Tonj Acquaviva – Carizzi r’amuri (feat. Emmanuelle Bunel) (Radio Date: 19-05-2023)

Tonj Acquaviva - Carizzi r'amuri (feat. Emmanuelle Bunel) (Radio Date: 19-05-2023)

E’ il 19 Maggio la data di lancio del nuovo progetto discografico del poliedrico artista Tonj Acquaviva, compositore, cantautore e arrangiatore siciliano noto anche per essere un polistrumentista e ricercatore sonoro di grande spessore artistico. Si intitola “Carizzi R’Amuri – Beyond” l’EP prodotto da Artes Mundi pubblicato da Compagnia Nuove Indye che parla di Mediterraneo, inteso come un continente liquido fatto di danze, lingue, miti e sangue misto; un concentrato di emozioni vibranti che lo portano a scrivere musica affacciato alle sue coste. Chi meglio dell’artista, nato a Palermo, conosce il mare e le sue storie, ricche di fascino e leggende; suoni che arrivano da lontano e si trasformano, portando dentro un carico emozionale di isole fluttuanti interconnesse, metafora del flusso continuo del mondo. In questo giocoso viaggio multilingue, intrapreso con la Compagnia Nuove Indye, lo accompagnano la voce dai colori classici e jazz della cantante mezzosoprano francese Emmanuelle Bunel e il rapper occitano Chab; tra le lingue, oltre al siciliano, come si evince dal titolo, troviamo il francese, l’occitano, lo spagnolo e il greco antico. Lo stile multietnico che da sempre contraddistingue Tonj Acquaviva si fa anche qui preponderante attraverso sonorità composte sia con strumenti provenienti da diverse zone del mondo che elettronici; nell’album, oltre al canto, l’artista suona chitarra-sintetizzatore, flauti del mondo, tamburi a cornice, scacciapensieri, campionatore, ronroco (strumento del Sud America) e percussioni.

Questa è la peculiarità che spicca da sempre nell’attività musicale di Tonj Acquaviva; si avvicina alla musica da autodidatta studiando chitarra per poi passare agli strumenti musicali etnici del Sud Italia e della cordigliera andina, da quelli a corde e a fiato, a quelli percussivi molto particolari. Lo studio dei dialetti considerati come sonorità e scrittura, del canto e della batteria fusion lo portano a contaminare le musiche popolari: diventa fondatore e direttore artistico del gruppo Agricantus che, da un iniziale progetto di musica etnica, si evolve in una ricerca musicale elettro – trance – world realizzando più di dieci cd ed ottenendo riconoscimenti internazionali e diversi premi tra cui il Premio Tenco (Targa Tenco) ’96, Premio Augusto Daolio ’96, Premio Italiano della Musica del ’97, Premio Taormina per le Arti e le scienze nel 1999, il Premio Bodini (cultura del mediterraneo) nel 2011 e il Premio Alessio Di Giovanni (per le poetiche e le tradizioni popolari) nel 2020. La passione per l’avanguardia e la ricerca musicale a tutto tondo tra strumenti etnici, elettronici e percussivi lo portano a realizzare sperimentazioni e performance volte alla fusione tra arti visive e musica. Collabora negli anni a vari lavori di compagnie teatrali e realizza musiche per documentari, film e serie tv.