Turchese, intervista: il suo nuovo singolo “Straniera”

Turchese

Turchese, intervista: il suo nuovo singolo “Straniera”

Turchese, musicista, scrittore e copywriter, ha intrapreso un nuovo cammino da solista, in seguito a una lunga carriera costellata di successi e tournée per il mondo con la sua band storica, gli Airway.

Il suo vero nome all’anagrafe è  Sandro Cisolla, Turchese è un artista estremamente poliedrico capace di rinnovarsi costantemente restando al tempo stesso fedele a se stesso, è un cantautore che parla al cuore.

Si distingue nel panorama musicale, Turchese è in grado di raccontare storie capaci di infondere messaggi importanti spaziando tra sonorità anni ’70 e pop rivisitate in una chiave considerevolmente innovativa.

Nella musica di Turchese traspare l’amore immenso che nutre per le sue opere, canzoni fuori dagli schemi, originalissime e bellissime, spensierate e contemporaneamente concrete, una risorsa che rappresenta un baluardo capace di emozionare intere generazioni.

Inoltre, Turchese, nel 2019 ha pubblicato il libro “Radici” edito da Rizzoli, scritto insieme a sua moglie, Chiara Canzian ( eccezionale cantautrice, blogger e scrittrice, figlia di Red Canzian, cantante, compositore, bassista e polistrumentista dei Pooh ).

Il cantautore ha affermato di aver sempre identificato il suo percorso professionale come un’onda mossa dal vento della passione, una realtà dinamica orientata verso ciò che ama e lo fa stare bene, proprio come accade con le sue canzoni, in perenne evoluzione, che riescono a far star bene fin dal primo ascolto.

Nel suo primo singolo da solista, “L’Ultimo Metrò”, i cori all’inizio del brano sono di Chiara Canzian, mentre alla batteria e alla chitarra ci sono Phil Mer e Stefano Camarca. Turchese, Sandro Cisolla, ha lavorato in studio con Ivan Antonio Rossi (già fonico per Levante, i Ministri, Francesco Gabbani e tanti altri) e Francesco “Katoo” Catitti. Abbiamo raggiunto Turchese per un’intervista esclusiva, ha parlato del suo nuovo singolo “Straniera” e dei suoi progetti futuri.

Il tuo nuovo singolo “Straniera” è come uno splendido quadro, è un brano estremamente particolare ed immensamente coinvolgente, com’è nato?

Grazie per i complimenti! Straniera è il primo pezzo scritto come Turchese. È nato in maniera velocissima, quando in una tarda primavera il sole al tramonto proiettava dei riflessi sul vetro di casa. Ho preso la chitarra e ho scritto…

“Straniera” è stata inserita immediatamente nella playlist “Scuola Indie” di Spotify, è un traguardo molto importante. Come hai vissuto un riconoscimento così rilevante?

Sono stato molto felice! Ad oggi, vuoi o non vuoi, passi per questo tipo di riconoscimenti per dar luce al tuo progetto musicale.

Turchese

Quando hai iniziato ad addentrarti nel mondo musicale? Cosa rappresenta la musica nella tua quotidianità?

Ho iniziato ad approcciarmi alla musica sin da piccolo, quando mio padre, collezionista attento di vinili, mi faceva ascoltare a rotazione i grandi nomi della musica degli anni 60 e 70. La musica è il mio lavoro, la mia passione e la mia libertà: quindi rappresenta gran parte delle mie giornate.

Turchese

Turchese è uno pseudonimo decisamente molto incisivo, infonde serenità e permette istantaneamente di sognare. Come hai scelto il tuo nome d’arte?

Il Turchese è sempre stato il mio colore preferito, senza comprenderne mai fino in fondo il motivo. Sin da piccolo mi attraeva in maniera forte e inspiegabile.

Turchese

Il tuo primo singolo, “L’ultimo Metrò”, parla di una storia d’amore tra un musicista e un’attrice, tra ironia e perspicacia, enfatizza la valenza delle piccole cose. Quanto credi che la semplicità possa regalare la vera felicità?

Sono assolutamente convinto che la felicità duri per un attimo: se riuscissimo a riempire le nostre giornate di un buon numero di quegli attimi, concentrandoci sulle piccole cose semplici e genuine, potremmo avvicinarci molto all’essere felici.

Quali personaggi hanno influenzato maggiormente il tuo background artistico?

Un nome su tutti: The Beatles.

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Con quali artisti vorresti collaborare prossimamente?

Non ho un nome particolare. Sicuramente qualcuno che condivida con me l’idea che la musica si costruisce sui sogni.

Hai alle spalle un percorso artistico molto intenso, 16 anni di attività e un numero di concerti incalcolabili, tra palchi italiani ed europei con gli Airway, band che ha segnato la storia del panorama musicale internazionale. Vivere la musica da solista ti dona una prospettiva nuova?

Assolutamente sì. Si tratta di diventare pienamente responsabile di successi e insuccessi. La vera differenza è legata a un’assunzione totale di responsabilità per ciò che faccio.

Come vivi il tuo rapporto con l’universo dei social network?

Trovo si tratti di un universo paradossalmente limitante. I social erano nati come un mezzo in cui sembrava di poter essere più liberi e avere il mondo a portata di mano, per comunicare se stessi e il proprio lavoro. Ad oggi, pare che la musica si svolga tutta lì, e questo limita enormemente la capacità di esprimere l’essenza stessa dell’essere un musicista. Detto questo, i social oggi sono una realtà e una regola del gioco: se decidi di giocare, devi rispettare le regole.

Parteciperesti a un talent show? Amici, Tú sí que vales, o X Factor?

No, non si tratta di un mondo che mi interessa.

Turchese

Qual è il tuo motto?

No drammi, sì piccole storie!

Turchese

Qual è tuo più grande sogno?

Non smettere mai di sognare.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Pubblicare ancora un bel numero di brani, registrare un disco, suonare un sacco dal vivo.