Un viaggio verso la consapevolezza dei propri sogni, dei traguardi raggiunti e delle persone incontrate lungo il cammino, introdotto dal singolo omonimo
«Di come è nata “La lunga strada” conservo un ricordo davvero forte, perché non è venuto fuori solo il brano. Quell’episodio ha dato vita a tutta una serie di riflessioni sui desideri, sulla loro effettiva opportunità, sulla loro effettiva possibilità di realizzazione, sulle energie che avevo voglia di riversare ancora in alcuni percorsi, e tanto altro ancora» Edoardo Cerea.
Guidando, sotto la pioggia di gennaio in autostrada, la mente vaga tra i ricordi di altre mille serate passate così, caricando gli strumenti, guidando fino al locale del live e ritornando a casa a notte fonda. Le domande si accumulano insieme alle immagini di chi c’era a condividere quelle notti da folli ed ora non c’è più. Ricordando gli amici di tante serate storte, che la vita ha portato su altri sentieri e chi, invece, a queste serate, non è mai mancato. Il bisogno di seguire la musica ovunque ripensando alle prime volte che, cantando, si otteneva quella piacevole sensazione di stare bene. Riflessioni, in quel momento “definitive”, che si sono fatte canzoni.
