TikTok salva una vita con il segnale di richiesta d’aiuto

TikTok salva una ragazza: il segnale di richiesta d'aiuto la sottrae dal rapitore

TikTok salva una ragazza: il segnale di richiesta d’aiuto la sottrae dal rapitore

Attualmente in tutto il mondo per milioni di persone potersi rifugiare durante la pandemia di coronavirus non è esclusivamente noioso o frustrante, ma anche altamente pericoloso e terrificante.

Il segnale di richiesta d’aiuto è diventato prontamente riconosciuto universalmente ed ha salvato numerose ragazze.

L’iniziativa promossa dalla Women’s Funding Network, simbolo della difesa delle donne, partendo da TikTok si è divulgata diffusamente per lungo e per largo in tutto il web consentendo con un semplice gesto di alzare la voce nonostante la paura.

L’avvento del covid ha confinato molta gente nelle abitazioni con partner, familiari o coinquilini violenti.


Le vittime vengono sorvegliate dai loro aguzzini, subendo abusi psicologici e fisici, frequentemente di fronte alla presenza di bambini.


Molte richieste di aiuto non vengono segnalate perché per le vittime è difficilissimo trovare le parole, sono fragili davanti ai loro carnefici e non riescono a parlarne per denunciarli.

La polizia, grazie al celebre segnale d’aiuto, “Signal for Help”, ha salvato un’adolescente che era stata rapita.

Il segnale di richiesta d’aiuto si è diffuso attraverso i Social Network a partire dal Lockdown del marzo del 2020, promuovendo l’attenzione al prossimo per salvare le vittime degli abusi.

TikTok salva l’ennesima ragazza, poiché grazie ai suoi video il segnale è diventato universalmente riconosciuto a livello internazionale.

La ragazza di sedici anni, era trattenuta contro la sua volontà all’interno dell’automobile del suo sequestratore, nel traffico del North Carolina USA, ha mostrato il segnale agli altri automobilisti  che hanno immediatamente allarmato le forze dell’ordine.

Il gesto di richiesta d’aiuto ha salvato la ragazza e ha consentito di arrestare il suo sequestratore, un uomo sessantunenne.


TikTok salva ogni giorno le vittime di abusi insegnando il segnale di richiesta d’aiuto, lottando contro ogni forma di violenza, il gesto si esegue rivolgendo la mano verso l’alto con il palmo verso l’esterno e con il pollice piegato e nascosto poi in un pugno.

Le statistiche affermano che in media quotidianamente 20 persone al minuto sono vittime di stalking, stupro o violenza fisica per un totale di circao 12 milioni di donne e uomini nel corso di un anno. Ai tempi del covid il fenomeno è peggiorato drasticamente.

Molte richieste di aiuto non vengono segnalate perché per le vittime è difficilissimo trovare le parole, sono fragili davanti ai loro carnefici e non riescono a parlarne per denunciarli. Eppure la Women’s Funding Network, la più grande rete filantropica interamente dedicata al mondo delle donne, ha lanciato un’efficace campagna che è dilagata attraverso i più noti social network ( TikTok, Facebook, Instagram, Twitter) per scagliare un’ancora di salvataggio per le vittime di abusi (domestici e non solo)

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Eppure la Women’s Funding Network, la più grande rete filantropica interamente dedicata al mondo delle donne, ha lanciato un’efficace campagna che è dilagata attraverso i più noti social network ( TikTok, Facebook, Instagram, Twitter) per scagliare un’ancora di salvataggio per le vittime di abusi (domestici e non solo).

Il segnale di richiesta d’aiuto è diventato prontamente riconosciuto universalmente ed ha salvato numerose vittime di abusi.

L’iniziativa promossa dalla Women’s Funding Network, simbolo della difesa delle donne, partendo da TikTok si è divulgata diffusamente per lungo e per largo in tutto il web consentendo con un semplice gesto di alzare la voce nonostante la paura.

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Per porre fine a questa problematica che sta dilagando sempre più, un noto social network, Tik Tok, si è impegnato caparbiamente, ha scelto di lanciare attraverso i suoi influencer un gesto, la campagna ideata dalla Women’s Funding Network, una richiesta d’aiuto che permette attraverso un semplice gesto di avviare un emblema forte per salvare le vittime di abusi, lanciando un silenzioso segnale intenzionato a inibire la violenza.