I Rosso Marte nascono dall’unione di Claudio Marte e Luca Stoppino, chitarrista/cantante il primo, dietro alla batteria il secondo. Il duo romano, formatosi nel 2019, crea una band Alternative Rock. Si innamorano subito del sound minimale, diretto e travolgente che lascia il segno, accantonando così l’iniziale ricerca di altri musicisti. La loro sperimentazione si muove tra blues, stoner, folk, psychedelic rock, cantautorato e la canzone romana, guadagnandosi l’appellativo di “strano incontro tra Gabriella Ferri e i Queens of the Stone Age”. Nel 2021 i Rosso Marte cominciano a suonare dal vivo, esprimendo al meglio la loro vera natura. Anticipato da due singoli: “Godi e Persevera” e “Abbandonati Alle Cose”, il 22 ottobre 2022 esce “Ciao Freud”, il loro primo lavoro in studio, un EP di cinque brani. Abbiamo raggiunto i Rosso Marte per un’inedita intervista.
Il vostro nuovo disco possiede un titolo fortemente emblematico ed incisivo, qual è stata la principale fonte d’ispirazione?
Ciao a tutti! Ci lasciamo ispirare con diverse cose, dalla musica alla letteratura, al cinema. Quando abbiamo messo su i brani non avevamo ancora un’idea precisa del concept, il bello è proprio che è venuto fuori da solo. Potremmo dire che in questo lavoro siamo stati ispirati dalla psicanalisi e dai nostri rispettivi percorsi affrontati, analizzando la differenza tra quella Freudiana, quella Jungiana e le nuove scuole moderne. Ci piace l’idea di raccontare il nostro punto di vista a riguardo attraverso il Rock ’n’ Roll. In pratica abbiamo selezionato cinque canzoni che portano nei diversi mondi del proprio inconscio. Il titolo esprime anche il distacco dal padre della psicanalisi classica, da una visione tanto distante dal nostro tempo quanto radicata nella nostra cultura.
In quanto tempo avete registrato Ciao Freud?
Le riprese effettive sono state 3 giorni intensi, e un quarto giorno di riascolto e aggiustamenti vari. Poi chiaramente ci sono stati diversi giorni di missaggio dove lo straordinario manipolatore di suoni, Ivano Giovedì, ha tirato fuori esattamente quello che avevamo in mente.
Come avete selezionato i brani da includere nel disco?
Lo scorso anno abbiamo fatto diversi live e registrato i cinque brani dell’EP più altrettanti che sono diventati “B sides”. Sia il confronto con il pubblico dal vivo, che l’ascolto delle demo ci hanno spinti a selezionare i brani più rappresentativi di un viaggio nella psiche, di un’immersione nei propri conflitti interiori.
A chi si rivolge principalmente il vostro primo disco?
A noi stessi e a chi come noi ha bisogno di riscatto, di tirare fuori le proprie emozioni senza timore. Si rivolge alle persone che faticano per ottenere le cose nella vita, ma non si arrendono mai, non si lamentano, sorridono, “pigliano il bastone e tirano fuori i denti”. A chi pensa ancora che contano più i sentimenti che il denaro, a chi con intramontabile entusiasmo sa di farcela e di non essere solo.
Qual è il motto che sposate più assiduamente?
GODI E PERSEVERA
Con quali artisti vorreste realizzare un feat.?
Siamo fan di Manuel Agnelli e degli Afterhours, il loro mondo sonoro crediamo sia molto affine al nostro. Ma anche con chi apparentemente ha sonorità più distanti da noi, Madame o La Rappresentante Di Lista ad esempio.
Progetti futuri?
Suonare dal vivo il più possibile mentre pensiamo al nostro prossimo progetto. Il nostro primo EP “Ciao Freud” è uscito e stiamo lavorando al nostro live set che contiene già diversi nuovi brani. Siamo proiettati verso nuove sonorità che si distaccano dal primo lavoro, ma siamo ancora indecisi se sarà un album o un secondo EP. La cosa certa è che è previsto per il 2023. Nel frattempo porteremo dal vivo “Ciao Freud” e alcuni nuovi brani, speriamo di incontrarvi in giro!
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