“Dorian” l’arte non invecchia

Dorian

“Dorian” l’arte non invecchia

Un viaggio nell’immenso patrimonio delle Teche Rai alla scoperta dei protagonisti del mondo dell’arte italiana del Novecento, alla ricerca di immagini preziose ed incredibili: gli artisti al lavoro nei loro atelier, o negli studi televisivi che si confrontano con giornalisti e intellettuali, o con il pubblico, anche più giovane, sulla loro arte, o sui temi dell’attualità culturale. Un’occasione unica di ascoltare le loro parole e riflessioni, o sbirciare dietro le quinte dei loro studi per vederli al lavoro, seguire la tecnica creativa, essere testimoni diretti del processo creativo, che restituisce il lato umano e l’evoluzione artistica di personaggi che oggi sono entrati di diritto nella storia dell’arte. Sono documenti preziosi che testimoniano un’epoca di ricchezza creativa, e offrono uno sguardo irripetibile dietro le quinte dell’arte italiana del Novecento. È “Dorian – L’arte non invecchia”, una produzione Rai Cultura e Rai Teche, accompagnata dalla colonna sonora dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani con la regia di Sabrina Salvatorelli, in onda da lunedì a venerdì, a partire da lunedì 18 settembre alle 19.25 su Rai 5, su Rai Play, e anche in podcast su Rai Play Sound. Renzo Vespignani che esegue in diretta un ritratto della figlia Marta, e Giorgio De Chirico che realizza davanti alle telecamere della Rai il suo “Il sole sul cavalletto”, chiacchierando con ironia con il regista Franco Simongini. Renato Guttuso conversa con Antonello Trombadori, critico d’arte e amico dell’artista, si confronta con un pubblico di giovani con la moderazione di Giorgio Albertazzi, e chiacchiera amichevolmente con il giornalista Indro Montanelli mentre lavora alla realizzazione di una “natura morta”. Emilio Vedova che nel 1967 racconta l’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal. Mario Sironi nei diversi aspetti della sua produzione artistica: dalle poesie inedite nello studio televisivo di “Ritratto d’autore” del 1972, alla realizzazione di opere pittoriche e murali.  La vicenda artistica di Alberto Burri narrata e analizzata dal grande critico Cesare Brandi, attraverso due documentari da lui firmati. Le testimonianze dirette di Carlo Carrà che ha attraversato le successive fasi delle espressioni artistiche del ‘900 dal futurismo alla metafisica. E ancora Arturo Martini, Mino Maccari, Mario Ceroli, Mattia Moreni, Titina Maselli, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Agenore Fabbri, Giovanni Fattori, Giorgio Morandi, Umberto Mastroianni, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro, Fausto Melotti. A traghettare le idee di ieri nell’attualità sono: gli storici dell’arte Giorgina Bertolino, Vittoria Coen, Davide Ferri, Gina Ingrassia e Anna Villari, poi Lorenzo Balbi, Direttore del Museo di Arte Moderna di Bologna, Cristina Mazzantini, Curatrice della collezione Quirinale Contemporaneo, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, il giornalista Federico Giannini, la docente Barbara Cinelli, Raffaele Simongini, storico del cinema.<br>La prima puntata di “Dorian”, è dedicata a Emilio Vedova. Il poliedrico artista, nel documentario “Incontri” del 1967, ricostruisce le fasi di realizzazione dell’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal nel luglio 1967. L’installazione, per mezzo di 14 grandi proiettori, unisce i vari spazi e consiste nella proiezione di 112 lastrine di vetro di Murano su dei pannelli a forma di vela con movimenti asincroni e accompagnata dalle note elettroniche di Marino Zuccheri. Una proposta innovativa in cui Vedova rompe lo spazio bidimensionale e invita lo spettatore a diventare parte integrante dell’installazione. 
Nel corso della puntata lo storico dell’arte Alessandro Masi evidenzia le qualità creative di Vedova e si sofferma sull’importanza di mantenere viva la memoria degli artisti attraverso la visione di materiali di archivio.
“Dorian. L’arte non invecchia.” Prodotto da Rai Cultura e Rai Teche, a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani, regia di Sabrina Salvatorelli