Valenn, intervista: “Vasco, mi ha formato come persona oltre che musicalmente, poi ascolto da sempre rock, punk, indie e pop, da artisti come gli Oasis, i Green day, Gazzelle, Yungblud ho inconsciamente preso qualcosa, soprattutto a livello di testi”

Valenn

Valenn, il suo vero nome all’anagrafe è Valentina, cantautrice e musicista dal talento innato. A soli 18 anni scrive le sue canzoni, inoltre suona chitarra e pianoforte. È un’artista autentica di cui sentiremo molto parlare in futuro, possiede una prorompente inclinazione estrosa. Abbiamo raggiunto Valenn per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando ascolti la tua musica?

L’emozione in cui sicuramente mi rispecchio è la tristezza, fino ad ora ho scritto canzoni quando ne sentivo emotivamente la necessità, quando avevo bisogno di sfogarmi e questo capita soprattutto quando vivo momenti tristi.

Qual è il tuo primo ricordo vertente il mondo della musica?

Il mio primo concerto, quello di Vasco, ero piccola e mi portarono i miei genitori, sono loro che mi hanno fatto avvicinare al Kom, è stato un primo approccio fantastico.

Quali artisti hanno avuto un ascendente maggiore sul tuo background musicale?

Primo fra tutti Vasco, mi ha formato come persona oltre che musicalmente, poi ascolto da sempre rock, punk, indie e pop, da artisti come gli Oasis, i Green day, Gazzelle, Yungblud ho inconsciamente preso qualcosa, soprattutto a livello di testi.

Com’è nato il brano “Un Po’ Così”?

Avevo da tempo in mente un progetto, che poi ho chiamato “un po’ cosi”, che contenesse 2 canzoni molto personali con una base formata principalmente dal pianoforte in modo che si potesse valorizzare l’intimità dei testi; la prima di queste è “TEMPO PER NOI”, le mie canzoni nascono da riflessioni che faccio in momenti diversi, gran parte di questo brano tratta di un signore anziano che ho incontrato sulla metro a Milano, guardandolo ho immaginato quali potessero essere i suoi pensieri  e le sue difficoltà, così ci ho scritto una storia, che poi ho collegato ad altre mie esperienze, dopo che ho scritto questo racconto ho ripreso in mano un ritornello che scrissi quest’estate e dato che il testo completo mi soddisfava mi sono messa al pianoforte a registrare la base per la canzone. Il secondo brano è la versione acustica (solo piano,violino e voce) di “CANZONE FRAGILE”, la mia prima canzone uscita il 2 settembre di quest’anno; avevo da tempo l’obiettivo di creare un brano che avesse una parte al violino e fortunatamente ho incontrato la persona giusta!  Queste 2 canzoni sono semplicemente il riflesso delle mie emozioni.

A chi dedichi “Un Po’ Così”?

È un progetto che dedico a me stessa e a tutte le persone che come me sono fragili; ho sempre pensato di non essere all’altezza di niente a causa della mia fragilità, ma la musica mi ha dato più sicurezza, mi ha dato una spinta e mi ha fatto capire che quando canto, scrivo o suono la mia fragilità può diventare forza.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

“be who you needed when you were younger”. Da bambina avrei voluto incontrare qualcuno che mi potesse capire, invece mi sono sempre ritenuta strana e un po’ fuori dal mondo, quindi è questo il mio obiettivo: diventare la persona di cui avevo bisogno quando ero più piccola e chissà magari aiutare qualcuno che si è sentito o si sente come me.

Progetti futuri?

Al momento sto scrivendo varie riflessioni, da cui poi nasceranno sicuramente altre canzoni, vorrei uscire dalla mia comfort zone e provare nuovi stili, per ora è tutta solo un’idea, si vedrà!

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