“Custodi della memoria. La via italiana alla tutela del patrimonio” di Emanuela Avallone, Linda Tugnoli e Silvia De Felice, giovedì 13 luglio per il ciclo “Art Night”

“Custodi della memoria. La via italiana alla tutela del patrimonio” di Emanuela Avallone, Linda Tugnoli e Silvia De Felice, giovedì 13 luglio per il ciclo “Art Night”

La presenza italiana nel mondo sul fronte della tutela, della conservazione e del restauro del patrimonio culturale. La racconta il documentario “Custodi della memoria. La via italiana alla tutela del patrimonio” di Emanuela Avallone, Linda Tugnoli e Silvia De Felice, in onda giovedì 13 luglio alle 19.20 su Rai 5 per il ciclo “Art Night”. 
Con la storica firma del Memorandum of Understanding, avvenuta a Roma il 16 febbraio 2016, l’Italia è stato il primo Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’Unesco i Caschi blu della Cultura. In particolare, il documentario analizza la missione in Croazia del gennaio 2021 che ha visto lavorare fianco a fianco i carabinieri del Tpc insieme a storici dell’arte e restauratori del Ministero della cultura, coordinati dal Comandante Roberto Riccardi e dall’ingegnere Paolo Iannelli. <br>L’Italia ha acquisito una vasta esperienza nell’ambito della protezione del patrimonio culturale, in ragione della vastità di tale patrimonio e delle molteplici criticità derivanti da eventi calamitosi.  All’estero il team ha svolto missioni in Libano (esplosione che ha sconvolto la capitale Beirut in ottobre del 2020), in Albania (in conseguenza degli eventi sismici del terremoto che ha colpito il Paese nel gennaio 2020) e nel 2017 in Messico, come raccontano l’architetto Pierluigi Salvati, i restauratori Luciana Festa e Paolo Scarpitti, il fotografo Pino Zicarelli e i carabinieri del Tpc Luigi Spadari e Lanfranco Disibio. 
In questo campo l’Italia ha uno dei suoi primati culturali: oggi l’approccio italiano al restauro è accettato in tutto il mondo come raccontano all’Istituto Centrale per il Restauro la direttrice Alessandra Marino, l’archeologa Maria Concetta Laurenti e l’architetto Claudio Prosperi, protagonisti di importanti restauri dopo la distruzione di Palmira da parte del Daesh, in Cina e nella cittadella fortificata di Bam, in Iran. 
L’eccellenza del restauro italiano ha viaggiato in tutto il mondo anche grazie al coraggio e alla passione dei singoli, oltre che all’impegno delle istituzioni: Carlo Giantomassi con la moglie Donatella Zari hanno dato un importante contributo nel corso di rischiose missioni all’estero. 
Così come l’Associazione Restauratori Senza Frontiere, che ha operato un importante restauro a Persepolis, uno dei luoghi simbolo della storia dell’umanità, a dimostrazione che la cura riguarda anche l’identità delle culture; ne parlano Paolo Pastorello e Maria Luisa Laurenzi Tabasso. 
Anche l’Iccrom, organismo dell’Unesco ha scelto Roma come sede fin dalla fondazione nel 1956 proprio per la nostra tradizione nel restauro, come racconta Valerie Magar, e continua il suo lavoro nel mondo per la salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale.