TEATRO RISTORI DI VERONA. L’ECLETTISMO DEL GRANDE URI CAINE E LA MUSICA CLASSICA DEL “QUARTETTO LUTOSLAWSKI”

TEATRO RISTORI DI VERONA. L’ECLETTISMO DEL GRANDE URI CAINE E LA MUSICA CLASSICA DEL “QUARTETTO LUTOSLAWSKI”

Un aprile “a tutto jazz” quello del Teatro Ristori che propone nelle prossime settimane, in chiusura della Rassegna Jazz 2022/2023, gli ultimi tre appuntamenti con grandissimi interpreti.

Si parte il 15 aprile alle ore 20 con il grande Uri Caine e il suo jazz colto ed eclettico. Caine si muove tra tradizionale e avanguardia, improvvisazione libera, composizione classica e decostruzione, musica da camera acustica e groove elettrici: un percorso, il suo, che attraversa il confine dei diversi generi musicali con naturalezza, esplorando tutte le direzioni e gli estremi della “possibilità artistica”.

Pianista e compositore di fama mondiale, Uri Caine è capace di assorbire questi stili, di destrutturarli per poi ricomporli in nuove, armoniose composizioni che fondono, appunto, libertà interpretativa e struttura formale. Sarà questa la cifra artistica che unirà, sabato prossimo, il piano di Uri Caine alla musica classica del Quartetto d’archi Lutoslawski, formato dai musicisti: Roksana Kwaśnikowska, primo violino, Marcin Markowicz, secondo violino, Artur Rozmysłowicz, viola e Maciej Młodawski, violoncello. L’ensamble polacco, di recente formazione (2007), prende il nome dal grande compositore polacco del XX secolo Witold Lutosławski  ed è oggi uno dei principali giovani quartetti d’archi polacchi affermati sulla scena internazionale.

Al Ristori porteranno live alcuni brani di “Space Kiss”, il progetto artistico che hanno inciso insieme nel 2017. Non nuovo alla decostruzione del repertorio classico, con progetti che “capovolgono” l’opera di Wagner, Mahler, Verdi, Schumann e Bach, anche in questa nuova fusione tra jazz e classica, Uri Caine affronta un azzardo rischioso e, invece, riuscitissimo, che lo porta verso sonorità sperimentali e nuovi incroci radicali in cui i due generi si fondono in modo inaspettato. Space Kiss offre, così, una nuova svolta stilistica nel repertorio di Uri Caine, resa possibile proprio dalla collaborazione con il Quartetto Lutoslawski: “Sono musicisti molto aperti. Erano aperti a molte cose e capiscono stili diversi. Mi piace l’energia con cui giocano e ci siamo divertiti molto “le parole di Uri Caine.

Da “Knucklehead”, il brano che apre l’album e che porta l’influenza di Elliot Carter e György Ligeti, con la ripresa nella sezione centrale del “Tristano e Isotta” di Wagner, all’elegantemente irriverente Spake Kiss, che dà il titolo all’album; dall’introspettivo “Your Eyes Like Doves”, titolo dal Cantico dei Cantici, che diventa leggera astrazione di un pezzo da camera tradizionale, al controcanto “comico” di Burlesque. Quindi, “Past is Present” che ricorda la musica popolare di Béla Bartòk, “Zephyr” e “Preghiera” dalla chiusa silenziosa, gentile, quasi eterea. Accanto a questi brani, il programma del concerto proporrà brani tratti dall’album “The Passion of Octavius Catto” e altre composizioni di Uri Caine.

Accanto a Space Kiss, sono 33 gli album incisi da Uri Cane: ricordiamo Calibrated Thickness e Catbird con il suo trio di pianoforte e Callithump per pianoforte solo.

Uri Caine ha collaborato anche con il trio elettrico Bedrock, realizzando diverse registrazioni, tra cui Live at the Village Vanguard. È stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome nel 2009.

“Sono stato in grado di scrivere in stili diversi – il commento di Caine -. Alcuni provengono da uno stile di quartetto d’archi contemporaneo, altri brani sono più lirici e tonali, non altrettanto ritmici. Potrei anche adottare approcci diversi all’improvvisazione, a volte suonando in modo più denso, più attivo, a volte più rilassato, pur avendo la libertà di muovermi avanti e indietro tra suonare con il gruppo e suonare contro il gruppo, muovendomi attraverso diverse trame e dinamiche. Mi piace avere tutte queste possibilità”.

GLI ULTIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE – Dopo Uri Caine, venerdì 21 aprile, al Ristori Fabrizio Bosso Quartet con un concerto omaggio al genio musicale di Steve Wonder. A chiudere, domenica 30 aprile, in occasione dell’International Jazz DayGegè Telesforo torna in concerto con un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records

SERATE D’AUTORE – La rassegna Serate d’Autore si chiude, invece, giovedì 27 aprile con l’affascinante incontro “Tra Oriente e Occidente” con il giornalista Ferruccio de Bortoli e il programma musicale di Ramin Bahrami

URI CAINE BIO

Il musicista originario di Philadelphia ha iniziato a studiare pianoforte con Bernard Peiffer e composizione con George Rochberg; ha suonato con gruppi guidati da Philly Joe Jones, Hank Mobley, Johnny Coles, Mickey Roker, Odean Pope, Bootsie Barnes, Bobby Durham e Grover Washington.

Uri Caine ha frequentato l’Università della Pennsylvania, nel 1985 dopo essersi trasferito a New York, inizia l’incisione di molti album e, ad oggi, si contano 33 incisioni, tra cui l’album Space Kiss con il Lutoslawski Quartet, Calibrated Thickness e Catbird con il suo trio di pianoforte e Callithump per pianoforte solo. I suoi progetti musicali, con il suo ensamble, prevedono gli arrangiamenti delle opere di Mahler, Wagner, Mozart, Verdi, Schumann e Bach. Uri Caine ha collaborato anche con il trio elettrico Bedrock, realizzando diverse registrazioni, tra cui Live at the Village Vanguard. È stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome nel 2009.

Le composizioni più recenti includono Agent Orange, su commissione dell’Orchestra Filarmonica di Bruxelles, 4 Wunderhorn Songs, scritta per l’Orchestra da Camera di Basilea, The Passion of Octavius Catto per l’Orchestra di Philadelphia con un coro gospel,  che celebra la vita Octavius Catto, leader dei diritti civili,  assassinato a Philadelphia e Hamsa per la Swedish Chamber Orchestra e, infine, con il Concerto Brandeburghese n.5  di Bach, eseguito alla Royal Albert Hall di Londra, per il Festival BBC Proms.

Caine ha inoltre ricevuto commissioni da parte dell’American Composers Orchestra, la Volksoper di Vienna, l’Orchestra della BBC, Concerto Koeln, il Quartetto Arditti The Beaux Arts Trio, il Ravenna Festival e Umbria Jazz. Negli ultimi anni Caine ha lavorato in gruppi guidati da Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Arto Lindsay, Terry Gibbs e Buddy DeFranco, Sam Rivers e Barry Altschul. Si è esibito in molti festival, tra cui il North Sea Jazz festival, il Monterey Jazz festival, il Montreal Jazz festival e il Newport Jazz festival così come i festival classici come il festival di Salisburgo, Rotterdam, di Ravello, Stresa, Ravenna, l’Opera di Monaco, l’Holland Festival, l’IRCAM e i Great Performers al Lincoln Center.

Ha ricevuto l’incarico di compositore in residenza per la Los Angeles Chamber Orchestra per 3 anni e ha eseguito la sua versione delle Variazioni Diabelli, con la Cleveland Orchestra, la Swedish Chamber Orchestra, la Moscow Chamber Orchestra, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Verdi e l’Orchestra Toscanini. Caine è stato direttore artistico della Biennale di Venezia nel 2003.

QUARTETTO LUTOSLAWSKI BIO

L’ensemble, fondato nel 2007, prende il suo nome dal grande compositore del XX secolo, Witold Lutoslawski, attualmente è uno dei principali quartetti d’archi in Polonia e a livello internazionale.

Dieci anni d’attività che ha visto la partecipazione dei 4 artisti in molti festival prestigiosi: l’Autunno di Varsavia, Wratislavia Cantans, Klarafestival a Bruxelles, Ankara Music Festival in Turchia, Hong Kong Arts Festival, Tongyeong International Music Festival in Corea del Sud, World Music Days e Jazztopad. Il quartetto è apparso anche in molte rinomate sale da concerto, tra cui Kioi Hall a Tokyo, YST Conservatory of Music a Singapore, Hangzhou Theatre, Forbidden City Concert Hall a Pechino, Megaron ad Atene, Konzerthaus a Berlino, Bozar a Bruxelles, sale SESC a San Paolo, Filarmonica di Varsavia e Witold Lutoslawski Studio di Varsavia.

L’ensemble si è esibito spesso con artisti eccezionali come Garrick Ohlsson, Piotr Anderszewski, Kevin Kenner, Bruno Canino, Michel Lethiec, Tomoko Akasaka, Eugen Indjic, Ryszard Groblewski, Andrzej Bauer ed eccellenti jazzisti: Kenny Wheeler, John Taylor, Uri Caine, Benoît Delbecq, Vijay Iyer e Charles Lloyd. I musicisti del quartetto hanno anche collaborato con l’IRCAM di Parigi, registrando per la Naxos, Dux e CD Accord.

Il quartetto esegue principalmente la musica del XX e XXI secolo, senza tralasciare la divulgazione della musica polacca, comprese le opere di Witold Lutosławski, Karol Szymanowski, Paweł Mykietyn e Marcin Markowicz, uno dei membri dell’ensemble. L’album 2016 contiene brani composti e dedicati appositamente per il quartetto e dal 2007, il Lutosławski Quartet, è attivo come ensemble residente del Forum Nazionale della Musica di Breslavia.