ALiBi, prorompente duo rock, romano, composto da Alessandro Battistini (voce, testi, produzione) e Marcello Piersanti (testi e chitarre). Band innovativa e originale, si contraddistingue decisamente nell’attuale scena musicale con sonorità intense e rivoluzionarie. Abbiamo raggiunto gli ALiBi per un’inedità intervista ricca di curiosità e novità.
“Gennaio” viscerale e intenso è un brano fortemente d’impatto. In quanto tempo avete realizzato il vostro nuovo singolo?
“Gennaio” è stato il secondo brano su cui abbiamo lavorato per questo album, volevamo ricreare un atmosfera dark pop, che fosse assordante nel suo minimalismo, e che crescesse su ritornelli e bridge. Abbiamo quindi scelto di mantenerci su chitarre, pad, pianoforte, batterie 808 e basso. Sul bridge abbiamo aggiunto due synth lead e una seconda voce sotto di un’ottava per ricreare un mood alla Billie Eilish. Ci è voluto un po’ di tempo, circa 3/4 settimane, per capire la direzione da prendere, soprattutto a livello di testo, dove curiamo molto attentamente le metriche. Siamo del parere che sia sempre giusto dedicare il tempo necessario a rasentare la perfezione.
Dove collochereste il brano “Gennaio”?
Non sapremmo bene dove collocarla all’interno di una classificazione di generi. Sicuramente lo stampo del pezzo è pop, ma come detto prima forse lo definiremmo dark e sperimentale, vista l’atmosfera, e con sottili sfumature di rock ed elettronica.
Nella lirica del brano Gennaio affermate “Ognuno che pensa di essere unico”, quanto credete possa essere fondamentale oggigiorno essere fedeli a se stessi?
È assolutamente fondamentale essere fedeli a se stessi e ai propri principi, distinguersi dalla massa di un mondo che fa di tutto per renderci sempre più stereotipati e catalogabili in una categoria. Quella parte di testo in particolare, si riferisce all’egoismo delle tante persone che si credono il centro dell’universo. Crediamo che l’umiltà e il rispetto per gli altri siano due principi assolutamente fondamentali.
Qual è il messaggio principale che avete scelto di veicolare attraverso “Gennaio”?
Il messaggio è semplice. Il brano parla del fuggire da un mondo che sta andando in rovina, e che ora guardiamo dall’alto, da uno schermo privilegiato oltre l’atmosfera e il caos. Da qui riflettiamo sulla mancanza di casa (il freddo, la regolite lunare nelle scarpe), l’uomo non è progettato per vivere al di fuori del pianeta Terra. Il protagonista vorrebbe lavarsi via di dosso tutti gli errori fatti da chi l’ha preceduto, è l’uomo il vero effetto collaterale nel nostro ambiente. Solo due soluzioni, tornare a casa e cercare di salvare il pianeta dalla catastrofe ambientale, oppure lasciarsi tutto alle spalle in cerca di un nuovo mondo.
Il Festival di Sanremo è alle porte, partecipereste alla kermesse Sanremese?
Non credo saremmo adatti a Sanremo in questo momento, o più che altro Sanremo non è ancora adatto a noi, ancora troppo legato alla classica musica italiana. Nelle ultime edizioni si è visto un miglioramento, ma nel 2023 esiste ancora distinzione di categorie tra big (alcuni scelti con dubbi criteri) e giovani. Ad oggi il successo si può ottenere in un lampo, ed ugualmente in un attimo si viene dimenticati. Comunque se decidessero di cambiare qualcosa perché no, saremmo lieti di contribuire a questa opera di rimodernamento.
Progetti futuri?
Li scopriremo solo vivendo. Per ora ci dedichiamo alla promozione del disco, abbiamo ancora cinque pezzi da farvi ascoltare, e ci prepariamo per esibirci live. La nostra sala di registrazione sarà pronta tra pochi mesi, e sicuramente avremo tanto ancora da tirare fuori dal cilindro.
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