Tiberio Ferracane, intervista, il nuovo singolo “Magaria”: “più che il significato etimologico, mi affascina il suono, il richiamo, l’alone di mistero che questa parola crea”

Tiberio Ferracane

Tiberio Ferracane, intervista, il nuovo singolo “Magaria”: “più che il significato etimologico, mi affascina il suono, il richiamo, l’alone di mistero che questa parola crea”

Tiberio Ferracane

Tiberio Ferracane, artista vero e incisivo, caratterizzato dalla sua vocalità peculiare e dalla sua anima cosmopolita, cantautore e interprete folk pop, è un autentico pilastro della musica internazionale.

Ha frequentato l’Accademia Lanaro di Torino, si è diploma in organo elettronico. Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.

Nella seconda metà degli anni ’90, conquista il grande pubblico e la critica, distinguendosi a Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.

Una sperimentazione in continua evoluzione, album, recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.

L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte.

Tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, Tiberio Ferracane ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.

Il suo nuovo singoloMagaria“, suadenti sonorità manouche con contaminazioni dal mediterraneo, eco di tango argentino per un brano sbalorditivo composto da ben 3 lingue ( italiano, francese e siciliano).

La sua discografia vanta “Tiberio Ferracane”, “L’uomo senza memoria”,  “Cosa Rimarrà Di Me”, “Che cosa rimarrà di noi”, “Metti una sera al cinema” e tanti altri successi.

È anche autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.

Inoltre in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico ha omaggiato grandi autori come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.

Emozionienozioni, ha avuto il privilegio di intervistare il cantautore Tiberio Ferracane, ripercorrerdo la carriera e approfondendo la nuova opera “Magaria“.

Il tuo nuovo singolo “Magaria” è estremamente particolare ed eccezionale, cosa significa esattamente il titolo del brano?

Il significato è: Incanto, incantesimo, maleficio, stregoneria. Ma più che il significato etimologico mi affascina il suono, il richiamo l’alone di mistero che questa parola crea. In verità credo che pur non conoscendo il vero significato ognuno di noi immagina esattamente ciò che è.

Tiberio Ferracane

Com’è nata l’idea di far parlare i protagonisti in italiano, siciliano e francese? Quanto sono autobiografici i testi delle tue canzoni?

I miei genitori sono nati a Tunisi, fanno parte di una folta comunità in prevalenza siciliani che è venuta a crearsi tra la fine dell’800 per costruire la ferrovia ed altri a coltivare la terra. Questo sino al 1956, data in cui, con l’indipendenza della Tunisia., molti rientrarono in Italia come profughi e s’insediarono fra l’Italia e la Francia. Le influenze di questa cultura sono evidenti appunto nella lingua un insieme di siciliano, francese, italiano e arabo, tunisino, così come nella cucina e più in generale nella musica, nel cinema e nel modo di essere. Molte canzoni sono indubbiamente autobiografiche e sicuramente questo album voleva raccontare una storia, o meglio la mia memoria di questi italiani, partiti come immigrati e rientrati come profughi.

Tiberio Ferracane

Quando nasce un nuovo brano arrivano prima le parole, o le melodie? Hai un momento preferito della giornata per comporre nuova musica?

In genere nascono insieme, le parole generano musica e viceversa. La mattina mi piace molto, così come il tardo pomeriggio. Quando le ombre si allungano.

Quando ha cominciato a prendere forma il tuo percorso artistico? Quali Artisti hanno influenzato tuo background musicale?

Mamma mia! Ehehe molti anni fa in effetti. Ho collaborato con gruppi come musicista negli anni 80 e poi ho cominciato a scrivere canzoni e a prendermi cura di me, della mia arte. Io ho avuto la fortuna di ascoltare tanta musica e musica diversa, per via delle origini dei miei genitori. Naturalmente la musica d’autore francese, ma anche la musica araba. Passando comunque dal Punk e dalla New Wave. Gli artisti italiani passano da Luigi Tenco, Modugno, Fossati. Ma anche Leo Ferrè, Charles Aznavour e molti altri ancora.

Hai ricevuto il premio Mia Martini come migliore interprete, cosa hai provato quando ti è stato conferito un riconoscimento così importante?

Mia Martini resta per me un punto di riferimento da sempre; quindi, quando mi diedero questo premio non nascondo che mi ha inorgoglito non poco. Ancora oggi è uno dei premi che cito più volentieri nella mia storia artistica.

Hai recitato nel ruolo di attore co – protagonista nel film “Ancora Pochi Passi” di Pupi Oggiano. Come hai vissuto il set?Se la tua vita fosse un film, a quale genere cinematografico apparterrebbe?

Io devo ringraziare Pupi, che oltre ad essere un bravissimo regista è anche un amico, per altro firmò la regia di un mio videoclip di qualche anno fa. Io ho un amore fortissimo verso il Cinema e a dirla tutta avrei voluto fare l’attore, poi la vita mi ha indirizzato verso la musica e ne sono ben felice. Il set è stata una festa, tanto era il mio entusiasmo. Spero di rifare questa esperienza. Io amo i thriller, ma non solo, dirti quale film è impossibile. Non è bellissimo poter scegliere all’occorrenza, grazie alla magia del cinema, chi vogliamo essere oggi? 

Tiberio Ferracane

Sei presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA). Quanto credi che la musica possa contribuire a migliorare radicalmente la quotidianità?

La creatività tutta, in tutte le sue espressioni, è una forma potente per rendere autonomi nello studio ed elevare la propria autostima, nello specifico nei ragazzi DSA, ma più in generale, in tutti i ragazzi negli anni della formazione e non solo.

Sei ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”. Com’è nato il progetto?

Bed&show è stata una intuizione di molti anni fa, esattamente nel 2012, quando mi resi conto che molti artisti, se pur molto conosciuti in ambito regionale, non riuscivano a lavorare fuori dalla regione di residenza, per ovvi motivi di costi. Ho cercato di costruire una rete di Artisti che avessero la voglia di ospitare propri colleghi e viceversa. Ha funzionato molto bene per molti anni. Ne sono molto orgoglioso.

Il Festival di Sanremo è alle porte, quale canzone della kermesse della città dei fiori porti nel cuore?

“Canzone per te” vincitrice di Sanremo nel 1968, ero piccolo, una canzone che propongo spesso nelle mie serate.

Qual è il tuo punto di vista riguardo il mondo dei talent show?

I talent show sono un’espressione di questi tempi, se fossi un giovane artista parteciperei pure io. Questo non vuol dire che mi affascinino.

Qual è attualmente il tuo più grande sogno nel cassetto?

Mi verrebbe da dirti continuare ad amare questo mestiere che ho scelto fortemente, io ho fatto ben altro nella vita per molti anni, avere lo stesso entusiasmo. In fondo fare una cosa che ti piace è già realizzare un sogno. Non credi?

Quali sono attualmente i tuoi prossimi progetti?

Questo è un progetto in divenire, ora mi dedicherò alla costruzione di una rappresentazione scenica di questo album. Oltre ai concerti promozionali che naturalmente, Covid permettendo, porterò in giro dalla Primavera in poi.

Tiberio Ferracane su Spotify: https://spoti.fi/33pOQyY