CARAVELLE & MERCVRIO, il nuovo singolo “Incoscienti”, intervista: “amare ci mette nella condizione di essere feriti, di stare male, e per compiere un gesto di autolesionismo bisogna necessariamente essere degli incoscienti”

CARAVELLE & MERCVRIO, il nuovo singolo “Incoscienti”

CARAVELLE & MERCVRIO, sono oltre, creano una sinergia formidabile, intelligenti e immediati, il coefficiente del loro talento è alle stelle.

Caravelle, il suo vero nome all’anagrafe è Andrea Abruzzetti, e Mercvrio, nome d’arte di Davide Attili, sono una combinazione accattivante e originale da ascoltare in loop.

Il loro nuovo singolo si intitola “Incoscienti“, uno splendido brano per dire che proprio dall’incoscienza derivano tutte le cose più importanti.
In occasione dell’uscita del nuovo singolo di CARAVELLE & MERCVRIO, “Incoscienti”, il magazine Emozionienozioni ha ospitato MERCVRIO per scoprire tutte le novità.

Quanto la musica ha inciso sulla tua evoluzione personale negli anni?

Credo sia il contrario in realtà, penso che la mia evoluzione, o crescita personale, abbia contribuito a determinare il tipo di musica che mi piace fare.

CARAVELLE & MERCVRIO, il nuovo singolo “Incoscienti”

Mercvrio è un nome d’arte che resta immediatamente impresso, arriva emotivamente proprio come la tua vocalità,  qual è la genesi del tuo pseudonimo?

Diciamo che volevo un nome che rispecchiasse quanto volevo fare a livello musicale, che fosse già di per sé una dichiarazione di intenti; la varietà di significati che il termine “mercurio” racchiude in sé si sposa bene con il tipo di percorso artistico che sto cercando di seguire, ovvero perseguire sia una certa eterogeneità stilistica che lasciare spazio a più livelli di interpretazione all’interno delle mie canzoni.

Sei nato in una data palindroma, a un’orario estremamente peculiare, quanto credi che il destino possa essere già scritto? L’ispirazione della tua musica è guidata più dall ragione o dal fato?

Forse sarebbe bello credere nel destino, ma per esperienza mi convince di più il determinismo. Poi la mia data di nascita è palindroma solo se prendo come riferimento il sistema occidentale, ma se per esempio fossi nato in Cina sarei del 4688, ed ecco che la magia va a farsi benedire. Comunque l’ispirazione per la musica può  avere diverse cause scatenanti, molto spesso anche casuali, ma poi mettersi lì a scrivere una canzone per me è un atto esclusivamente razionale.

CARAVELLE & MERCVRIO, il nuovo singolo “Incoscienti”

Il tuo nuovo singolo “Incoscienti” vanta una grande collaborazione con CARAVELLE, com’è nato il vostro feat?

Ho conosciuto il dottor Caravelle perché facciamo parte della stessa etichetta discografica, ed è stata la nostra producer, la magica Reb, che ha avuto l’intuizione di farci lavorare insieme.  

CARAVELLE & MERCVRIO, il nuovo singolo “Incoscienti”

Quanto è fondamentale l’audacia per addentrarsi senza elucubrazioni in un mood da “incoscienti” per concedersi la possibilità di vivere fino in fondo le proprie emozioni?

Credo sia fondamentale; amare ci mette nella condizione di essere feriti, di stare male, e per compiere un gesto di autolesionismo bisogna necessariamente essere degli incoscienti.

Quali sono gli artisti che hanno influenzato il tuo percorso musicale?

John Fante, Italo Calvino, Murasaki Shikibu, Walter Moers e Immanuel Casto.

Il tuo progetto da solista è nato nel lontano 2014,  cosa provi quando ascolti i brani dei tuoi albori?

Tenerezza

Hai dedicato un brano alla Capitale, “La pioggia su Roma”, featuring il cantautore NH, Cecile e Sarai, come ha preso forma il brano?

Anche in questo caso fu un’intuizione della nostra producer, la quale ci ha fornito le coordinate musicali da cui siamo partiti per scrivere il testo. Alla fine credo ne sia venuto fuori un mix particolare.

In quale emozione ti rispecchi maggiormente quando canti?

La sehnsucht.

Quanto sei coinvolto in prima persona nella realizzazione dei video che accompagnano i tuoi brani?

Completamente, visto che ne curo regia e sceneggiatura insieme alla mia società di produzione video, Miniera.

Qual è il motto che sposi più frequentemente?

Cerca di fare meglio di quanto hai fatto ieri. Se non ci riesci, cerca di non fare troppo schifo. Se dovessi fare schifo, amen, domani sarà più facile fare meglio.  

Quanto avverti la responsabilità dei messaggi che trasmetti al tuo pubblico attraverso le tue canzoni?

Ma onestamente non sento nessun tipo di responsabilità, finché non incito a invadere la Polonia o a prendersela con un determinato gruppo di esseri viventi, quello che fanno le persone con le mie canzoni è un loro atto intimo e personale.

Come vivi il rapporto con i social network?

Odio e amore, molto banalmente.

Qual è attualmente lo scenario perfetto per il tuo concerto ideale?

Quello in cui non devo suonare nessuno strumento se non cantare e basta. Un sogno. Mi piace avere la possibilità di esprimermi anche fisicamente sul palcoscenico, mentre essere costretto dietro uno strumento mi limita parecchio per come sono fatto. Ma è un male necessario al momento.

Con quali artisti vorresti collaborare?

Oggi ti dico Donald Glover, domani potrebbe essere Orietta Berti.

Qual è la tua percezione riguardo i talent? Amici, Tú Sí Que Vales, o XFactor, quale sceglieresti?

Non è una forma di intrattenimento che mi interessa, ma non è neanche pensata per interessarmi così come altre migliaia di cose; insomma non è un problema per me che esistano i talent. Tra questi forse Amici perché Maria De Filippi mi sembra in gamba, così per simpatia, anche se mi pare stia pure nell’altro però, vabbè, Amici mi ispira di più.  

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a fare musica, scrivere una serie tv e cercare di non essere povero.

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