Zart, dal featuring con Fred De Palma al nuovo singolo “Disneyland”, intervista: “a livello di stima, ovvero che ci collaborerei anche solo per tenermi il feat come bagaglio emozionale senza mai pubblicare neanche la collaborazione, Danti, Eiffel 65, Raige ,Tiziano Ferro, Ultimo e Cesare Cremonini”

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Zart, il suo vero nome all’anagrafe è Alessandro Mosca, straordinario cantautore, nato a Savona, classe ’93.

Appena diciottenne pubblica il suo EP d’esordio, contenente diverse collaborazioni, tra cui un featuring con il re del reggaeton, Fred De Palma.
Ritorna con un nuovo singolo intitolato “Disneyland”, un brano davvero formidabile e carismatico, disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Zart per un’intervista esclusiva tra emozioni e riflessioni.

Qual è l’odierna genesi del tuo nome d’arte?

Il mio nome d’arte deriva dalla composizione della parola “zar” e “art”, come a significare di essere uno zar nella mia arte.

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Quando ti sei avvicinato al mondo della musica?

Da molto piccolo come ascoltatore. Ero e sono ancora appassionato della musica popolare come i Pooh, Laura Pausini, Marco Masini, De André e via dicendo. A 13/14 anni, ho iniziato a comporre i miei primi testi inediti.

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Hai realizzato numerose collaborazioni con grandi artisti, in particolare cosa porti con te del featuring con Fred De Palma?

Sicuramente tanta stima nei suoi confronti per la disponibilità datami nell’averlo all’interno di un mio progetto. E poi tanta gratitudine, perché ho iniziato a capire come lavorare più seriamente e professionalmente in studio grazie a lui.

Quali personaggi hanno avuto un ascendente maggiore sulla tua formazione artistica?

Come metodo di scrittura, è stato un approccio molto intimo che arriva prima ancora di scrivere canzoni, poiché usavo la scrittura come unica arma di sfogo e quindi la per esorcizzare le mie ansie e paure da piccolo. Mentre chi mi ha spinto ascoltandolo, è un rapper romano di nome SENT, che attraverso i suoi testi mi ha convinto nel provare ad esprimermi musicalmente. Poi, i vari artisti che da piccolo ascoltavo; loro sono gli stessi che mi hanno fatto amare la musica.

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Il tuo nuovo singolo “Disneyland” è estremamente innovativo e incisivo, com’è nato?

Grazie mille! “Disneyland” è nato dall’insieme di emozioni positive legate ad una persona e alla voglia di sperimentare in studio nuovi suoni; la prima bozza era molto diversa sul fronte sonoro.

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Nel testo affermi “tempo sul mio Rolex si è fermato”; se fosse possibile viaggiare nel tempo, tra passato e futuro, quale destinazione sceglieresti?

La citazione al tempo sul “mio Rolex” è dovuta a fatto che il mio tempo è prezioso e lo fermerei solo per rivivere il momento in cui provo certe emozioni, per renderle eterne. Mentre se potessi viaggiare nel passato o futuro, credo che sceglierei di rivivere esattamente da capo la mia vita, ma solo per rifare tutto uguale, perché mi ha formato e ciò che sono adesso mi piace.

Come ti relazioni ai social network?

Il mio rapporto con i social è molto strano, sono ancora una persona che preferisce andare a bussare alla porta e proporsi face to face, ma purtroppo il mondo si è innovato e quindi cerco di passare il giusto tempo sui Social per comunicare e per proporre le mie idee.

Amici di Maria De Filippi, XFactor, o Tú Sí Que Vales? Quale sceglieresti?

Per ordine e spiegazione mi piacerebbe Amici, poiché in passato mi era stato proposto e ho rinunciato, scioccamente. L’idea mi piace per il contesto, molto formativo. X Factor, mi piace perché è un programma anch’esso molto meritevole, un grandissimo trampolino di lancio. Tú Sí Que Vales mi piacerebbe tanto, soprattutto per la stimata conduzione dei giudici. Ma tra i tre, indubbiamente Amici.

Qual è il tuo sogno più grande?

Il mio sogno più grande è quello di dare voce a tutte le persone che hanno avuto una vita simile alla mia attraverso la musica, per poter dire ad ogni sognatore che è possibile realizzare i propri desideri credendo in se stessi. In poche parole, essere su un palco con tantissima gente attorno che, oltre ad amare le mie canzoni, abbia la possibilità di amare me  come Alessandro e non solo Zart come artista.

Qual è il motto che sposi più frequentemente?

Non sono solito a usare motti già creati; solitamente mi incoraggio con parole mie (ride)! La cosa che più spesso dico a me stesso, è che la notte si sogna e il giorno si sta svegli per realizzare i sogni.

Con quali artisti gradiresti collaborare prossimamente?

A livello di stima, ovvero che ci collaborerei anche solo per tenermi come bagaglio emozionale senza mai pubblicare neanche la collaborazione, Danti, Eiffel 65, Raige ,Tiziano Ferro, Ultimo e Cesare Cremonini.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a lavorare con il mio team, che ormai è la mia famiglia, e cercare di essere ogni giorno mezzo passo avanti al giorno prima. Lo step finale sarebbe partecipare al Festival di Sanremo in futuro; quello per me sarebbe l’arrivo.

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