Sugan, il nuovo singolo “Follow My Leader”, intervista: “sicuramente continuerò a collaborare con Arvenige”

Sugan

Sugan, nome d’arte di Matteo Sugan, poliedrico produttore e compositore, classe 1992, nato nella provincia di Como. Dopo classici studi in pianoforte e composizione presso il conservatorio G. Verdi di Como, studia Linguaggi dei media all’università Cattolica e produzione audio presso il SAE Institute di Milano.

Pubblica da indipendente le prime canzoni in inglese, composte e autoprodotte a partire dal 2020 e successivamente, raccolte nell’album Year after.  Comincia cosi il suo percorso e le sue collaborazioni con artisti emergenti del panorama musicale italiano.

Abbiamo raggiunto Sugan per un’intervista densa di curiosità e novità.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

In generale le sensazioni che provo quando canto sono tutte riconducibili a un immenso  senso di libertà. Lo stesso è sempre accaduto quando suonavo pianoforte al livello concertistico: era come se intorno a me si creasse una sorta di bolla che galleggiava fuori dal tempo e che accoglieva tutti gli ascoltatori senza forzature e costrizioni. Alla fine del concerto era come tornare alla realtà dopo un sogno e tutto il tempo trascorso si perdeva in un gomitolo indicibile di momenti di cui ricordavo solo alcune sensazioni.

Qual è la genesi del brano Follow my Leader?

Follow my leader è un brano nato durante una sera estiva del 2021. Aveva appena piovuto ed ero sdraiato sul letto, nella penombra. La testa frugava come sempre, e ad un certo punto mi accorsi che stavo pensando all’idea di essere anziano, di avere trascorso una vita più o meno appagante, e successivamente di essere uno di quelli appena scomparsi, con le loro foto ricordo, con i nipoti che invece restano, con la vita che va avanti tutt’intorno. Quell’idea mi diede una sorta di cortocircuito: il pensiero pensa di smettere di pensare, e uno spavento mi consuma. Tornando al presente, penso che la tanatofobia accompagni gli esseri umani dall’alba dei tempi, e che abbia impegnato gli uomini in infiniti prodotti dell’intelletto, dalle religioni alle filosofie spiritualiste. Non saprei darmi risposte, mi sentivo di parlarne, perché penso che la musica sia anche condivisione, e che in parte possa anche esorcizzare la paura della morte stessa. La parte musicale è fortemente in contrasto perché volevo creare un qualcosa che non fosse una canzone leggera e fugace, ma che potesse anche dare da riflettere.

A chi si rivolge il tuo singolo?

Il mio nuovo singolo Follow my leader si rivolge a tutti quegli ascoltatori curiosi che non si fermano a un primo livello di ascolto ma che vanno a fondo nelle cose, sono curiosi e si lasciano guidare in una esperienza uditiva inedita. Sotto il sound Nu disco del singolo quindi si apre un mondo che offre mille spunti interpretativi diversi.

Come ha preso forma la collaborazione con Arvenige?

Arvenige, nome d’arte per Ginevra Esposito, oltre che essere un’ottima cantante, è anche mia cugina di secondo grado. Essendo imparentati è stato facile collaborare musicalmente: Ginevra cercava un’occasione per avviarsi musicalmente e io una voce fresca e giovanile che interpretasse Follow my leader. Abbiamo collaborato anche per altre canzoni in italiano: fanno parte di un progetto per cui ho scritto e prodotto diverse canzoni che verranno pubblicate durante il 2022. Il progetto è incentrato su temi legati al sociale e all’ambiente.

Qual è il motto che sposi maggiormente?

Nel corso degli anni posso dire di essere cambiato molto, ma penso che le considerazioni più mature che abbia raggiunto, perlomeno sul fronte artistico, sono che malgrado tutto, “non si può piacere a tutti e che nessuno sarà disposto ad aiutarti fintanto che non hai un progetto avviato e consistente”. Forse tutti noi viviamo il mito dell’artista eremita, piccolo e incompreso che fatica a farsi conoscere in un mondo commercializzato ma la realtà rivela una complessità tale che ogni tentativo di semplificarla eccessivamente inevitabilmente la distorce. Oggi sono più consapevole delle dinamiche di questo mondo e spesso mi interessa parlarne, affinché pure un qualsiasi ascoltatore sappia muoversi meglio da fruitore della musica.

Progetti futuri?

Sicuramente continuerò a collaborare con Arvenige per portare avanti il suo progetto e ovviamente sentirete alcune mie nuove canzoni interpretate dalla sua voce. Ho in mente di procedere ancora un po’ in inglese prima di tornare al nostro amato italiano e ho intenzione di collaborare anche con molti altri cantanti con voci diverse e pure sonorità distanti.

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