VINA ROSE, il nuovo singolo “Sweet Denial”, intervista: “sono del parere che un cantante per emozionare l’ascoltatore, debba prima emozionare se stesso”

Vina Rose

VINA ROSE, cantautrice e attrice, catanese nel mondo, intensa e autentica, porta con sé l’Etna e ritorna nella sua Sicilia ogni volta che può.

A soli 14 anni ha intrapreso la sua carriera artistica, in seguito si è trasferita a Milano, dove ha conseguito il diploma, in Musica e Arti Performative all’Accademia “M.A.S”,  e la laurea, in Comunicazione all’Universita’ degli Studi di Milano.
Da 5 anni vive a Londra, vanta numerose collaborazioni, con importanti nomi del panorama musicale italiano ed internazionale, come Andrea Bocelli, Alexia, Giorgia, per citarne alcuni. Inoltre ha partecipato a diverse trasmissioni televisive nazionali (da “Ballando con le stelle” a “Vietato Funari”, “Che tempo che fa”,“Festivalbar”,”Top of the Pop”) e collaborazioni con L’Orchestra di Sanremo , Radio Italia, Radio 105 e Radio 2.

Inoltre è apparsa come attrice in diverse pubblicità, serie tv, shows e documentari sulle reti nazionali inglesi “BBC e ITV”, come “Victoria & Albert –The Royal Wedding”, dove ha interpretato la Duchessa di Sutherland.

Vina Rose con il suo nuovo singolo, il brano “Sweet Denial”, si è qualificata al sesto posto a Una Voce per San Marino.

Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Vina Rose per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Sono del parere che un cantante per emozionare l’ascoltatore, debba prima emozionare se stesso: per fare ciò è necessario scavare all’interno del proprio inconscio ed entrare in contatto con il proprio essere più profondo. Tutto dipende dallo stato d’animo in cui mi trovo, o da ciò che voglio comunicare con i miei testi, ma generalmente provo gioia e felicità, altre volte empatia nel dolore e nostalgia. Altre volte ancora confusione o rabbia.

Qual è la matrice del tuo pseudonimo?

Vina è diminutivo di Valentina, e Rose è un omaggio a mia madre che si chiama “Rosaria” .

Quanto è autobiografico il tuo nuovo singolo “Sweet Denial”?

Credo che tutti almeno una volta nella vita si siano trovati in una situazione simile a quella da me descritta nel testo di “Sweet Denial”:  io mi reputo una persona molto intensa e passionale di natura e vivo le emozioni e i sentimenti al 100%, quindi direi che mi rispecchio molto in questo brano per il modo in cui a volte ho vissuto l’amore, anche se questa canzone in particolare, non è nata da un’esperienza vissuta in prima persona al momento della sua stesura e composizione.

Il tuo nuovo singolo, “Sweet Denial”, è focalizzato su una relazione complicata e gli annessi dubbi. Quanto è fondamentale rendersi disponibili emotivamente?

Il rendersi disponibili emotivamente è una questione di coraggio e dell’essere in pace con se stessi, perché l’essere vulnerabili non è mai facile: trovo che nella società di oggi in particolare, tante persone siano vittime di se stesse e abbiano paura a lasciarsi andare emotivamente, a causa di un’insicurezza personale data dall’incapacità di saper supportare psicologicamente il prossimo, e questo penso sia una conseguenza di ciò che si è vissuto sin da piccoli, crescendo forse in ambienti non proprio sereni e amorevoli in casa.

Nel videoclip si denota fortemente la dipendenza emotiva, quanto è difficile staccarsi dalle consuetudini?

Trovo che distaccarsi dalle consuetudini sia una cosa estremamente difficile da fare, non esiste un tempo uguale per tutti o un limite, ognuno di noi è diverso, c’è chi riesce a farlo in più breve tempo, c’è chi impiega di più, tutto dipende dall’intensità e la profondità del rapporto e dal come si vive in generale l’amore.

Come vivi il mondo dei social network?

A dire la verità ho un rapporto di odio/amore con i social network, poiché credo che moltissime persone abbiano proprio dimenticato l’importanza delle interazioni umane e tutto ciò che interessa loro sono il numero di like o followers che riesci ad ottenere. Ogni tanto sento il bisogno di prendere un po’ le distanze dai social media, perché è un mondo secondo me un po’ troppo intrusivo, quindi è importante farne un utilizzo moderato, per non rischiare di esserne vittime (in termini di paragonarsi agli altri, o il mostrare aspetti di se stessi molto diversi da quella che è poi la realtà). Detto ciò, credo siano diventati comunque uno strumento importantissimo di promozione e visibilità, quindi ne riconosco l’importanza e a volte si rendono necessari, soprattutto a livello lavorativo.

Qual è il motto che sposi più frequentemente?

“Non sei mai completamente vestito senza un sorriso”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

In queste settimane sono molto impegnata in studio a registrare tanta nuova musica che spero vedrà la pubblicazione nei prossimi mesi. Contemporaneamente, sarò impegnata in alcune riprese cinematografiche in serie tv di prossima pubblicazione. 

Vina Rose su Spotify

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