ANDREADIECI debutta con il suo primo album “ Sbotto”

Andreadieci

ANDREADIECI  debutta con il suo primo album “ Sbotto”, una collezione di 8 tracce, 6 singoli e 2 inediti, interamente rimasterizzati.

Questo disco è un messaggio per chi crede ancora nella comunicazione attraverso i testi non offensivi e di istigazione, ma bensì per gli innamorati, per le persone comuni che perseverano ogni giorno, per i sognatori, per le persone vere, umili, per le persone di paesini pieni di tradizioni dove i campanili suonano ancora per via di una corda tirata da un braccio.

Sbotto” è disponibile dal 16 febbraio 2024, in formato fisico e digitale, pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio Records, Milano. Il disco è prodotto da Gianluca Pecchini.

Track-List:

CHIAMO GLI AMICI

Il brano è una ballad sentimentale che prende ispirazione dalla grande scuola cantautoriale pop-rock italiana (Vasco, Grignani, Nannini, Bennato), in cui il protagonista prorompe in un sincero grido d’amore, nell’impossibilità di dimostrare inequivocabilmente il suo affetto all’amata. Per rifugiarsi dalle sue frustrazioni, egli si abbandona alla compagnia degli amici e a semplici piaceri ( … mi bevo una Coca-Cola gelata, ghiacciata e non penso più a te…)”

PERCHE’ TI VOGLIO BENE

Una soft rock ballad dal sound grezzo e sincero, che suggerisce il carattere intimo del brano, creando un clima melanconico e nostalgico. Il timbro dell’artista vuole esprimersi in senso autodistruttivo e provocatorio, quasi rimandando a quel magico e torbido clima proposto dai poeti “baudelairiani” della storia letteraria. Un testo profondo ma dalla struttura semplice e schietta: disegna immagini comuni nella vita di ogni uomo ma mai banali, sempre colorate dalle nostre soggettività.

L’artista canta direttamente alla persona amata, confidandoci quanto i due si vogliano bene reciprocamente e nonostante non si vedano da un po’ applicano ciò che davvero conta, cercarsi con la mente. Un messaggio d’amore, tanto semplice quanto profondo sfogo sentimentale.

CHICAGO

Un brano rock dalle sonorità del primo Bennato.

Un poeta sexy seduce in maniera ironica la sua amata, che è già sua moglie.

Meglio non perdere con il tempo il valore dell’amore nel corteggiare chi hai già conquistato e conosciuto oltre un semplice bacio. La fiamma deve essere sempre accesa.

OGGI E’ DOMENICA

Un brano rock ballabile e spensierato, nel quale il desiderio di trascorrere una notte libera dai problemi fa da contraltare alla delusione d’amore appena vissuta.

Ritrovarsi con gli amici al bar, abbandonarsi allo svago che una notte tutta da bere può garantire, diventa quindi una via di fuga dai problemi di quella quotidianità che, al calar del sole, passa in secondo piano, anche soltanto per qualche ora.

CONTO SU DI ME

Un brano rock dal sound allegro e spensierato. Nelle parole dell’artista: “poche persone credono nelle tue capacità espressive e manuali e per quei pochi devi sempre semplicemente trovare un ergo di convinzione. Solo credendo in te stesso puoi far sì che qualcun altro ti segua sincero nel gioco della vita”

IO SONO QUI

Una canzone rock dove i sentimenti hanno il valore assoluto.

L’artista, nel brano, narra della volontà di preservare i propri sentimenti, nel mezzo di un vortice di passione sentimentale e amicizia, non del tutto compresa.

La canzone svela le difficoltà di un amore in crisi, in cui l’autore riflette sulle cause che hanno portato gli amanti ad allontanarsi. Il protagonista si chiede come l’altra persona stia affrontando questa rottura, sperando che anche l’amante soffra la sua assenza.

Si nota come il testo, quindi, affronti lo stadio ultimo di una rottura prima di raggiungere la tanta agognata accettazione.

UN SECONDO

Con questo brano, dalle tinte grunge rock, il cantautore milanese ci invita all’introspezione, a prendere tempo per noi stessi in un mondo dove tutto è dominato dalla frenesia. Come afferma l’artista, “Perché rincorrere il tempo, chi ha deciso che noi dobbiamo vivere succubi delle ore”.

Oggi giorno siamo portati all’omologazione, a considerare sbagliato il diverso, al paragone con chi riesce a raggiungere i propri obiettivi prima di noi. Questo ci costringe in un circolo vizioso, fatto di frustrazione e invidia, che non ci fa stare bene con noi stessi. Invece, ognuno di noi dovrebbe concentrarsi su ciò che per lui è importante, per trovare un equilibrio interiore ed esteriore, liberandosi dalle costrizioni. Un tema universale già affrontato da diversi artisti, non solo musicali, che Andrea rende particolarmente contemporaneo:

“Ho bisogno di riflettere e pensare se c’è un secondo / Un secondo per me / Metti l’abito da sera che si torna più̀ allegri / Metti apposto la testa / Siamo zingari di notte in una festa

In questo modo, l’artista vuole mettere in discussione il famoso detto “l’erba del vicino è sempre più verde”, esortandoci ad aprire le porte della percezione e a lasciarci guidare dal nostro istinto e dal nostro Essere, in modo da riuscire a trovare la strada giusta secondo le nostre ore, il nostro spazio vitale.

MARY LOVE

Un brano che racconta la bellezza e le difficoltà di un sentimento travolgente e vivo come quello dell’amore.

“Mary Love” parla di un ragazzo impegnato alla continua ricerca del suo amore platonico, quello immaginario che sogna da tempo, ma che ancora non ha trovato. Una storia che si avvicina a ciò che succede ancora oggi a molte persone.

“A volte ci convinciamo che quella persona, o quell’amore che stiamo vivendo, siano davvero ciò di cui abbiamo bisogno, quello che cerchiamo, ma in realtà ci stiamo solo illudendo e innamorando dell’idea che abbiamo di esso. Vorremmo che sia in un modo, ma in realtà alla fine non è mai così” – afferma l’artista.

Biografia ANDREADIECI:

ANDREADIECI, ma anche semplicemente DIECI, artista che respira perseveranza nell’arte della musica e non. Pubblica con “Terzo Millennio Records” cinque brani: “Mary Love”, “Un Secondo”, “Oggi è Domenica”, “Chiamo gli Amici”, “Perché Ti Voglio Bene”, “Io Sono Qui”.

Di acari e polveri e di sale prove milanesi ne ha respirati, di parole dette e musica di ogni genere ne ha sentite suonando e cantando sui palchi della Milano da bere, da vivere, da sperimentare. Ma non solo Milano, esperienze in vari contesti nazionali che sono riportate sui giornali del tempo e dai ricordi personali. L’artista cresce artisticamente nella scuola “B-Nario” alla fine degli anni Novanta. L’adolescenza vissuta nelle strade e nelle compagnie di oratorio, conoscenze fortuite amichevoli in contesti cinematografici e di spicco musicali, lo portano a fantasticare sulla libertà di pensiero libero, poetico.

Scrive, accorda, esprime. Si cimenta a conoscere artisti di strada e a formare band che hanno lasciato nel tempo ricordi e musica. Diventa il frontman dei “Semplici”, i “Nativa”, gli “Indako”.

Il suo perseverare lo porta a sperimentare un progetto da solista che lo rende completamente più libero dall’aspetto di gruppo da gestire.