Stefano Colli, intervista: il nuovo singolo “Indispensabile” feat. Giò Di Tonno

Stefano Colli

Stefano Colli, intervista: il nuovo singolo “Indispensabile” feat. Giò Di Tonno

Stefano Colli

Stefano Colli, cantante e attore, ha iniziato la sua sfavillante carriera al fianco di Iskra Menarini, la storica vocalist del Maestro Lucio Dalla, contemporaneamente insieme a Lorenzo Scuda e Francesca Folloni, membri del noto gruppo comico musicale-teatrale “Oblivion”, e con il performer canadese Robert Steiner, si è addentrato nel mondo del musical iniziando a lavorare in numerosi spettacoli teatrali ( “Sogno di una notte di mezza estate”, “Canterville”, “Rent – Misura la vita in amore”, “Artemisia”, “Messer Filippo – opera popolare”, “Ami e Tami – opera contemporanea” di Matti Kovler”, “Georgie – il musical”).

In seguito ha partecipato al contest di Radio 2 “The Voice of Radio 2”, distinguendosi per la sua vocalità coinvolgente ed intensa.

Nel 2019 è entrato nel cast della trasmissione di RAI2 “The Voice of Italy”, nel Team di Gigi D’Alessio, con il quale ha duettato sulle note di “Caruso” di Lucio Dalla.

A Berlino per il Festival Internazionale del Cinema ha cantato in occasione della consegna del PREMIO BACCO, un riconoscimento conferito negli anni a personalità del cinema come Sofia Loren, Christian de Sica, Pierfrancesco Favino, Claudia Cardinale, Wim Wenders, Alba Rohrwacher.

Nel 2015 ha pubblicato il suo primo singolo, “Indifferente“, con la collaborazione di Renato Droghetti e Gianluca Fantelli.

Inoltre, Stefano Colli, ha partecipato come finalista alla 58° edizione del Festival di Castrocaro in prima serata su RAI1 ed è stato tra i candidati del “Premio SIAE” al fianco di giovani autori del calibro di Giovanni Caccamo, Lorenzo Vizzini, Federica Abbate e Daniele Magro.

Tra i suoi successi si annoverano, oltre al primo singolo “Indifferente“, “Crudele“, “Guarda La notte” e il nuovo singolo “Indispensabile“.

Nel 2021 è uscito il primo album di Stefano Colli, “Aquiloni“, prodotto e arrangiato da Giancarlo Di Maria per PMS Studio e Parametri Musicali, un disco meraviglioso ed immensamente suggestivo, che vanta la collaborazione di artisti del calibro di Iskra Menarini, Giò Di Tonno e Ivano Marescotti.

Abbiamo chiacchierato con Stefano Colli, nel corso dell’intervista ha rivelato quanto l’incontro con Iskra sia stato una vera e propria scuola, abbiamo parlato del suo album “Aquiloni”, ha lanciato un messaggio molto emblematico spiegando quanto sia importante vivere le esperienze mai come un fine ma solo come un mezzo. Abbiamo affrontato molte altre tematiche, cogliendo gli ottimi spunti di riflessione che ci ha regalato, Stefano Colli,  un artista poliedrico, davvero eccezionale,  e non solo, possiede un animo estremamente speciale.

Sei un artista straordinario e profondo, cos’è per te la musica?

Intanto ti ringrazio moltissimo! Per me la musica è prima di tutto un linguaggio fondamentale grazie al quale ho imparato ad esprimermi e comunicare davvero. Da piccolo ero timidissimo, ma proprio tanto credimi. E la musica, insieme al teatro, mi ha aiutato a costruire il mio spazio e trovare la mia voce.

Stefano Colli

Quando hai iniziato a percepire la tua grande inclinazione per il mondo della musica?

In realtà abbastanza tardi. La musica in qualche modo ha sempre fatto parte della mia vita, ma in un primo momento solo da fruitore direi. Durante l’ultimo anno del liceo i miei compagni di classe mi hanno spronato ad iscrivermi al corso di musical organizzato dalla scuola…da lì è partito tutto!

Nella tua carriera hai spaziato tra diversi generi musicali, quali artisti hanno influenzato particolarmente il tuo background musicale?

Io ho sempre cercato di ascoltare tanta musica, mi ritengo una persona molto curiosa. Però ammetto che il cantautorato italiano ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale: da Lucio Dalla a Niccolò Fabi, da Franco Battiato a Brunori Sas.

Stefano Colli

Il tuo nuovo singolo “Indispensabile” è un brano estremamente significativo, narra una fase molto importante della vita di una madre, hai interpretato magistralmente le diverse emozioni che affrontano le donne in attesa. Inoltre è un featuring con Giò di Tonno, com’è stato lavorare al suo fianco?

Il brano in realtà non parla necessariamente di maternità, sono io che attraverso il videoclip ho scelto di dare questa chiave di lettura. La cosa che mi affascina di più dell’arte è proprio che attraverso di essa ognuno legge se stesso. Per quanto riguarda la collaborazione con Giò, è davvero un sogno che si realizza. Lui per me è sempre stato un esempio e un grande punto di riferimento, lo stimo tantissimo e sono felicissimo che abbia voluto cantare con me “Indispensabile”.

Come ha preso forma il tuo primo album, “Aquiloni”?

Ho lavorato tanti anni a questo progetto. Nel 2015, dopo la mia partecipazione al Festival di Castrocaro su Rai1, ho iniziato a collaborare con il M°Giancarlo Di Maria che è diventato il mio produttore artistico. Abbiamo iniziato a scrivere e sperimentare, ricorrendo anche a più linguaggi artistici: il disco è introdotto da un prologo scritto da me e recitato dal noto attore Ivano Marescotti ed il booklet è interamente illustrato. Poi sono arrivate le collaborazioni di Iskra Menarini, storica vocalist di Lucio Dalla, Giò Di Tonno e Rebecca.

Stefano Colli

Hai preso parte alla trasmissione di RAI2 “The Voice of Italy” nel Team di Gigi D’Alessio. Quali brani ti hanno emozionato maggiormente tra le canzoni che hai cantato nelle prime serate firmate Rai?

Il momento più emozionante è stato senza dubbio il duetto (completamente improvvisato!) con Gigi D’Alessio sulle note di “Caruso” di Lucio Dalla. Se ci ripenso mi tremano ancora le mani!!

Hai intrapreso il tuo percorso artistico a soli 17 anni, hai affiancato Iskra Menarini, la storica vocalist di Lucio Dalla, all’interno di concerti, trasmissioni televisive e radiofoniche. Com’è stato lavorare con Iskra Menarini?

L’incontro con Iskra è stato per me una vera e propria scuola. Poterla affiancare nei suoi concerti, in trasmissione televisive e radiofoniche è stata un’opportunità incredibile. Mi ha insegnato l’importanza della curiosità e della contaminazione musicale. Mi diceva sempre “ascolta tutto e scegli quello che vuoi trattenere”…spero di averlo fatto e ho intenzione di continuare a farlo.

Nel tuo primo singolo, “Indifferente”, canti di un amore tormentato, proiettando la tua riflessione verso orizzonti ampi. Lanci un forte messaggio di denuncia allo stato di indifferenza che regna sempre più nella nostra società, “Hai visto nascere grandi città dalle macerie di antiche civiltà… persi nel buio… Tu adesso sei qui a parlare con me come se dentro te fossi indifferente”. Quanto credi che l’indifferenza sia alimentata dall’egoismo?

Trovo da sempre che l’indifferenza sia uno dei sentimenti più brutti e pericolosi. È proprio quando smettiamo di indignarci, stupirci, meravigliarci, anche arrabbiarci che cominciano i problemi. Ancor prima dell’egoismo, credo che l’indifferenza nasca da una forma di assuefazione e annichilimento delle menti e delle emozioni.

Il tuo terzo singolo “Guarda La Notte”, sincero e diretto, narra la storia biografica di Gianluca Fantelli, com’è nato il brano?

Il “Fante” era un artista raro e sensibile, purtroppo ci è stato portato via dalla SLA. È stato un onore per me conoscerlo e scrivere questo pezzo con lui (insieme a Mattia Pallotti). Aveva le idee molto chiare, io gli ho chiesto un testo e quando lui mi ha donato queste parole e con loro un pezzo della sua storia…la musica è venuta da sé attraverso un processo assolutamente naturale. Non abbiamo cambiato nulla.

Sei giunto tra i finalisti della 58° edizione del Festival di Castrocaro, cosa ha rappresentato per te?

È stata la prima grande opportunità televisiva che ho avuto e sono molto grato a questa esperienza. Ho fatto mesi di selezioni per poi entrare a far parte dei 10 finalisti. È stato emozionante esibirmi in un contesto così importante per la nostra tradizione e per la musica italiana, poi suonare con un’orchestra dal vivo…wow! Però ho anche capito che queste esperienze non devono mai essere vissute come un fine ma solo come un mezzo, un’occasione di visibilità. Il proprio percorso artistico secondo me deve però costruirsi su ben altre fondamenta.

Cosa ha rappresentato per te la tua esibizione nella serata di gala del celebre Festival Internazionale del Cinema di Berlino in occasione della “Notte delle Stelle”?

Io sono un grandissimo appassionato di cinema, considera che mi guardo almeno 5 o 6 film a settimana…almeno! Sfruttando qualsiasi momento utile della giornata. Poter unire due delle mie più grandi passioni anche da un punto di vista professionale è stato magico. Mi sono esibito per diversi anni all’interno della Notte delle Stelle in occasione della consegna del prestigioso “Premio Bacco” insieme all’orchestra di Luciano Nelli e Paola Belloni e ho incontrato alcuni dei più grandi attori e attrici del cinema italiano e internazionale.

Sei stato tra i protagonisti della serie tv per ragazzi in onda su SKY “L’Officina dei Mostri” prodotta da DeAgostini e DeaKids. Quanto ti rispecchiavi nel tuo personaggio?

La serie tv per ragazzi tra l’altro è da poco disponibile anche sulla piattaforma Amazon Prime Video. Io ho interpretato un pagliaccio che non fa più paura a nessuno e chiede aiuto all’officina dei mostri per poter tornare a spaventare i bambini. Nella serie compare anche il M° Peppe Vessicchio per la prima volta in veste di attore. È stata un’esperienza molto divertente, poi nella vita a volte mi sento anche io un po’ un pagliaccio ahahah.

Qual è il tuo più grande sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe doppiare un film della Walt Disney. Sognare non costa nulla!

Quali sono attualmente i tuoi programmi per il futuro?

Attualmente sono impegnato in teatro con il tour del musical “Il Gruffalò” tratto dal bestseller mondiale di Julia Donaldson e lo spettacolo teatrale “Non superare le dosi consigliate” che tratta il tema delle dipendenze e dei disturbi alimentari ed è ispirato all’omonimo romanzo di Costanza Rizzacasa D’Orsogna (Guanda editore). Poi naturalmente continuerò a portare in giro il mio album “Aquiloni”…spero possano volare il più a lungo possibile!