Epoimai pubblica sottosopra

Epoimai - sottosopra

Epoimai – sottosopra

Sottosopra” con le sue sfumature malinconiche, mette in luce le sfide di una relazione instabile, caratterizzata da alti e bassi. Propone che l’unico rifugio sia trovare conforto sotto le lenzuola, allontanandosi così dalle difficoltà che tale dinamica comporta.

La passione per la musica della giovane artista classe 2005 nasce nei viaggi in auto con il padre, ascoltando playlist variegate, e si è accesa quando da bambina canta “La Felicità” di Simona Molinari a una festa tra amici. L’amore per la musica si radica nel suo essere. Il suo viaggio musicale, partito da semplici lezioni di canto fino alla composizione di canzoni, è alimentato dal desiderio di esprimere sè stessa e di creare connessioni. La musica l’ha accompagnata nella crescita, aiutandola a comprendersi e a sentirsi meno sola. Ora, il suo obiettivo è usare la sua musica per offrire conforto e comprensione, aspirando a rendere il mondo un posto dove nessuno si senta isolato.

Il suo progetto artistico nasce basandosi sulla sua esperienza personale; in un racconto della sua vita, delle sue esperienze belle, brutte e banali, e della sua quotidianità, puntando a trasmettere semplicità e spontaneità. 

Si ispira ad artisti contemporanei e vorrebbe portare freschezza ed innovazione, ma il suo obiettivo principale è che le persone possano rivedersi nelle sue canzoni e nelle sue parole: sin da piccola per lei la musica è stata una sorta di rifugio, perciò le piacerebbe essere in grado di poter diventare lei stessa il “rifugio” di qualcuno che si rispecchia nelle sue esperienze. 

Ha avuto modo di collaborare fino ad ora con diversi produttori indie/pop di grande valore come Jurj Cirone e Antonio Chindamo di Auditoria, che hanno allevato e cresciuto all’interno dei loro studi progetti come quello di Gazzelle o quello di Fulminacci. A breve inizierà un nuovo percorso con il compositore di fama nazionale Filadelfo Castro, che ha già firmato diverse colonne sonore per serie tv e programmi di livello e ha anche partecipato al Festival di Sanremo 2020 in qualità di direttore d’orchestra e di compositore per il brano di Rita Pavone  “Niente (Resilienza 74)”.