce di Giua. E’ lei, armata di chitarra elettrica e truccata alla David Bowie, il cantastorie medievale, un narratore cantante che non ci abbandonerà mai, sempre in scena o ai margini del proscenio a eseguire la colonna sonora.» Recensione di Krapp’s Last Post

Poliedrica e versatile, Giua, al secolo Maria Pierantoni Giua, è musicista, compositrice, cantautrice e pittrice. Negli anni firma diverse collaborazioni teatrali come autrice delle musiche e interprete in scena, lavorando nelle produzioni di molti Teatri Nazionali e con personalità di spicco del teatro e non solo: tra le ultime collaborazioni, quella con Neri Marcorè, con cui ha condiviso la scena dello spettacolo “Quello che non ho” che in tre anni di tournée ha conquistato il pubblico italiano, registrando diversi sold out in tutto il paese.

Già al lavoro con Davide Livermore per la produzione del brano “Human Pride” che accompagna la stagione teatrale del Teatro Nazionale di Genova di cui Livermore è Direttore Artistico, per “Maria Stuarda” Giua ha composto le musiche di scena, che si dividono tra opere a firma esclusiva dell’artista ligure e pezzi strumentali realizzati a quattro mani con Mario Conte.Lo spettacolo vede la stessa Giua esibirsi sul palco, musicando dal vivo la pièce, al fianco di incredibili interpreti come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi: nell’opera, infatti, la musica è agita in scena, divenendo parte integrante del dramma. Con 5 album all’attivo, Giua ha una lunga carriera musicale che l’ha portata a vincere diversi premi (Premio Lunezia, Castrocaro, Musicultura), a essere finalista al Festival di Sanremo nella categoria Giovani nel 2008, oltre a lavorare con numerosi musicisti, quali Armando Corsi, Beppe Quirici, Riccardo Tesi e Fausto Mesolella.Impegnata da sempre su più fronti, Giua porta avanti una versatilità artistica che la vede compositrice, autrice, interprete: una performer eclettica che porta in scena, che sia in teatro o sul palco di un club, voce armoniosa e presenza catartica, realizzando in ogni campo progetti di qualità e ottenendo riscontri di critica e pubblico.
 “MARIA STUARDA” – LE MUSICHE Sulla realizzazione delle musiche per “Maria Stuarda”, Giua racconta: “Pensare alle musiche per “Maria Stuarda” è stato come immergersi nell’acqua profonda, nera e ghiacciata di un lago, riemergerne col fiato spezzato, quasi, rinascere, respirare per la prima volta.Ho messo mano a un repertorio per me inusuale, quello dei madrigali inglesi di Purcell e Dowland, e quasi rapita mi sono fatta trasportare in sonorità elettriche, distorte, dark. Voci, chitarre elettriche, basso, in un graffiarsi e spingersi continuo, fino alla resa.”             Giua, assieme a Mario Conte, hanno voluto sottolineare le atmosfere dark, a volte rarefatte, a volte violente o subdole del testo romantico di Schiller, traslandolo in una dimensione temporalmente astratta, che mette in risalto l’universalità della narrazione, sempre in bilico (come la regia di Livermore) tra il rigore formale dei rapporti di corte e le vicende interne dei personaggi, più strettamente personali, intime ed ‘umane’. La cantautrice ha sfruttato le sonorità cangianti della sua voce e i toni sempre tensivi di chitarra e basso elettrico inserendoli in un flusso di texture mai statiche, create dai campionamenti e re-sintesi di suoni reali di Mario Conte, soundscapes e oggetti sonori insieme a destrutturazioni e rielaborazioni elettroniche di audio-frammenti provenienti dal mondo della musica classica (da Vivaldi a Roberto Lupi, da Dowland a Purcell).